Ci sono
esperienze che emozionano molto (in senso positivo) e altre che, oltre a
emozionare, lasciano il segno e si
trasformano in ricordi incancellabili.
Per un
appassionato come me che ha avuto, durante la sua vita, la possibilità di
mangiare in migliaia di Ristoranti, in molte parti del mondo, trovarne uno che
ancora ti emoziona in maniera straordinaria è una fantastica sensazione.
Nella Grande
Città che “probabilmente” amo di più al Mondo, Madrid, Capitale di quella
bellissima Nazione che si chiama Spagna, c’è il Ristorante dello Chef Diego
Guerrero: “DSTAgE”.
Lo Chef
Diego Guerrero ha inaugurato il suo
“Restaurante DSTAgE” Mercoledì 2 Luglio 2014 e appena quattro mesi dopo la prestigiosa “Guía Michelin España & Portugal
2015” (presentata,
nella bella e nota Città balneare di Marbella, Mercoledì 19 Novembre 2014) gli
ha conferito la super ambita “Stella”.
Un così
rapido successo esige delle spiegazioni.
Diego Guerrero
è nato, nel 1975, nell’antica e bella Città di Vitoria- Gasteiz, Capoluogo
della Provincia di Álava e della Comunità Autonoma dei Paesi Baschi, nel Nord
della Spagna.
Fin da
giovanissimo ha dentro di se qualcosa di straordinario e innato che lo porta ad
amare appassionatamente la cucina.
Per
questo, fin dalle prime esperienze, è molto bravo.
Diego ha
studiato molto e si è poi specializzato lavorando con grandi e famosi Chef,
come Martin Berasategui, Ferran Adrià e Manolo de la Osa, in Locali prestigiosi
di alta Cucina come il “Goizeco Kabi’Ar” di Madrid, il mitico “el Bulli” a Cala
Motjoi (Roses, Girona) e il “El Refor”, nella verde campagna di Amurrio (Álava).
All’età di
27 anni Diego è arrivato come Executive Chef a “El Club Allard” di Madrid.
El Club
Allard nasce nel 1998 come un esclusivo Club privato ubicato in un bellissimo Palazzo, all’angolo tra Plaza de Espana e
Calle de Ferraz, denominato Casa Gallardo.
L’arrivo al Ristorante
del Club sarà la svolta della sua vita.
Nel 2007 “El
Club Allard” smette di essere un luogo riservato e si apre al pubblico,
diventando un punto di riferimento di Madrid, non solo per l’aspetto gastronomico
ma anche per quello culturale, ospitando, tra l’altro, mostre di famosi autori e
presentazioni letterarie.
In pochi
anni, per Diego, è un trionfo, i premi si susseguono e si moltiplicano, sia a
livello Nazionale che Internazionale, arrivano anche le segnalazioni super positive
delle principali Guide Gastronomiche.
Nel 2007 ecco
la prestigiosa “Prima Stella” della Guida Rossa Michelin Spagnola e nel
Novembre 2011, con l’Edizione 2012, arriva anche la prestigiosissima “Seconda
Stella Michelin”.
Proprio nel
Gennaio 2012 ho avuto il piacere di festeggiare con Diego Guerrero proprio
questa seconda “Stella”.
In quell’occasione, tra le altre magnifiche
preparazioni, mi fece il suo particolare e straordinario dolce (postre)
denominato “Huevo
Poche”, un
piatto che “inganna l’occhio” (in Spagnolo “trampatojo”, in Francese
“trompe-l’œil”).
Nell’Ottobre
2013, sull’onda del successo, Diego decise che era giunto il momento di andare
oltre a tutto ciò che aveva fatto fino ad allora e, lasciato il Ristorante “El
Club Allard”, si è dedicato alla ricerca e alla realizzazione del suo “nuovo impegnativo
progetto gastronomico”.
A tale scopo
ha girato per Congressi ed Eventi in molti Paesi del Mondo, assimilando tutto ciò che gli poteva tornare utile al suo
studio e arricchire il suo bagaglio di esperienze.
Un percorso di ben 76.768
Km. che ha dato i suoi frutti.
Tornato a
Madrid si è messo in cerca di un fondo che soddisfacesse la sua idea di Ristorante,
finché l’ha trovato in Calle Regueros n.8, nel Barrio de Las Salesas (Quartiere
delle Salesiane) una zona di Madrid dove si è sviluppata in particolar modo,
grazie all’abbondanza di Gallerie, l’arte e la moda. Una zona elegante dove
spicca tra palazzi d’epoca e nuove costruzioni la monumentale e bellissima Parrocchia di Santa Barbara (Convento delle Salesiane Reali e Antico Monastero
Reale della Visitació).
“Calle
Regueros” si raggiunge in pochissimi minuti anche dalla centralissima “Calle
Gran Vía” semplicemente prendendo “Calle
de Victor Hugo” e andando, praticamente, sempre dritti.
Il fondo
trovato occupa una superficie di circa 300 mq., su due piani, con pareti di
mattoni rossi a vista, è un vero e proprio “capannone industriale” un ex carbonaia/officina.
