giovedì 2 giugno 2011

LA TORTA BAROZZI: UN’INIMITABILE ESPRESSIONE DELL’ARTE DOLCIARIA ITALIANA.

La Città di Vignola, in Provincia di Modena, sorge sulla riva sinistra del Fiume Panaro (affluente del Po) ai piedi delle Colline Modenesi tra Modena e Bologna, è ricca di arte, storia e importanti testimonianze architettoniche, trae il nome da “vineola” (piccola vigna) che in epoca Romana indicava questi terreni alluvionali del Panaro, particolarmente avocati per la coltivazione delle vigne.
Il primitivo Castello di Vignola, sviluppatosi attraverso i secoli e cuore della odierna Cittadina, non ha una data certa di costruzione, è certo però che è stato fino al 1247, periodo del dominio Vescovile, la “Sentinella del Panaro”, erto a difesa dei beni del Monastero, del Fiume e dell’antica Via Claudia.
Tra il 1400 e il 1600 Vignola ebbe il suo periodo di massima prosperità, sotto la guida della Famiglia di Uguccione dei Contrari di Ferrara, e anche il Fortilizio raggiunse le dimensioni definitive.
In quel periodo, e più precisamente nel 1557, su progetto dell’Architetto Jacopo Barozzi da Vignola (architetto e trattatista Italiano, vissuto tra il 1507 e il 1573, conosciuto come “Il Vignola”), venne fatto erigere il Palazzo antistante la Rocca, oggi “Palazzo Boncompagni”.
Vignola
è famosa nel Mondo soprattutto come la Capitale delle Ciliegie, ma anche per la particolare abbondanza, in zona, di prodotti gastronomici di alta qualità.
Dalla metà del mese di Maggio alla metà di Giugno qui si raccolgono varietà straordinarie della produzione cerasicola Nazionale: Durone Bigarreau, Mora di Vignola, Nero I, Anella, Nero II, Ciliegione.
Proprio a pochi passi dall’ingresso alla Rocca, sotto dei piccoli portici di un antico edificio, c’è il Caffè Pasticceria Gollini aperto, nel 1886, da Eugenio Gollini.
Questo straordinario maestro pasticciere amava sperimentare e s’impegnò per inventare qualcosa che potesse dare lustro a se stesso e alla sua famiglia attraverso l’inesorabile scorrere del tempo.
Dopo un lungo periodo di studio e di prove, in cui fecero da “cavia” i suoi “fortunati” concittadini, per la messa a punto delle dosi e dei meccanismi di lavorazione, creò, intorno alla fine del XIX Secolo, uno stupefacente e squisito dolce a cui mise nome per il suo colore cupo “Torta Nera”.
Successivamente, nel 1907, nella ricorrenza dei 400 anni della nascita del famoso concittadino Architetto, la “Torta Nera” prese il nome di “Pasta Barozzi”, in onore di Jacopo Barozzi detto “Il Vignola” .
Non ci fu abbinamento più indicato, trattandosi non semplicemente di una realizzazione dolciaria, ma di una costruzione sapiente e attenta di aromi e sapori, abbinati con cura e proporzione, costanza e ordine stabilito, con una particolare attenzione all’impasto e al metodo di cottura, fino al raggiungimento della perfezione.
In anni più recenti la magnifica preparazione artigianale ha assunto il suo nome attuale: “TORTA BAROZZI”.
Un prodotto protetto da Marchio Brevettato e Registrato, con una produzione limitata, assolutamente naturale e “casalinga”, talmente semplice che deve essere consumato entro i 40 giorni dalla sua produzione.
Gli ingredienti: Zucchero, Arachidi tostate, Uova, Margarina Vegetale, Cioccolato fondente, Burro, Mandorle tostate, Cacao in polvere, Caffè, Vanillina (o vaniglina, la molecola del tipico profumo della vaniglia).
La “Torta Barozzi”, è estremamente soffice e delicata, si taglia a cubetti, capovolta in un vassoio, usando un coltello appuntito e dentellato, senza togliere la carta stagnola che l’avvolge fino al momento della degustazione, ciò permetterà di non sciupare l’aspetto compatto.
Và tenuta lontano da fonti di calore e di umidità, è vietato metterla in frigo, si conserva a temperatura ambiente in un luogo fresco.
Un sapore unico, forte ed intenso, consiglio di consumarla al naturale per apprezzare tutti i suoi pregi, ma se dovete presentarla in una maniera particolare, più guarnita, potete abbinarla “soltanto” ad una crema tiepida allo zabaione.
Belle anche le confezioni, nelle tre versioni scatolate proposte (1.200 gr., 900gr, 700gr), la classica scatola avorio con la grande scritta “Barozzi” e in alto a sinistra l’effige di Jacopo, o, altre, con stampe che riproducono soggetti o paesaggi vignolesi, molto fascinosa la versione Anni Trenta con ancora la denominazione “Pasta Barozzi”.
Una nota a parte meritano “Le Barozzine”, confezionate in una piccola vaschettina rotonda in alluminio e incartate. Il loro peso è di 100gr. e sono riservate a celebrare le occasioni speciali, le feste comandate o straordinarie come i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Il Caffè Pasticceria Gollini dal 1886 ha attraversato la storia Italiana con i discendenti di Eugenio, i figli Agenore e Giuseppina, i nipoti Eugenio junior e Carlo, fino alle attuali e gentili proprietarie, le pronipoti, Franca e Paola.
Sotto i portici rosa le due vetrine del negozio, davanti alcuni tavolini con le poltroncine di vimini assiepate di clienti.
Ho trovato le vetrine curatissime, la più grande con i loro eccezionali prodotti tra cui ci sono anche la Torta Muratori, la Spongata del Nonno, l’altra, a destra dell’ingresso e più piccola, dedicata al Centocinquantesimo dell’Unità d’Italia.
All’interno l’arredamento vissuto e “rétro” avvolge in modo discreto, trasmettendo un’atmosfera pulita, sincera e “dolcemente” familiare.
Sono stato accolto con molta affabilità e cordialità dalle titolari.
La “Torta Barozzi” espressione altissima dell’Arte Dolciaria Italiana è stata oggetto di innumerevoli e inutili tentativi di plagio; la sua ricetta segreta, rinchiusa nel laboratorio della Famiglia Gollini, è rimasta al sicuro, attraverso i decenni, da ogni occhio indiscreto. La sua formula vincente e geniale è fatta di sapori unici, qualità e genuinità, per un prodotto di classe immutato negli anni e inimitabile.
Pasticceria Eugenio Gollini
Via Garibaldi, 1
Vignola (Modena)
Tel. 059 771079
www.tortabarozzi.it


















Nessun commento: