La Città di Viareggio, in Provincia di Lucca, è giustamente nota per molti aspetti.
Si tratta di una bella e storica Località turistica, adagiata sulla pianura della costa Toscana e bagnata dalle acque del Mar Ligure, dove, dal lontano 1873, si svolge uno dei più famosi Carnevali del mondo. Oltre a ciò, alle spalle è incorniciata dal suggestivo panorama delle Alpi Apuane e ai lati dalle grandi, verdeggianti e rilassanti pinete. Un’altra delle sue peculiarità è Viale Giosuè Carducci, conosciuto universalmente come “La Passeggiata di Viareggio”. Questa è la zona più affascinante, monumentale e artistica della Città, ricca di moltissimi edifici di pregio e di rilevante interesse architettonico. Dopo la Bella Epoque si iniziò a demolire le fatiscenti strutture in legno e ferro esistenti e tra il 1920 e il 1940, anni di grande fervore edilizio, la Passeggiata fu completamente ricostruita. Grazie a tecnici illustri, come l’Architetto e Ingegnere Viareggino Alfredo Belluomini (1892-1964), in quei 20 anni si delineò la Passeggiata, come noi la conosciamo. Sorsero molti negozi, caffè, cinema, gallerie, ville, stabilimenti balneari e hotel. Proprio all’inizi di questo periodo, il Conte Giuseppe De Micheli, industriale Veneto trasferitosi nel 1909 a Firenze, dette l’incarico all’Architetto Viareggino Goffredo Fantini (1857-1923) di erigere un Hotel di prestigio all’inizio della passeggiata nord. Il primo Luglio 1922, a tempo di record, solo dopo 240 giorni di lavori, fu inaugurato il Select Palace Hotel, un Albergo a due piani. Successivamente, nel 1925, vennero effettuati i nuovi lavori di rialzamento, fino al quinto piano, che furono affidati all’Ingegnere Fiorentino Ugo Giovannozzi (1876-1957). L’esperto tecnico rese la struttura imponente, simile ai grandi e lussuosi Hotel Francesi della Costa Azzurra di allora. Nel 1938 il Ministero della Cultura Popolare, da poco istituito, e presieduto dal Ministro Avvocato Edoardo (detto Dino) Alfieri, “suggerì”, per motivi politici, di cambiare il nome dell’Albergo in Grand Hotel Principe di Piemonte. In anni più vicini a noi, causa la totale assenza d’investimenti, l’Hotel fu chiuso. Nel 2001 un solido Gruppo ha acquisito l’immobile, successivamente, ottenuti i permessi, sono iniziati i lavori di ristrutturazione, durati poco più di un anno e mezzo. Nel 2004, il Grand Hotel Principe di Piemonte ha riacquistato il suo ruolo di super prestigiosa struttura di accoglienza. Al quinto piano dell’Hotel Principe di Piemonte, tra i molti e pregevoli servizi offerti alla clientela, c’è il Ristorante “Il Piccolo Principe” con il suo giovane e già famoso Executive Chef Giuseppe Mancino. Giuseppe è nato in Campania, a Sarno, in Provincia di Salerno, il 15 Aprile 1981. Fin da piccolo aveva l’innato desiderio di fare il pizzaiolo; per assecondare questa sua passione, all’età di 12 anni, entrò a lavorare, quando era libero dagli impegni scolastici, all’Osteria dei Sarrastri, struttura ristorativa dell’Hotel Fluminia 4 Stelle, a 500 metri dal centro di Sarno. Era addetto al forno per le pizze, ma un giorno, particolarmente sfortunato, accidentalmente ruppe due pale per infornare, per “punizione” fu messo in cucina. Questo sarà l’inizio della sua rapida carriera. La sua fortuna è stata che lo Chef dell’Osteria era (e continua ad essere) il bravo Giuseppe “Peppe” Fasolino un grande professionista che lavorava materie prime di grandissima qualità e che preparava ottime portate sia di carne che di pesce. Per 5 anni Giuseppe Mancino è stato accanto a un tal Maestro da cui ha appreso le solide basi di tutta la sua Cucina futura. Dopo aver frequentato