Moltissimi e
impegnativi (anche economicamente) i lavori per trasformare il fondo nel
Ristorante ideale per Diego Guerrero.
Ma la passione e la volontà superano ogni
difficoltà.
“Una corsa contro il tempo”, passano pochissimi mesi dal primo
disegno che Diego ha fatto su un fazzoletto di carta alla realizzazione del
progetto.
Diego lavora in prima persona perché ogni cosa sia l’espressione più
sincera della sua volontà ed esempio per le sue maestranze.
Da Architetto a
falegname (i tavoli non avranno tovaglie perché i clienti
tocchino con mano il suo lavoro) da cartongessista (anche rischiando di farsi male) a imbianchino, tutto deve trasmettere la sua passione.
Al “DSTAgE” dalle
mura, all’arredamento, alle luci, all’apparecchiatura, fino ad arrivare al
servizio e alle portate è tutto ideato al 100% dal grande Chef Diego Guerrero.
Un risultato ottenuto con la gioia nel cuore di non esser più condizionato, ma
di poter scegliere liberamente nel proprio Locale ……… la sua “nuova Casa” dei
prossimi anni.
Il risultato
di così tanto lavoro è un Ristorante super accogliente estremamente curato nei
minimi particolari che emana una fantastica sensazione di tranquillità, mette a
proprio agio e ti fa sentire come se fossi veramente in casa di un carissimo
amico.
Il Ristorante non ha insegne o scritte all’esterno, proprio come una
semplice abitazione.
Al Piano terra,
all’ingresso sulla destra, il salottino di accoglienza con poltroncine e bassi
tavolini, oltre al Bar con un piccolo bancone, qui, per iniziare, si possono
gustare alcuni stuzzichini.
Poi la Sala, distribuita in due ambienti, intorno
al Patio.
Sul fondo la Cucina completamente a vista, per tutti gli ospiti, al
massimo 36.
Divide la Sala dalla Cucina un lungo bancone di servizio, di circa
10 metri, al di là del quale, Diego e la sua super efficiente Brigata di Cucina
si “esibiscono”.
Molto bravi, gentili e coordinati nel servizio anche i ragazzi
della Brigata di Sala.
Al Piano
inferiore un’altra zona attrezzata per cucinare e un grande tavolo che serve a
Guerrero come Sala riservata, luogo per gli Show Cooking, sala studio per
sperimentazioni e creazioni, oltre a spazio dove effettuare i Corsi di Cucina.
Un vero e
proprio “BACKDSTAgE” dove è ubicata anche la preziosa Cantina con oltre 200
selezionatissime etichette di Vini sia Spagnoli che provenienti dalle zone più
avocate del Mondo.
E poi c’è
anche un caratteristico spazio specifico dedicato a patio/giardino/orto
(sospeso e in vasi) dove si possono soddisfare direttamente alcune necessità gastronomiche.
Il nome “DSTAgE” del
Ristorante è “tutto un programma” ed è l’insieme di una serie di parole chiave
per Diego.
In tanto si
pronuncia “The Stage” che tra i tanti significati della lingua Inglese vuole
anche dire “inscenare, palcoscenico, preparare, rappresentare” o più
semplicemente “lo scenario” e qui il termine si adatta alla volontà di Diego di
far partecipare anche visivamente i suoi ospiti all’atto “artistico” delle sue
preparazioni.
Poi “DSTAgE” sono
le iniziali di “Days to Smell Taste Amaze Grow & Enjoy” (Tempi per odorare,
gustare, sbalordire, crescere e godere).
La “D” a la
“g” sono le iniziali di Diego Guerrero e la “g” minuscola, da sola, al centro
di un cerchio forma il suo nuovo Logo, marchio del suo progetto “DSTAgE
Concept”.
Sono andato
a trovare il carissimo amico Diego Guerrero nel suo nuovo Ristorante.
Al
Ristorante “DSTAgE” non c’è il Menu alla carta ma due
“DTASTE” (Menu consigliati a due prezzi diversi), il primo con 10 portate (o
preparazioni) il secondo con 13 portate.
Qualsiasi
Menu venga scelto è sempre alta “Cucina Cosmopolita”, aperta ai sapori più
gustosi e interessanti del Mondo, preparata e servita in un modo a dir poco
straordinario, un’esperienza che rompe positivamente i soliti canoni anche se
innovativi.
La
degustazione delle portate è stata accompagnata dall’Aperitivo e dai seguenti
Vini Spagnoli:
- Nel
salottino/bar:
- Aperitivo/Cocktail “Alexander Rivisitato” con maraschino e
ciliegia rossa, preparato da un bravo Personal/Chef Italiano che attualmente
lavora in Sala con Guerrero, Giuseppe Paduano (classe 1985), a cui vanno i miei
più sentiti ringraziamenti per avermi servizievolmente assistito anche come
interprete.
