Le aree
geografiche della Terra, comprese tra il trentesimo e il cinquantesimo
parallelo, che, pur avendo climi
diversi, possono essere considerati omogenei, vengono specificatamente definite
“zone temperate”.
In queste
ben determinate zone si susseguono le classiche quattro stagioni, estate,
autunno, inverno e primavera.
La
primavera, nell’emisfero nord, si identifica con i mesi di marzo, aprile e maggio,
astronomicamente, invece, inizia con l’equinozio del 20 o del 21 marzo e finisce
con il solstizio d’estate del 21 giugno.
La primavera
è una stagione magnifica, sinonimo di rinascita e fertilità, dove da sempre si
festeggia quell’evento “miracoloso” del risveglio della natura dopo il rigido
inverno.
Anche i
grandi artisti, di tutti i generi e in tutte le epoche, per i motivi citati, hanno
esaltato la primavera.
Tra i
pittori più famosi e le loro molte e magnifiche opere, mi viene da citare
“L’Allegoria della Primavera”, esposta alla Galleria Spada di Roma, del
Bolognese Carlo Cignani (1628 - 1719) e “La Primavera”, esposta al Museo del
Louvre a Parigi in Francia, del Milanese Giuseppe Arcimboldo (1526 - 1593)
famoso per il suo particolare metodo di dipingere ritratti usando elementi
dello stesso genere come, tra gli altri, ortaggi, frutta, animali, libri.
Ma, tra
tutte le pitture del mondo e di ogni epoca, quella più straordinaria e viva, la
“Primavera” per eccellenza, è il dipinto, tempera su tavola di cm. 203 x 314,
del maestro Fiorentino Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi (1445 - 1510)
meglio conosciuto come Sandro Botticelli.
Questo
capolavoro del Rinascimento Italiano (periodo culturale e artistico tra il XIV
e il XVI Secolo in cui venne rivalutata la classicità antica) è un vanto della
Galleria degli Uffizi di Firenze.
Proprio a
Firenze c’è un magnifico Ristorante, super premiato e conosciuto in tutto il
mondo che ha da poco presentato un’altra “opera d’arte”, il suo nuovo Menu “Venti
di Primavera” 2013 : l’Enoteca Pinchiorri.
Il
Ristorante Relais & Chateaux Enoteca Pinchiorri ha sede, in Via Ghibellina al Numero Civico 87, in uno degli
immobili più prestigiosi della Città, una delle incomparabili ricchezze
architettoniche e artistiche Fiorentine : Palazzo Jacometti-Ciofi.
Questo
austero e sontuoso edificio, con all’ingresso delle grandi colonne di granito,
è un interessante esempio di architettura privata Tardo-Barocca,
fatto costruire dal Marchese Baldinucci,
allora Tesoriere Papale, nel 1700, e che prende il nome, però, dai successivi
proprietari, la Famiglia Jacometti-Ciofi.
Qui,
tra corridoi, sale e saloni decorati da meravigliosi affreschi e arredati da
preziosi mobili antichi, coabitano due realtà straordinarie: il Relais Santa Croce,
Hotel 5 Stelle Lusso, e l’Enoteca Pinchiorri, di Giorgio Pinchiorri e la sua
gentilissima moglie Annie
Féolde.
Giorgio è nato il 6 Ottobre 1943 a Monzone di Pavullo nel Frignano,
in Provincia di Modena, da una famiglia di
agricoltori, si è trasferito a Firenze nel 1955, quando sua
madre è entrata a lavorare, come cuoca, in casa di un medico.
Dopo aver
frequentato l’Istituto Alberghiero Fiorentino con indirizzo di sala, Giorgio muove i primi passi nel mondo della ristorazione e
si appassiona a quell’affascinante universo che ruota intorno alla Viticoltura
e ai grandi Vini Italiani e Francesi.
Giorgio,
dal 1972, entra come Sommelier e direttore all’appena nata Enoteca Nazionale a
Firenze.
Giorgio e Annie Féolde s'incontrano,
per caso, nella Tenuta Lamole di Lamole, Loc. Vistarenni, Gaiole in Chianti (SI),
discutendo di Vini Francesi, cosi nacque il
loro rapporto: fu un destino.
Nel 1974
la signora Annie
inizia anche lei a lavorare all’Enoteca Nazionale, ma nel 1979 lei e suo marito
ne sono già i proprietari.
Nasce cosi più che la storia la “leggenda” dell’Enoteca
Pinchiorri.
