giovedì 21 febbraio 2013

RISTORANTE DANTE E IVANA A TIRRENIA (PI) QUANDO LA PASSIONE PER LA BUONA CUCINA SI FONDE CON L’AMORE PER LA QUALITA’.




Dopo l'Anno Mille, le popolazioni Italiche, per meglio difendersi dalle innumerevoli invasioni e successivamente dalle sempre più numerose incursioni dei pirati, che martorizzavano le coste, si erano ritirate nelle zone collinari più alte e sui monti. 
Le campagne e le coste, abbandonate per secoli, si erano trasformate in un malsano deserto paludoso, fonte di malaria, specialmente nei territori del centro/sud dello Stivale.

In periodi più vicini a noi lungimiranti governanti tentarono il recupero di queste vaste zone ma  bisogna arrivare agli anni tra il 1920 e il 1940, quando tutta l'Italia fu pervasa da uno spirito di rilancio Nazionale in ogni settore, per vedere, la messa in campo di un mega progetto, che coinvolse tutto il Paese: bonifiche e nuove fondazioni di centri abitati.

Nacquero così decine di Borghi, Cittadine e Città, che furono frutto dell'opera di migliaia di lavoratori guidati da grandi Ingegneri ed Architetti del tempo, che realizzarono opere, con una forte impronta razionalista, tutt'oggi considerate all'avanguardia e ammirate in tutto il mondo.

Tra i tecnici più famosi si possono annoverare talenti come l'Ingegnere Pier Luigi Nervi e gli Architetti Marcello Piacentini e Giuseppe Terragni, ma il loro numero fu talmente elevato che  permise di portare a termine una infinità di splendide realizzazioni sparse in ogni angolo della nostra penisola.
Nel tratto di Costa tra Marina di Pisa e Livorno sorse, nel 1932, per la volontà congiunta delle autorità politiche di allora, Pisane e Livornesi, Tirrenia.

Vennero incaricati Architetti come Antonio Valente, Adolfo Coppedè e Federico Severini, che in breve tempo, come era in uso, edificarono l'abitato intorno alla centrale Piazza dei Fiori e alla strada litoranea, Viale del Tirreno, che da nord a sud anche oggi l'attraversa.

Come già fatto anche in altre località (vedi a Viareggio il Principe di Piemonte), venne costruito lo Stabilimento Imperiale, nel prolungamento verso il mare della piazza centrale, dove, tra marmi, alti soffitti, larghe vetrate e saloni, si poteva usufruire dei servizi del Caffè, dell'Albergo e dello Stabilimento Balneare.

Tirrenia fu progettata anche come Città del Cinema con i suoi attrezzati Studi Cinematografici, i primi in Italia, sull'esempio di quelli statunitensi, con la nascita della casa di produzione cinematografica "Tirrenia Film Studios".

Nella parte più meridionale dell'abitato, nella frazione del Calambrone, vennero edificate anche le belle e grandi Colonie Balneari estive gratuite per la gioventù.

Per agevolare le comunicazioni, il 26 Agosto 1935, fu completata la linea ferroviaria Pisa, Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone, Livorno, che, partendo dal centro Pisano, arrivava a Livorno, alla Stazione di Barriera Margherita, proprio davanti all’Accademia Navale.
Mi ricordo benissimo, per esserci stato, il cosiddetto “Trammino” per i Pisani e il “Trenino” per i Livornesi, comodo e divertente. Purtroppo, il servizio fu interrotto il 15 Settembre del 1960.
Oggi Tirrenia conserva in buona parte l'impronta datale alla nascita, ma grazie al grande sviluppo urbanistico degli anni cinquanta e sessanta, è diventata un centro balneare dal forte richiamo turistico, sia nazionale che internazionale. 
I cinque attrezzati chilometri di spiaggia, gli alberghi, i diversificati locali, il maneggio, la possibilità di usufruire di molte aree attrezzate per i diversi sport, tra cui anche il golf, il Centro Coni, fanno di questa Località, in estate, un centro vitale sia di giorno che di notte.

Come tutti i luoghi di vacanza moltissimi giovani, e non solo, negli anni, hanno frequentato Tirrenia, e molti sono, per tutti loro, i piacevoli ricordi legati alla gioventù, ai divertimenti e agli amori.
Non nego che anche per me Tirrenia mi riporta alla mente momenti intensi, spensierati e felici legati ad anni in cui ero giovanissimo.
Tra i ragazzi che trascorrevano i loro momenti felici a Tirrenia c’erano Dante Grassi e Ivana Lucchesi. Anche per loro Tirrenia è stata la culla del loro amore.

Dante, classe 1940, nato a Pontedera (Pi), fin da giovane si appassiona al mondo della ristorazione e del vino. 
Tale e tanta è la passione che studierà nei primi corsi organizzati dall’Associazione Italiana Sommelier, diplomandosi e diventando anche il primo Delegato A.I.S. della Provincia di Pisa. Successivamente ricoprirà nell’Associazione anche autorevoli cariche Regionali
Come Sommelier lavora in sala in diversi importanti Ristoranti nel Pisano e a Forte dei Marmi (LU).

Ivana, classe 1951, è nata a Livorno, fin da piccola ha una innata predisposizione per la cucina sviluppatasi anche grazie alla bravura della sua mamma.
Dante e Ivana convolano a nozze nel 1973 e vanno a vivere a Pontedera. Dalla loro unione nasceranno due figli: Rolando e Daniele.

