Louis-Guillaume Perreaux: vi ricorda niente questo nome? Questo austero signore Francese, nato nella Bassa Normandia e vissuto tra il 1816 e il 1889, era un proficuo inventore, lui amava definirsi “Ingegnere Meccanico”. Tra le molte altre cose che ha inventato e brevettato (alcune anche semplici come “lo strumento per cercare il figlio quando lo perdeva”), c’è “il velocipede ad alta velocità”. Il mezzo, costruito nel 1868, era un’antesignana bicicletta, di quelle con il grande ruotone anteriore, spinta da un mini motore a vapore: la capostipite di tutte le motociclette.
Successivamente, nel 1885, Gottlieb Wilhelm Daimler e August Wilhelm Maybach, due ingegneri Tedeschi, che saranno anche tra i più grandi imprenditori dell’allora nascente industria automobilistica, costruirono il primo prototipo funzionante di “motocicletta”.
Attraverso gli anni l’evoluzione della motocicletta ha fatto passi da gigante diventando non solo uno dei mezzi di trasporto più usati, ma anche quello più ammantato di un particolare fascino che, tra l’altro, è differenziato a seconda della tipologia del mezzo e della casa produttrice.
Oggi ci sono in commercio molte moto con marchi famosi e con una lunga storia alle spalle, ma tra tutti c’è n’è uno particolarmente suggestivo e affascinante per tutti i motociclisti del mondo, la Harley-Davidson.
La storia della Harley-Davidson Incorporated nasce negli Stati Uniti d’America a Milwaukee, la più grande città dello Stato del Wisconsin, adagiata sulla riva sud-occidentale del Lago Michigan e famosa per la produzione della birra. Nel 1901, il ventiduenne William Sylvester Harley, con il suo amico d’infanzia il ventunenne Arthur Davidson, si misero a costruire un personale esemplare viaggiante di “motocicletta”. Successivamente l’Azienda vera e propria fu fondata ufficialmente il 28 Agosto 1903 ed iniziò la sua limitatissima produzione che in quell’anno si limitò a tre esemplari.
Da allora le motociclette prodotte dalla Harley-Davidson, con il particolare motore bicilindrico a V che produce quell’inconfondibile rombo “borbottante”, sono diventate un mito inossidabile nel tempo.
In più di cento anni sono state “cavalcate” dai soldati Statunitensi in due Guerre Mondiali e adottate da molti corpi di polizia nel mondo oltre ad essere vissute dai giovani, in anni più recenti, come simbolo di libertà. Le Harley-Davidson sono state anche usate come mezzo di aggregazione tra motociclisti con gli stessi interessi e passioni.
Birra e motociclette Harley-Davidson, la passione nata a Milwaukee è giunta anche in Italia, dove persone, come il Mastro Birraio Leonardo Ceccanti, sono riuscite a concretizzare i propri sogni.
Leonardo è nato a Pistoia, il 30 Gennaio 1968, ma è sempre vissuto a Castiglioncello, accogliente località turistico balneare, della bellissima Costa Toscana, in Provincia di Livorno. Fin da piccolo ha avuto un’innata passione per le moto e, crescendo, l’ha abbinata ad un’altra grande passione quella per una delle bevande alcoliche più antiche (era già prodotta 4.500 anni fa in Mesopotamia) e diffuse al mondo: la Birra.
Leonardo Ceccanti, nel 1990, acquista la sua prima motocicletta Harley-Davidson, una fiammante e roboante “1340 Softail Spinger”, e da quel momento entra di fatto nella “filosofia”, ispirata dai grandi spazi Americani, del piacere di correre nel vento in libertà (sinonimo di questa marca di motociclette), assumendo anche il soprannome di “Vikingo”.
Nel 2001, Leonardo, seguendo la sua passione per le birre artigianali, frequenta il corso, ricco e completo, di Slow Food, diplomandosi “Mastro Birraio”.
Per qualche anno “Vikingo” Ceccanti ha maturato la volontà di esprimere le sue passioni verso l’esterno e appena si è presentata l’occasione ci si è buttato a capo fitto.
Il 5 Giugno 2010, nella Zona Industriale “Le Morelline”, a Rosignano Solvay, in Provincia di Livorno, apre l’officina “0586 Garage”. Si tratta di qualcosa di diverso dei soliti concessionari Harley-Davidson, è un franchising di officine specializzate in realizzazioni “custom” (su misura) e tutto ciò che ruota intorno alla famosa moto Americana. Ogni sede specifica ha il prefisso telefonico della zona posto davanti alla parola “Garage” e offre la vasta gamma dei prodotti Harley-Davidson, dall’oggettistica, ai pezzi di ricambio, ai vari kit di trasformazione, fino ai vari modelli di moto complete. Il messaggio trasmesso al pubblico è quello della meticolosa preparazione abbinata alla familiarità tra utenti che formano il gruppo locale di appassionati della mitica due ruote.
Tutto ciò sull’onda del successo che la Filiale Italiana della Harley-Davidson ha avuto, in questi ultimi quattro anni, con la vendita di ben 4.000 motociclette. Successo festeggiato con la messa sul mercato, solo Italiano, di una “Special Edition nera, sexy e cattiva”, di una delle moto più amate dagli harleysti, la “Sportster Iron 883”.
Per rendere il tutto ancor più accogliente, socializzante e coinvolgente, il 28 Aprile 2012, accanto allo “0586 Garage”, Leonardo, insieme alla sua dolce metà, Veronica Belfanti, apre il “Garage Cafè”.
Questo nuovo Locale (una grande sala arredata spartanamente e con un gusto e colori attinenti alle moto Harley e all’America in cui domina un’imponente bancone) ha molte sfaccettature che soddisfano i gusti più svariati, stando aperto dalla colazione fino a tarda sera: Bar, Caffè, Birreria, Paninoteca, Braceria, Pizzeria e Ristorante, con serate di musica dal vivo, piano bar e karaoke.
Il Menu offerto si basa su scelte classiche della nostra tradizione e piatti presi dalla Cucina d’oltreoceano. Lo Chef responsabile di tutto ciò è Massimiliano Giusti, Livornese di nascita ma che ha fatto molte esperienze anche all’estero.
Leonardo Ceccanti non ha potuto resistere alla tentazione di produrre le “sue birre”, ed ecco così che ne sono nate tre, confezionate in belle bottiglie sia di vetro che in ceramica, con il marchio “Garage Beer”. La “Avenue”, birra di frumento, la “Street”, una birra rossa e la “Route”, la birra chiara, tutte frutto dell’armonico abbinamento di malto d’orzo, differenti tipologie di luppoli e lieviti selezionati. L’orzo e il frumento provengono dai possedimenti della Fattoria Bini di Empoli (FI), proprietà di Elena e Francesca Bini Moriani, che si occupa anche della distribuzione di queste birre.
Per farvi vedere meglio “Garage Cafè” e “0586 Garage”, l’America vista dal Mastro Birraio “Vichingo” Ceccanti, ho fatto un’esclusiva video intervista a Leonardo che potete vedere sulla “Tavolozza del Gusto in Video” cliccando il link qui sotto:
Garage Cafè Tel. 0586 760363
0586 Garage Tel. 0586 760210
Strada nuova di lottizzazione
Zona Industriale Le Morelline
Rosignano Solvay (Li)
Leonardo Ceccanti e Giorgio Dracopulos
0586 Garage
0586 Garage le Moto
Harley-Davidson XR 1200
Garage Cafè la Sala
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