La parola
“Lusso” deriva dal termine Latino “Luxus” con cui si indicava la
“Sovrabbondanza”.
Oggi nel
Dizionario della Lingua Italiana con la parola “Lusso” si indica la ricchezza,
la magnificenza negli usi e negli agi della vita, atti e modalità questi che
denotano un notevole benessere economico.
Sinonimi del
termine “Lusso” sono “Sfarzo” e “Sontuosità”.
Il “Lusso”
non è fatto solo di “Beni Veblen”, quelle cose per cui il desiderio di
acquistarle, da parte di un certo tipo di consumatori, aumenta con il crescere
del loro prezzo.
Questa particolare tendenza fu teorizzata dall’Economista e
Sociologo Statunitense Thorstein Bunde Veblen (1857-1929) nel suo saggio, del
1899, “La Teoria della Classe Agiata”.
Il “Lusso”
comprende anche cose meravigliose, rare e uniche che per la loro realizzazione
o conduzione danno lavoro a milioni di persone nel mondo.
Pensate agli
straordinari Ingegneri e operai super specializzati che costruiscono auto come
le Ferrari, le Lamborghini o le Maserati (solo per citare le Italiane), o agli
orafi artigiani che realizzano degli incredibili capolavori, oppure ai grandi
maestri dell’arte, di ogni epoca, che grazie al “Lusso” hanno potuto e possono fare, divulgare e
conservare nei secoli la loro incredibile arte.
Ma pensate
anche a quante preziose opere, realizzate in altri tempi, possono, grazie al
“Lusso” essere conservate e mantenute in perfette condizioni continuando così
ad essere patrimonio della cultura di ognuno di noi.
Non solo
queste, che vi ho citato, ma una lunghissima lista di eccellenze, in tutti i
campi possibili e immaginabili, per merito del “Lusso” ritrovano vita e possono continuare
ad esistere.
In Toscana
nella Città di Firenze, che per il mondo è uno splendente faro di arte e
cultura, tra l’infinità di bellissimi edifici storici c’è, al numero civico 99
di Borgo Pinti, il Palazzo della Gherardesca oggi sede di uno degli alberghi
più prestigiosi al mondo, il “Four Seasons Hotel Firenze” (5 Stelle).
La Four
Seasons Hotels & Resorts è una Società Canadese, fondata nel 1960 da
Isadore Sharp, titolare di una catena di
86 Alberghi/Resort super accoglienti ubicati in posti bellissimi e sparsi in 34
Paesi del Mondo.
In Italia, per ora, ci sono due strutture di questa catena,
una a Milano e l’altra è quella di Firenze.
Il complesso
del Palazzo della Gherardesca, rientrante nel patrimonio artistico nazionale,
è composto da due grandi Edifici, il
“Palazzo della Gheradesca” e il “Conventino”.
Il Primo è
stato edificato tra il 1472 e il 1480, su progetto di Giuliano Giamberti da
Sangallo (1445-1516) architetto, ingegnere e scultore Fiorentino.
Il Secondo risale
al XVI secolo ed è stato in epoche passate sede di un convento dell’Ordine
Religioso delle “ Serve di Maria Riparatrice”.
I due
Edifici sono divisi dal fantastico parco botanico privato, il più grande di
Firenze, 4,5 ettari, denominato il “Giardino della Gherardesca” (già Giardino
Pinti).
Il Palazzo
della Gheradesca è uno dei più importanti esempi di quello stile abitativo
denominato “casini di delizie”, grandi e accoglienti case di città che in
realtà sono bellissime Ville immerse nei colori dei loro parchi e giardini.
Tutta la struttura, di incredibile bellezza, si eleva intorno al grande cortile
a forma quadra, studiato per sfruttare al massimo la luce naturale, con arcate
a tutto sesto su pilastri quadrati, all’interno dei quali corre il loggiato con
le volte a botte.
Il tutto arricchito e decorato con una fine, preziosa serie
di pitture e di bassorilievi.
Dal 1940 al 1942 il Palazzo è stato risistemato e
il cortile, per meglio preservarlo dalle aggressioni atmosferiche, è stato
ricoperto con un lucernaio; tutto il lavoro e stato progettato e seguito
dall’architetto Riminese Piero Sanpaolesi (1904-1980) e dall’architetto
Montecatinese Raffaello Brizzi (1883-1946).
Il
complesso, dopo essere stato rilevato dalla “Four Seasons Hotels & Resorts”
nel 2001, è stato in sette anni meticolosamente restaurato, sotto il controllo
della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico, del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali e della Soprintendenza delle Belle Arti.
In questo
periodo è avvenuto anche l’accurato recupero dell’infinità di opere d’arte in
esso contenute.
