Valdicastello
Carducci è una Frazione del Comune di Pietrasanta in Provincia di Lucca.
Nella
magnifica Terra di Toscana, ricca di tutto e di più, la Cittadina di Pietrasanta
non è soltanto un Borgo antichissimo (con origini Etrusche), fondato nel 1255,
dal nobiluomo Milanese Messer Guiscardo Pietrasanta (Podestà della Repubblica
di Lucca), che ha avuto una lunghissima e intensa storia, ma è anche una
bellissima Città d’Arte famosa nel Mondo.
Infatti
Pietrasanta è un centro d’importanza Internazionale per la lavorazione del
marmo e del bronzo.
Ai nostri giorni sono oltre 240 gli artisti che, da varie
parti del Globo, sono venuti a vivere e a lavorare qui.
Il Centro
Storico, completamente pedonalizzato e sempre ben curato, oltre a essere
ricchissimo di splendide strutture storico/architettoniche, ospita regolarmente
grandi esibizioni e mostre di famosi artisti.
Non solo nell’accogliente Piazza
del Duomo e nella Chiesa/Convento (con il bellissimo chiostro) di Sant’Agostino
(Secolo XIV), ma anche nelle moltissime Gallerie d’Arte che arricchiscono le
già belle e vissute vie del centro.
Anche le
Frazioni di Pietrasanta hanno peculiarità estremamente affascinanti essendo per
lo più arroccate su verdeggianti colline o adagiate su nobili, accoglienti e
turistiche spiagge.
Valdicastello
Carducci è proprio una di queste Frazioni verdeggianti e collinari.
La Vallata
di Valdicastello è attraversata da un Torrente denominato Baccatoio che più a Valle
prende il nome di Fosso di Motrone.
Il Torrente ha origine dall’unione di
alcune fonti che scendono dal crinale ubicato tra i Monti definiti Gabberi,
Lieto e Ornato.
Il Torrente ha un corso di circa 10 Km. e sfocia in Mare in
Località Motrone tra Marina di Pietrasanta e Lido di Camaiore.
Nel suo
percorso il Baccatoio riceve l’apporto di tre Sorgenti che si chiamano Pollone,
Tre Fontane e Martinatica.
Quest’ultima Sorgente prima di immettersi nel
Torrente andava ad alimentare un “Bottaccio”, una particolare vasca di riserva idrica
da usare nei momenti di siccità per irrorare i campi e per non perdere la forza
motrice dell’acqua.
Il “Baccatoio”
pur essendo di modeste dimensioni ha avuto considerevole importanza nello
sviluppo dell’economia del Territorio circostante sia nel XVIII sia nel XIX Secolo.
Il corso d’acqua ha favorito, attraverso gli anni, il sorgere di numerosi
Mulini e Frantoi che sfruttavano la forza delle cascate per mettere in funzione
le loro macine.
Oltre a ciò
il Torrente era anche un importante luogo di aggregazione, non solo commerciale
ma anche umano, visto che lungo le sue rive le donne del posto si ritrovavano
ai diversi lavatoi per fare il bucato.
Ovviamente
tutta la denominazione urbanistica della zona ha risentito di questa sua
piccola ma particolare situazione idrografica.
Percorrendo
la Strada Regionale 439 “Sarzanese Valdera”, tra Pietrasanta e Capezzano
Pianore, in Località Baccatoio, c’è una traversa che sale verso la Collina: Via
della Martinatica.
Dopo aver
percorso circa la metà di Via della Martinatica, al Civico 20, c’è un vecchio Frantoio
del 1800 molto suggestivo e affascinante che mantiene all’interno il cuore
della fonte e la ruota che serviva a far muovere la macina del frantoio.
Nei primi
anni Ottanta, l’Architetto Galli, Dirigente del Comune di Pietrasanta, volle
recuperare l’immobile del Frantoio, con un’impegnativa e sapiente
ristrutturazione che valorizzava l’atmosfera romantica e rustica (ricca di olivi
anche nel parcheggio privato, orci e cascatella con ruota del mulino), destinandolo
ad uso Circolo Ricreativo e “Osteria con Cucina”.
Trascorsi
una decina di anni l’Osteria venne rilevata da una notissima Famiglia di
Ristoratori della Zona, guidata da Vittoriano Pierucci, che volle elevare il
livello a una “Trattoria di grande qualità”: cucina tradizionale e un ottimo
servizio.