l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi per l’Enogastronomia e per l’Ospitalità Alberghiera “Domenico Rea”di Nocera Inferiore (SA), si trasferisce a Firenze a lavorare nelle impegnative cucine dei tre Ristoranti del Grand Hotel Baglioni. In seguito fa altre esperienze, in Italia, Francia e in Inghilterra, molte eccezionali, con Chef Stellati e super famosi come Davide Raschi del Ristorante “Il Sogno di Angelo” di La Spezia e Rocco Iannone del Ristorante “Il Faro di Capo D’Orso” a Maiori sulla Costa Amalfitana. Apprende anche straordinari segreti affiancando due dei più grandi Maestri Chef del mondo, l’Italiano Gualtiero Marchesi e il Francese, naturalizzato Monegasco, Alain Ducasse. Nel 2004, Giuseppe, in concomitanza con la nuova riapertura, giunge al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Anni di grande impegno e passione nel suo lavoro, oltre alle notevoli capacità culinarie anche quelle organizzative gestionali gli permettono di raggiungere in pochi anni altissimi livelli. Molti i premi e i riconoscimenti ottenuti da tutte le principali Guide specializzate, tra cui spicca nel Novembre 2008, con l’uscita della Guida Michelin 2009, la super prestigiosa “Stella”. Il Ristorante “Il Piccolo Principe” è molto luminoso e accogliente, si arriva nella saletta interna dove si trovano i primi tavoli, la nuovissima cucina a vista, il bancone bar e il salottino. Da qui si accede all’altra sala più grande, si tratta della terrazza rettangolare che è stata tutta chiusa a vetri e da cui si gode un panorama mozzafiato che include tutta Viareggio abbracciata dal mare e dalle Alpi Apuane. Salendo pochi gradini si accede, fuori, alla bella e romantica piscina dall’acqua cristallina, intorno a cui, nelle serate estive, i fine settimana, nell’atmosfera straordinaria del roof garden, vengono apparecchiati i tavoli del Ristorante; ma dentro o fuori non si supera mai i 50 coperti. L’apparecchiatura è elegante, i colori prevalenti, bianco e blu, danno serenità e si abbinano perfettamente ai colori del mare. Il Menu è vario, sia portate di mare che di terra; in estate, a pranzo, si possono fare percorsi degustativi speciali più leggeri. La Carta dei Vini è molto importante, circa 900 super selezionate etichette, nei diversi formati, che vengono conservate nelle moderna Cantina, dove, volendo, si possono organizzare delle cene in un’atmosfera raccolta ed estremamente suggestiva. Ho parlato molto con la giovane e brava Sommelier Sara Orlando e ho apprezzato la sua volontà di selezionare ottime Aziende Vitivinicole da tutte le parti più avocate del Mondo, con particolare attenzione nello scegliere le non comuni e con Vini da tutti i prezzi, per favorire cosi la clientela. Ampia anche la selezione di Birre Artigianali. Per questo mi sono messo nelle sue mani e ho lasciato a lei l’onere degli abbinamenti. Ma veniamo alla degustazione. In tavola un bel vassoio trasparente e rettangolare con in fila i fragranti panini assortiti della Casa ai vari e delicati sapori: Aperitivo con ottime bollicine Italiane: Ferrari, Spumante Brut metodo classico, “Riserva Lunelli 2004”, Trento D.O.C., 100% Chardonnay, prodotto dalla Ferrari Fratelli Lunelli S.P.A. di Trento; - Pappa al pomodoro con crema di mozzarella di bufala (della Tenuta Vannulo, Azienda Agricola Palmieri Antonio di Capaccio Scalo, Salerno) con baccalà candito e pesto di basilico; In abbinamento a “Cycnus” Pigato 2011, Riviera Ligure di Ponente D.O.C., 13,5% Vol., 100% Pigato (antico vitigno bianco autoctono Ligure), dell’Azienda Poggio dei Gorleri, Diano Marina (IM); - Milanese croccante di foie gras con