Già nel 1979 arrivano i primi riconoscimenti tra i quali spicca il “Sole” di Luigi Veronelli.
Poi
nel 1982
la prima “Stella” della
importantissima Guida Michelin, e l’anno successivo
la seconda.
Nel 1984 la prestigiosa Rivista Americana Wine
Spectator riconosce loro il “Grand Award”e la
super prestigiosa Guida Relais & Chateaux
li annovera come Relais Gourmands.
Nel
1993
arriva la terza “Stella” Michelin, Annie è la
prima donna Chef a ricevere le “Tre Stelle”, quest’ultima verrà perduta nel 1995,
in concomitanza con l’incendio doloso che rischierà di distruggere la cantina,
ma nel 2004,
unico caso in Italia, verrà riconquistata.
Tra gli altri infiniti premi e attestati ottenuti anche, nel 1994 il Premio Internazionale “Caterina de’ Medici”, nel 2004 il “Fiorino d’oro” della Città di Firenze, nel 2013 il Premio “Nonino Rist d’Aur”.
Dal 19 Marzo 1992 l’Enoteca Pinchiorri ha aperto, in Giappone, a Tokio, una
proiezione dell’eccellenza del Ristorante Fiorentino,
riscuotendo anche nel paese dei fiori di ciliegio un enorme successo.
Oggi, la
signora Annie, pur mantenendo la responsabilità creativa e di progettazione, ha
in Cucina, a Firenze, due
bravissimi “Primi Chef”: Italo Bassi e Riccardo Monco.
Italo è
romagnolo, di Fusignano in Provincia di Ravenna, uscito dalla Scuola Alberghiera
si è formato con un grande maestro, lo Chef Igles
Corelli, al Ristorante il Trigabolo di Argenta (FE); è
arrivato da Pinchiorri giovanissimo, a 19 anni,
riuscendo a risalire, grazie alle sue grandi capacità, la scala gerarchica fino
a Primo Chef.
Riccardo è di
Milano, dopo la Scuola Alberghiera, ha lavorato in grandi Ristoranti come
il Relais La Chiusa di Montefollonico
(SI), la Locanda dell’Angelo di Angelo Paracucchi ad Ameglia (SP) e al Joia
di Milano con lo Chef Pietro Leemann, poi è stato in Francia a Parigi da Alain Senderens,
infine, tornato in Italia, da Pinchiorri.
La passione di Giorgio Pinchiorri per i grandi Vini lo ha portato ad avere una delle Cantine
più straordinarie del mondo.
Da poco, proprio la Cantina, è stata
“fisicamente” ristrutturata, riordinandola e migliorandone la capacità
contenitiva, oltre a creare una sala completamente nuova dedicata a vari usi.
Descrivere
la Cantina di Pinchiorri, non potrà mai trasmettere le sensazioni che si
provano a visitarla.
Una meraviglia
fatta da più di 150 mila bottiglie in tutti i
formati possibili, anche speciali, le introvabili “numero uno”, per un totale
di 4500 etichette, una selezione che
comprende anche rarissime annate storiche a partire dal 1889, mille selezionatissimi produttori, da tutto il mondo,
alcuni dei quali imbottigliano esclusivamente per Pinchiorri.
La Carta dei Vini è in due entusiasmanti e voluminosi Tomi, ma sono
talmente tante le bottiglie in Cantina che vi si
trova semplicemente un’accurata selezione.
Poi c’è la Carta dei Distillati, con molte bottiglie centenarie,
quella ricca delle Acque e anche quella dei Caffè e
delle Tisane.
Sono
stato fatto accomodare in una delle accoglienti sale, quella con il grande
caminetto.
Con la bella stagione, la sera, si può cenare nella corte interna dal
fascino rinascimentale, illuminata dalle luci soffuse e dalle raffinate lucine
blu incassate nel pavimento.
L’apparecchiatura
è lussuosa, i tavoli tondi ben distanziati, le poltroncine imbottite sono estremamente comode.
La Carta
dell’Enoteca (Menu) offre un’ampia scelta di mare e di terra, anche con
percorsi degustazione.
La mia scelta è caduta proprio sul nuovo, invitante e
completo Menu “Venti di Primavera”.