- Al tavolo:
- “Eidos Ermos 2013”, Blanco Ribeiro Denominación de Orixe, 12% Vol., prodotto
dalla Bodega Luis Anxo Rodríguez Vázquez di Arnoía nella Comunità Autonoma della Galizia;
-
“P.F.2013”, Vino Tinto (Rosso) Manchuela Denominación de Origen, 13,5% Vol.,
prodotto dalla Bodegas y Viñedos Ponce di Villanueva de la Jara, Cuenca, nella
Comunità Autonoma di Castiglia-La Mancia;
- “Lustau Single Cask Pedro Ximenez”,
Sherry, Jerez Denominación de Origen, 17% Vol., una rarissima bottiglia, la n.
90 su 240 prodotte da Emilio Lustau a Jerez de la Frontera nella Comunità Autonoma
dell’Andalusia.
Degno di
molti complimenti il pane della casa assortito nei vari tipi e sapori.
I piatti
serviti:
- Nel
salottino/bar:
- Marísco del dia: zamburiña bloody (Frutto di mare del giorno:
canestrello al bloody mary).
- In piedi
davanti al grande bancone della Cucina dove si assisteva in diretta alla
preparazione:
- Cebiche de carabinero en roca de sal y coral de rocoto (Ceviche
di gamberi rossi su roccia di sale e coralli di peperoncino Peruviano);
- Sandwich
de panceta (Panino di pancetta).
- Al tavolo:
- Niguiri de ajoblanco y anguila ahumada (Nigiri d’aglio bianco con anguilla
affumicata);
- Mochi de huitlacoche con camembert (Mochi di huitlacoche con
camembert - Mochi = dolce Nipponico, huitlacoche = fungo di origini Messicane);
- Atun, toffee “foiesabi” (Tonno, toffee “Foiesabi”);
- Cebolla (Cipolla);
-
Ensalada de encurtidos con morrillos de salmón (Insalata di sottaceti con trancetti
di salmone);
- Torrija de pan tumaca con sardina ahumada (Pane tostato alla
Francese con sardina affumicata);
- Ravioli de alubias de Tolosa (Ravioli di
fagioli di Tolosa);
- Del otoño al invierno (Dall’autunno all’inverno);
- Salmonete
en salmuera con escama crujiente (Triglia in salamoia con fiocco croccante);
-
Pichón asado en anticucho de aji mochero y quinoa negra (Piccione arrostito
alla griglia con aji mochero = pianta erbacea americana che produce peperoncini
e quinoa nera = altra pianta erbacea).
“Per
interrompere”:
- Su una zuppiera in vetro piena di ghiaccio due Hoja de Maji
(Foglia di Acqua).
“Per
finire”:
- Chantilly de coliflor (Chantilly al cavolfiore);
- La ruta de las
especias (La rotta della spezie);
- Copiándome a mí mismo: El bosque (Copiando
me stesso: Il bosco);
La Cucina
dello Chef Diego Guerrero è una “Cucina” magnifica, intelligente, spiritosa, esperta,
attenta, curiosa, innovativa e perfezionista, con delle presentazioni
bellissime e coreografiche, dai sapori unici ed eccezionali, fatta di un mix
perfetto di precisa e puntuale tecnica, genialità e passione, dove si sente che
lo Chef ha un cuore gentile, aperto a una visione positiva della vita che si
riversa, felicemente, su ognuno dei suoi ospiti.
Diego
Guerrero, uno dei migliori Chef del Mondo, ha una sensibilità quasi mistica
della Cucina e nessuna descrizione può identificarla meglio se non le sue
stesse parole:
“Per me, la Cucina è qualcosa di vivo, che respira, che parla e
noi che ci dedichiamo a Lei, dobbiamo imparare ad ascoltarla ad amarla.
Desidero fortemente essere capace di trasmettere e di condividere con tutti le affascinanti
emozioni che questa professione ci da.
Per me è un modo di vivere, un vero e
proprio stile di Vita.”
Il
“Restaurante DSTAgE” di Madrid, Spagna, è uno dei più
accoglienti e straordinari Ristoranti del Mondo grazie alla sublime “arte culinaria”
del fantastico Chef Diego Guerrero.
Un
particolare ringraziamento va alla bella e gentilissima Direttrice (Directora)
del Locale, Tinuca Maestro per la totale disponibilità con cui mi ha accolto .
L'Ingresso
Una Vista della Sala
Il Bancone della Cucina
Una Vista sul Patio
Canestrello
Ceviche di Gamberi Rossi
Panino di Pancetta
Nigiri con Anguilla Affumicata
Mochi di Huitlacoche
Tonno, Toffee e Foiesabi
Cipolla
Insalata di Sottaceti e Salmone
Pane Tostato con Sardina Affumicata
Ravioli di Fagioli di Tolosa
Dall'Autunno all'Inverno
Triglia in Salamoia
Piccione alla Griglia
Foglie di Acqua
Chantilly al Cavolfiore
La Rotta delle Spezie
Copiando Me Stesso: Il Bosco
Aglio Viola
Foto di Gruppo
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