crema di cipolla al cocco e insalatina di campo; - Terrina di foie gras con fichi freschi e fichi caramellati, accompagnata da una crème brulée di foie gras e lamponi; Queste due portate sono state ben accompagnate da “Curina 2010” Verdicchio dei Castelli di Jesi Passito D.O.C., 12,5% Vol., 100% Verdicchio, prodotto dall’Azienda Biodinamica Pievalta di Maiolati Spontini (AN), del Gruppo Barone Pizzini; - Pappardella doppia spianata con sugo di coniglio battuto al coltello, funghetti, olive taggiasche, pinoli e crema di carciofi; Piatto abbinato a un robusto bianco Piemontese, “Costa del Vento 2009” sottotitolato “Derthona (antico nome Romano di Tortona) un territorio, un vino, un vitigno” e “Marca Obertenga” (Territori appartenuti all’ antica Famiglia di origine Longobarda degli Obertenghi), 14,5% Vol., 100% Timorasso (raro vitigno autoctono della Provincia di Alessandria), un vino della Azienda Agricola Fratelli Massa, di Monleale (AL); - “Ravioli alla Caprese”, semplici ravioli acqua e farina, mozzarella di bufala, pomodori pelati e pesto di basilico; I Ravioli sono stati accompagnati da un Vino rosato Toscano biologico, “Rosa della Piana 2010”, Aleatico Toscano I.G.P., 12,5% Vol., 100% Aleatico, dell’Azienda La Piana di Teofili Stefano, Isola di Capraia (LI); - Agnello (selezionato dalla Macelleria “Masoni Dino” di Michelangelo Masoni a Viareggio) con cicoria, peperone e caffè; La carne è stata abbinata a un interessante Brunello di Montalcino D.O.C.G., “Pian dell’Orino 2006”, 14,5% Vol., 100% Sangiovese Grosso, dell’Azienda Agricola Biologica Pian dell’Orino di Caroline Pobitzer, Montalcino (SI); - Rivisitazione di cheesecake con cialde di lamponi croccanti, gelatina di mango, fragole e lamponi, con una granita di mango e vino bianco; Il dolce è accompagnato da “Baronesse 2007” Alto Adige D.O.C., Moscato Giallo Passito, 11% Vol., 100% Moscato Giallo, della Cantina Nals-Margreid/Entiklar , Nalles (BZ). La cucina del bravo Chef Giuseppe Mancino è un connubio tra tradizione e innovazione, tra Cucina Toscana e quella del sud Italia, tra mare e terra, ma è anche sincera, curata, diretta e saporita. Molto belle le presentazioni, piacevolissimi gli accostamenti, ottime le materie prime, quest’ultime sono estremamente ricercate e selezionate. La Brigata di Cucina è giovanissima, appassionata, impegnata ed esperta, con il Sous-Chef Alessio Bachini, con gli Chef de Partie, Stefano Magnasco agli Antipasti e Filippo Bertoli ai Primi e lo Chef Patissier Luca Anedda. In Sala la gentilissima Sommelier Sara Orlando, molto preparata, che ha proposto degli interessanti abbinamenti con i piatti, è stata ben assistita dall’aiuto Sommelier Marco Matta. Sono stato perfettamente e premurosamente servito anche dagli altri membri del personale di Sala, gli Chef de Rang Stefano Maggi e Nicola Di Lieto, i Commis Danilo Corsetti e Lorenzo Lazzari, tutti molto professionali e attenti. “Il Piccolo Principe”, in cima al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, con l’Executive Chef Giuseppe Mancino è un accogliente Ristorante Gourmet con una “Stella” Michelin. http://www.ristoranteilpiccoloprincipe.com/ http://www.principedipiemonte.com/ Giuseppe Mancino e Giorgio Dracopulos
Pappa al Pomodoro e Baccalà
Pappardella Doppia Ravioli alla Caprese Agnello al Caffè |
Rivisitazione di Cheesecake |
domenica 29 luglio 2012
IL PICCOLO PRINCIPE A VIAREGGIO (LU) CON LO CHEF GIUSEPPE MANCINO: RISTORANTE GOURMET CON UNA STELLA MICHELIN.
Etichette:
agroalimentare,
alberghi,
aziende,
chef,
enologia,
gastronomia,
guide,
ristorazione
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento