
L'anguilla europea ha un ciclo vitale piuttosto complesso che comincia con la deposizione delle uova nel Mar dei Sargassi, ogni femmina può deporre da uno a sei milioni di uova pelagiche (comunemente chiamate galleggianti a causa del loro peso specifico), del diametro di 1/3 mm, alla temperatura di 20 gradi e superiore, si schiudono liberando delle larve chiamate leptocefali lunghe 4/5 mm, nastriformi e trasparenti. Il loro lungo viaggio migratorio verso le coste dell'Europa e nord-africane avviene sfruttando la corrente del Golfo e dura da sette a ventiquattro mesi, durante questa traversata assumono una morfologia fogliforme. Arrivate davanti alle coste europee subiscono un'ulteriore trasformazione diventando cieche e l'aspetto è di una piccola anguilla di 60/90 mm non ancora pigmentata (vedi foto). E' questo il momento in cui invadono acque costiere, estuari e acque interne per la gioia dei pescatori.
Pisani e Livornesi si sono sempre contesi, al solito, la ricetta, ma io preferisco ricordare come le mangiavo a casa mia ..... una saltatina in padella con un pochino di burro e qualche fogliolina di salvia non troppo aromatica e poi in tavola con il parmigiano grattugiato sopra.
Che bel ricordo, e nella diatriba cèe vietate o no, posso dire una cosa sola ....... peccato non poterle più mangiare.
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