Nel 1979, dopo aver deciso di intraprendere insieme un’attività mettendo a frutto le loro passioni ed esperienze, prendono in gestione un Locale Bar/Pizzeria proprio sulla Litoranea, lato sud, di Tirrenia

Dopo il primo anno di prova rilevano completamente il Locale, nasce cosi quello che negli anni diventerà uno dei Ristoranti più famosi della costa Toscana: “Dante e Ivana”.

Il Locale riscuote da subito molti successi ottenuti con una Cucina assolutamente tradizionale e di qualità “innaffiata” da ottimi Vini scelti da Dante

Nel 1985 la ristrutturazione lo porta ad essere un vero e proprio Ristorante di livello, raffinato ed elegante. La Cucina rimane tradizionale ma si sposta verso l’alto per il servizio offerto e per l’accurata, estrema selezione delle materie prime, oltre che per la tipologia della clientela.
Attraverso gli anni moltissimi sono stati i personaggi, anche del mondo dello spettacolo, che sono diventati clienti e frequentatori assidui di “Dante e Ivana”.

Nel 2009, dopo una lunga e super soddisfacente carriera, Dante e sua moglie Ivana si ritirano per godersi il meritato riposo della pensione. 
Da quella data il “timone” del Ristorante passa al figlio Daniele.

Daniele Grassi, classe 1976, cresciuto in questo ambiente tra cotanti aromi e sapori non poteva non appassionarsi anche lui alla ristorazione. 
Dopo essersi diplomato nei servizi di sala, nel 1996, all’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Giuseppe Minuto” di Marina di Massa, si reca all’estero per fare esperienze. 
Francia, Germania e Austria sono le nazioni in cui lavora, sempre in Locali importanti e conosciuti, sia in sala che in cucina.

Nel 2002 rientra definitivamente in Italia a lavorare con il babbo e la mamma. 

Nel 2004 riapre, a Pisa, la vecchia “Osteria del Violino”  che successivamente, nel 2009, assumendo la conduzione del Ristorante di famiglia a Tirrenia, passa al fratello più grande Rolando.

Il Ristorante “Dante e Ivana” è un bel Locale, tranquillo, accogliente e rilassante. 
Dalla doppia porta d’ingresso si entra nella sala rettangolare, una decina di tavoli, ordinati e apparecchiati con eleganza, con intorno delle sedute imbottite. Di fronte un piccolo corridoio, con il guardaroba, che divide, a sinistra, la cucina e, a destra, la ricca cantina, ambedue sono a vista. 
Il colore che prevale è il bianco.

La Carta dei Vini è molto ampia, circa 700 Etichette, prevalentemente Italiane, con molto spazio  alla Toscana, ma non mancano selezionate e preziose bottiglie Francesi
Molto si deve all’eredità lasciata da Dante ma anche Daniele ha fatto bene la sua parte nelle scelte, del resto anche lui, dal 2001, è Sommelier A.I.S..

Il Menu è di mare, ovviamente legato a quanto di più fresco offre il mercato giornaliero.

Ma veniamo alla degustazione fatta che è stata accompagnata da una buona bottiglia di “Monte Fiorentine 2011”, Soave Classico D.O.C., 12,5% Vol., vinificato in acciaio, prodotto al 100% con uve di Garganega, provenienti dai vigneti di 45 anni del Monte Fiorentine a nord del Colle Rugate, a 220 metri sul livello del mare, ubicate a Brognoligo di Monteforte d’Alpone, dell’Azienda Agricola Ca’Rugate di Montecchia di Crosara (VR).

In tavola un ricco vassoio in argento con dei golosissimi panini della casa ai vari sapori (burro, cipolla, cappero, origano):

- Barchettina di baccalà mantecato con ristretto di aceto balsamico e paprika dolce;

- Seppia sfrangiata su vellutata di peperoni gialli e mosto cotto;

- Tortelli di pappa al pomodoro al burro e salvia con bottarga disidratata di dentice;

- Gamberi all’arancia con al centro tartarina di gamberi e carciofo arrostito;

- Baccalà al vapore con crema di carote, sesamo e profumo di menta;

- Dischi di pasta sfoglia con crema pasticcera alla vaniglia con sopra scaglie di cioccolato fondente Valrhona (Azienda Francese fondata nel 1922 che produce del magnifico cioccolato).

Tutto buono e ben presentato.

Lo Chef Daniele Grassi ha imparato molto bene a cucinare, anche da delle speciali insegnanti come sua mamma Ivana e sua nonna materna Odette, e i risultati si vedono.

Daniele ha una bella famiglia, la moglie Debora e i figli Alberto e Piergiorgio, che sicuramente gli danno quella stabilità e tranquillità che si riflette anche sulla qualità del lavoro.

Mentre ci salutavamo Daniele mi ha detto: “la cucina è un’arte innata e istintiva, o ce l’hai o non ce l’hai, al contrario, per esempio, della pasticceria che è una scienza”.

Al Ristorante “Dante e Ivana” di Tirrenia ho trovato uno Chef/Patron che fonde la passione per la buona Cucina con l’amore per la qualità.

 Ristorante Dante e Ivana

Viale del Tirreno, 207/C

Tirrenia  (Pisa)

Tel.  050  32549




Daniele Grassi e Giorgio Dracopulos

Una Vista della Sala

La Cucina a Vista

I Panini della Casa

La Barchettina di Baccalà Mantecato

La Seppia Sfrangiata

I Tortelli

I Gamberi all'Arancia

Il Baccalà al Vapore

La Pasta Sfoglia con Crema Pasticcera

Lo Chef Daniele Grassi

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