La conduzione venne affidata a due Cognate della Famiglia, Lidia e
Barbara.
Per diversi
anni il Locale ebbe un certo successo ma poi per varie motivazioni la gestione
cambiò e per le successive aperture “La
Martinatica” non fu più all’altezza della sua fama.
In questi ultimissimi anni
il Locale, poi, era rimasto definitivamente chiuso.
Dal 20
Dicembre del 2017 per il Ristorante “La Martinatica” è iniziata una nuova vita
con la rilevante conduzione da parte della Società intestata a due grandi Chef
Gioacchino Pontrelli e Francesco D’Agostino.
Tutto è nato
per caso; un amico ha portato Francesco D’Agostino a vedere “La Martinatica” e
il fascino del posto è stato tanto irresistibile che Francesco si è subito
innamorato.
Francesco ha portato immediatamente Gioacchino a far visita a
questo piccolo paradiso e anche lui, dopo attenta valutazione, ha preso atto
che si trattava di una vera e propria occasione da non perdere.
Ma parliamo
di chi sono Gioacchino Pontrelli e Francesco D’Agostino.
Il grande
Giocchino è da decenni la colonna portante della Cucina del mitico Ristorante “Lorenzo” (Una Stella Michelin) di Forte dei Marmi in Provincia di Lucca.
Gioacchino è nato, il 23 Ottobre 1965, a Scafati in Provincia di Salerno, nella
meravigliosa e solare Terra di Campania.
Era giovanissimo quando entrò, dopo
aver fatto varie esperienze, come Sous-chef da “Lorenzo”, nel 1984, ma da
subito si rivelò un vero e proprio eccezionale talento:
dopo solo un anno era
già, ed è, lo Chef titolare.
In questi anni ha ricevuto un mare di
riconoscimenti tutti super meritati.
Francesco è nato, il 20 Luglio 1979, in Puglia a Copertino, antico,
affascinante e storico Comune in Provincia di Lecce.
La sua bella Famiglia, formata da Babbo
Maurizio, Mamma Teresa e 5 Figli (4 maschi e la femmina la più piccola), non
aveva alcun legame con la ristorazione, infatti Maurizio era operaio e Teresa
Casalinga.
Ma per Francesco fin da piccolo “era scattato qualcosa” grazie al
cibo della Nonna Paterna, Ada, che cucinava benissimo.
Dopo le
Scuole dell’Obbligo Francesco, seguendo questa passione coltivata negli anni, decise
di frequentare e diplomarsi all’Istituto Alberghiero “Sandro Pertini” di Brindisi.
Le sue prime
e positive esperienze sono state fatte in Ristoranti di Grandi Alberghi in
Trentino, Veneto e Puglia.
Nel 2003 Francesco stava con una Ragazza di Lecce
che, avendo una Zia residente a Viareggio (LU), decise di trasferirsi da lei:
l’amore fece il resto e il nostro giovane Chef decise di seguirla in Toscana.
Francesco
iniziò cosi a lavorare in alcuni noti Ristoranti della Versilia.
La Versilia
corrisponde al bacino idrografico dell’omonimo Fiume, comprendendo i Comuni
Litoranei e non, della Provincia di Lucca, quali Forte dei Marmi, Pietrasanta,
Stazzema e Seravezza, ma oggi è d’uso comune far rientrare sotto la sua
denominazione anche il Comune di Camaiore e quello di Viareggio.
Nel 2006
Francesco D’Agostino dopo il positivo colloquio con lo Chef Gioacchino
Pontrelli è entrato in Cucina nel Ristorante “Lorenzo” a Forte dei Marmi (LU):
inizialmente come Capo Partita agli Antipasti, ma in poco tempo, viste le sue
capacità, è diventato il Sous-Chef di Pontrelli.
Ma torniamo
alla nuova vita del Ristorante “La Martinatica” che prima di riaprire ha visto
rinnovarsi completamente la Cucina e un “restyling” generale pur mantenendo il
fascino originario.
Due le accoglienti Sale, la più grande, a destra
dell’ingresso, su cui si affaccia anche la cucina parzialmente a vista e una
più raccolta, a sinistra dell’ingresso.