Dal 15
Giugno del 2008 tutto il Complesso del “Palazzo della Gherardesca” è una delle
“perle” della catena alberghiera della “Four Seasons Hotels & Resorts”.
Il “Four
Seasons Hotel Firenze” ha 116 straordinarie camere e suites (altre 37 sono al Conventino)
tutte diverse l’una dall’altra ed ognuna ricca di dettagli unici (affreschi,
fregi, bassorilievi, lucernai, soffitti istoriati, camini monumentali, ecc.),
la piscina, il fitness centre, la libreria e la sala di lettura, oltre a
moltissimi altri servizi ai più alti standard di ospitalità.
Un Hotel
immerso in una straordinaria atmosfera per sentirsi “a casa quando si è lontani
da casa”.
Sotto le
feste di Natale poi questa atmosfera è ancor più sentita anche grazie ai
lussuosi addobbi che ogni anno con uno straordinario gusto vengono preparati.
Una
particolarissima attenzione e cura viene dedicata all’enogastronomia di qualità
con una predilezione per i prodotti e le ricette del Territorio.
Il
Ristorante “Al Fresco”, aperto nella bella stagione al bordo piscina, “La
Magnolia” area ristorativa all’interno del Conventino, il lussuoso e
accogliente spazio denominato ”Atrium Bar”, e fiore all’occhiello della
struttura il Ristorante “Il Palagio”.
Il termine
“palagio” vuol dire “palazzo”, deriva dal Latino “palatium” e nel Medioevo
indicava quegli edifici appena più grandi delle case-torri, oltre a quelli dove
era la sede del podestà.
“Il Palagio”
è il Ristorante principale del “Four Seasons Hotel Firenze”, ubicato nelle ex
scuderie del Palazzo oggi trasformate in una suggestiva, lussuosa e “magica”
sala dalle grandi colonne e il soffitto a volta.
Una dozzina di comodi tavoli
riccamente imbanditi per circa 55 coperti, nella bella stagione si cena
all’aperto sulla terrazza.
La grande
sala del Ristorante gira intorno alla bella struttura a vetrine-frigo (piene di
favolose etichette) che forma l’Enoteca, una bomboniera con bancone dove si
possono degustare i selezionatissimi vini della Cantina, oltre 500 Etichette
dall’Italia e dal Mondo, molti anche al bicchiere, una scelta favorita dalle
loro macchine “enodispenser” ad azoto che migliorano la conservazione dei Vini
aperti.
Il
bravissimo, simpatico e gioviale Vito Mollica è l’Executive Chef del “Four
Seasons Hotel Firenze” che con il Ristorante “Il Palagio”, tra i tantissimi
successi e riconoscimenti, ha avuto dalla Guida Rossa Michelin 2012 (pubblicata
nel Novembre 2011) la prestigiosissima “Stella”.
Vito Mollica
è nato, il 27 Luglio 1971, ad Avigliano in Provincia di Potenza, fino all’età
di sei anni è vissuto nella Contrada Tuoppo, nel 1977 seguendo la famiglia si
trasferisce al nord a Origgio, in Provincia di Varese, dopo suo padre lavorava
già da quattro anni.
Vito seguendo l’amore per la buona cucina, sviluppatosi
grazie all’arte della sua mamma, nel 1984 frequenta il Centro di Formazione
Professionale Alberghiero di Casarco (Località Piazzo) in Provincia di Lecco.
Diplomatosi
nel 1987 muove i suoi primi passi nel mondo della Ristorazione entrando in
importanti Cucine come quelle del” Principe di Piemonte” di Viareggio (LU) e il
“Gama Hotel” di Milano.
Tra il 1988 e il 1989 ha fatto esperienza in
Inghilterra.
Tornato in Italia i suoi grandi meriti e la sua bravura lo hanno
fatto rapidamente salire di grado nei diversi Locali dove ha lavorato a Milano,
Madonna di Campiglio (Trento) e Genova: alla fine del 1991 è già Chef de Partie
e nel 1993 Sous Chef.
Tra l’Agosto del ’94 e l’Ottobre del ’95 è Chef de
Cuisine al “Caruso Restaurant” del Jolly
Hotel Carlton di Amsterdam in Olanda.
Successivamente, dopo aver
trascorso ancora un anno in Inghilterra, nel Novembre del 1996 entra a lavorare
al “Four Seasons Hotel Milano”.
Dall’Ottobre
del 2000 all’Agosto del 2007 è l’Executive Chef del “Four Seasons Hotel Praga”
nella Repubblica Ceca.
Dal Settembre 2007 è al “Four Seasons Hotel Firenze”.