Con la bella stagione si può cenare nel
suggestivo dehors.
All’interno
del Ristorante “La Martinatica” ogni particolare è curato con gusto, bella
l’apparecchiatura.
Il Menu
offre inizialmente una “Degustazione” a un prezzo particolarmente interessante
e a seguire la scelta alla “Carta” sia di Terra sia di Mare.
Nella Carta
dei Vini si può scegliere tra un centinaio di selezionatissime etichette, circa
1500 bottiglie:
Bollicine Italiane e Champagne Francesi, Vini Bianchi e Rossi
soprattutto dall’Italia e dalla Francia. Molto interessante anche la lista dei
distillati.
La Carta dei
Vini e il Servizio Vini sono curati da un grande professionista: Nicola
Girardi.
Nicola è nato
a Viareggio (LU), il 10 ottobre 1967, fin da giovanissimo ha sempre lavorato in
abito ristorativo, da 1999 è Sommelier Professionista A.I.S..
Eccoci
giunti alla degustazione fatta che è stata accompagnata da ottime bottiglie
suggerite proprio da Nicola Girardi:
- “I Filari”
una Bollicina selezionata ed Etichettata “La Martinatica” di Franciacorta
D.O.C.G., 60% Chardonnay e 40% Pinot Nero, 12,5% Vol., prodotta dall’Azienda
Agricola Lombarda “MF – Viticoltori in Adro” in Provincia di Brescia;
- “Mimuèt
2016”, Pinot Noir Riserva, Sudtirolo – Alto Adige D.O.C., 100% Pinot Nero,
12,5% Vol., un Vino Rosso Biodinamico dell’Azienda “Alois Lageder” di Magrè in
Provincia di Bolzano;
- “Auchentoshan
– The Triple Distilled – 12 Years Old”, 40% Vol., un “Single Malt Scotch Whisky”
fuori dal comune, prodotto da una delle 9 Distillerie della Zona delle Lowlands
(zone centro –meridionali) Scozzesi; l’Azienda fondata nel 1823 è l’unica di
tutta la Scozia che utilizza, per tutta la sua produzione, il metodo della
tripla distillazione (grazie a ciò si ottiene un migliore distillato, estremamente
piacevole, più leggero e pulito).
In Tavola
l’ottimo pane e i grissini della Casa ai vari sapori.
Sono state
servite le seguenti portate:
- Mezzo
pacchero fritto ripieno di ricotta e panzerotto alla crema di cavolfiore;
- Parmigiana
di baccalà;
- Turbante
di sogliola su crema di pane e "dressing" (condimento mescolato a parte prima
dell’utilizzo) alle alici e timo;
- Rivisitazione
del fegato alla veneziana;
- Lingotti
di ricciola scottata su soffice di barbabietola, maionese, cappero e rapa;
- Piccola
pasticceria della Casa;
- Sorbetto al
cachi e polvere di zenzero.
Tutto molto
buono e ben presentato.
Lo Chef
Francesco D’Agostino ha avuto un grande maestro nello straordinario Gioacchino
Pontrelli e gli undici anni trascorsi con lui, come braccio destro, lo hanno
portato a essere uno “Chef Patron” davvero bravo, molto attento e premuroso
anche nelle relazioni umane con i suoi clienti.
La sua è una cucina pulita,
esperta, fatta di qualità, ricca di deliziosi e sinceri sapori.
Molto
gentile e professionale anche la giovane Brigata di Sala.
Cosa dire se
non confermare proprio quello che c’è scritto sulla prima pagina del loro Menu:
“Due Chef, un antico Frantoio, una vecchia amicizia, una nuova avventura”……. aggiungendo
solo che si tratta di “un’avventura” di grande successo.
L'Insegna
Il Parcheggio tra gli Olivi
L'Ingresso
La Sorgente e la Ruota
Giorgio Dracopulos e lo Chef Gioacchino Pontrelli
Una Vista della Sala
Una Vista della Seconda Sala
Il Sommelier Nicola Girardi
Mezzo Pacchero e Panzerotto
Parmigiana di Baccalà
Turbante di Sogliola
Rivisitazione di Fegato alla Veneziana
Lingotti di Ricciola
Piccola Pasticceria
Sorbetto al Cachi
Lo Chef Francesco D'Agostino e Giorgio Dracopulos
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