Oltre a
tutto ciò Vito Mollica ha fatto degli stage, in Italia e all’estero, da
straordinari maestri super stellati come gli Chef Ferran Adrià Acosta e
Gualtiero Marchesi.
Al “Four
Seasons Hotel Firenze” Vito Mollica è coadiuvato da un grande Executive Pastry
Chef come Domenico Di Clemente e da una Brigata di Cucina e di Sala
particolarmente efficienti e altamente
professionali.
In
particolare la Brigata di Sala è composta dai Restaurant Manager Gabriele
Fedeli e Mario Esposito, la Restaurant Guest Relations Sofia Schuen, i
Restaurant Supervisor Nicola Ceccarelli e Giuseppe Galante, i Sommelier Walter
Meccia e Thomas Vandenbossche.
Ma veniamo
alla degustazione fatta al Ristorante “Il Palagio”.
Prima del
pranzo vero e proprio, un ricco aperitivo con moltissimi appetitosi stuzzichini
elegantemente serviti e accompagnati da “Bianca Vigna” Prosecco D.O.C. Brut
dell’Azienda Bianca Vigna di San Pietro di Feletto (Treviso).
Al tavolo le
portate sono state abbinate alle seguenti bevande:
- “Pieropan
Soave Classico 2012”, Soave Classico D.O.C., 85% Garganega e 15% Trebbiano di
Soave, 12% Vol., prodotto dall’Azienda Vitivinicola Leonildo Pieropan di Soave
(Verona);
- “Cupano
Montisi 2004”, un Vino Rosso Riserva Speciale, 100% Sangiovese, 12.5% Vol.,
imbottigliato appositamente per il Four Seasons Hotel dall’Azienda Agricola
Cupano di Tondini Ornella ubicata in Località Camigliano a Montalcino (Siena);
- “Carpano
Antica Formula”, Classico Vermut Vanigliato (primo della storia), 16,5% Vol.,
prodotto in quantità limitata e in pregiate bottiglie di vetro soffiato,
secondo l’antica e prima ricetta segreta di Benedetto Carpano del 1786, dalla
Fratelli Branca Distillerie di Milano.
In tavola il
fragrante pane della Casa assortito ai vari sapori.
Sono state
servite le seguenti portate:
- Insalata
di mare su crema di ceci neri;
- Risotto
alla verza con fricassea di maialino;
-
Tacchinella di Zavoli con passata di castagne, pinoli, uvetta e salsa al
rosmarino;
- Baguette
al cioccolato Amedei;
- Piccola
Pasticceria della Casa.
Tutto molto
buono e ben presentato.
La Cucina
del grande Chef Vito Mollica è molto curata, attenta ed esperta, trasmette
sensazioni positive ed esalta le buone materie prime locali e stagionali.
Il “Four Seasons
Hotel Firenze” con i suoi trecento addetti è una “grande impresa” che necessità
di una solida e sapiente guida come quella di Patrizio Cipollini.
Il Toscano General
Manager Patrizio Cipollini ha iniziato
la sua carriera, nel “Four Seasons Hotels & Resorts”, nel 1993 con l’inaugurazione
del “Four Seasons Hotel Milano” (primo Hotel della Catena in Europa).
Dal 2001
è a Firenze dove, come Direttore Generale, ha seguito tutti i lavori di
restauro per l’apertura del “Four Seasons Hotel Firenze”.
Patrizio
Cipollini guidando l’Hotel anche con grande rispetto e attenzione per tutto il
suo Team è riuscito a dare un’anima estremamente sensibile allo Staff con
enormi vantaggi sulla qualità dell’accoglienza.
Tra lo Staff
dell’Hotel un particolare ringraziamento, oltre a tutti coloro che mi hanno
splendidamente accolto, aiutato e servito, va all’amico Chef Vito Mollica, alla
gentilissima e disponibilissima PR Coordinator Claudia Porrello, e al bravo e
premuroso Sommelier Walter Meccia.
Il “Four
Seasons Hotel Firenze” e il suo Ristorante “Il Palagio”, grazie alle speciali e
rare peculiarità insieme ai più alti standard di ospitalità, sono meritatamente
nel gotha Mondiale dell’accoglienza di lusso.
Il Cortile
Uno dei Loggiati
"Atrium Bar"
L'Enoteca
Ristorante "Il Palagio" una Vista
Insalata di Mare su Crema di Ceci
Risotto Verza e Maialino
Tacchinella di Zavoli
Baguette al Cioccolato Amedei
La Pasticceria dello Chef Domenico Di Clemente
Vito Mollica e Giorgio Dracopulos
Lo Chef Vito Mollica e il suo Team
Patrizio Cipollini e Giorgio Dracopulos
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