Le
portate sono state accompagnate da una eccezionale degustazione di Vini, sapientemente consigliata dall’amico Sommelier Antonio Rosolino (Totò) e inappuntabilmente
serviti da Junnoske Yoshimura il Sommelier del Ristorante Pinchiorri a Tokio:
- “Montenisa Cuvèe Speciale” NV (non-vintage,
vino di annate diverse), Franciacorta D.O.C.G., 12,5% Vol., 95% Chardonnay e 5%
Pinot Bianco, prodotto nella Tenuta Montenisa, dei Marchesi Antinori, a Cazzago
San Martino (BS);
- “Poggio
Scalette Richiari 2011”, I.G.T. Alta Valle della Greve, 13,5% Vol., 100%
Chardonnay, una esclusiva produzione, di sole 900 bottiglie per annata, dal
2003, fatta per Pinchiorri e nata grazie all’amicizia tra Giorgio Pinchiorri e
il titolare, Vittorio Fiore, del Podere Poggio Scalette ubicato in Località
Ruffoli a Greve in chianti (FI);
- “Domaine Denis Mortet Gevrey-Chambertin
Vielles Vignes 2010” Appellation Controlée, 100% Pinot Nero, prodotto dalla
Domaine Denis Mortet nel piccolo Comune di Gevrey-Chambertin nel Dipartimento
Cote-d’Or, nella Regione della Borgogna in Francia;
- “Tenuta
dell’Ornellaia Masseto 2008” Toscana I.G.T., 15.5% Vol., 100% Merlot, il Vino
“fiore all’occhiello” della Tenuta Ornellaia di Bolgheri, Castagneto Carducci
(LI);
- “Case
Basse Soldera 2003” Brunello di Montalcino Riserva D.O.C.G. (dal secondo
imbottigliamento dell’annata 2006 è diventato un Toscana I.G.T.), 13,5% Vol.,
100% Sangiovese Grosso, prodotto dal mitico Gianfranco Soldera nella sua Azienda
Agricola Case Basse di Montalcino (SI);
- “Castello
della Sala Muffato della sala 2007” Umbria I.G.T., 12,5% Vol., 60% Sauvignon
Blanc e 40% di Grechetto, Traminer e Riesling, una delle Tenute più belle dei
Marchesi Antinori ubicata a Ficulle (TR).
In
tavola gli ottimi grissini, panini e pizzette della Casa, dalle varie forme e sapori, che in
continuazione vengono riassortiti.
Sono state servite le seguenti portate:
- Acqua
di mozzarella e “soda” al cetriolo - “Foglia” di quinoa, nocciole e avocado -
Frollino di pesto e Parmigiano - Madeleine di olive nere e alga nori;
-
Chiocciole all’Olio;
- Panino
Bianco di lievito madre alla mela golden delicius con tazzina di purea di mela
golden;
- Scampo
marinato e amaranto (pianta originaria del centro America);
- “Rivisitazione
della Bruschetta”, pane Toscano leggermente tostato con olio di basilico e
acqua di pomodoro;
-
Sgombro e pisellini;
- Polpo,
fagiolini e rafano;
- La
nostra versione del Bloody Mary;
-
Tagliatelle di patate con asparagi e sapote (frutto del Centro America);
-
Passato di borraggine, fregola e polvere d’orzo;
-
Piccantina alla pizzaiola;
- Panino
di piccione;
-
Maialino di “Mora Romagnola” e mela (una portata extra Menu);
-
Pecorino e fave;
-
Sorbetto di finocchietto e fiori d’arancio;
- Carote
di Primavera;
- Marshmallow
“rotto” alla vaniglia;
- Shiso
verde (pianta erbacea orientale), cioccolato al latte e menta;
-
Tartufo di distillato di limone;
-
“Popcorn” di meringa al frutto della passione;
- Il
cioccolato assortito della Casa servito nei nuovi fascinosi vassoi in legno.
Il
servizio della Brigata di Sala è stato super attento e professionale: gli amici
Maitre Alessandro Giani e Moresk Molsa, il nuovo ottimo acquisto, la Chef de
Rang, la solare Romina Ridolfi, insieme ai Demi-chef de Rang Ina Iuncu,
Pasquale Mariniello e Gerardo Idea.
Un particolare ringraziamento all’amico
Direttore il bravo Alessandro Tomberli.
Bellissime
le presentazioni, ottimi i sapori che testimoniavano perfettamente i sentori
della primavera.
La Cucina Italiana di Annie Féolde, Italo Bassi e Riccardo Monco è evoluta, pur usando ingredienti da
tutto il mondo, si riesce a non perdere la straordinaria intrinseca personalità
di ogni piatto, esaltando così qualità e bontà.
Giorgio Pinchiorri, la gentilissima signora Annie Féolde e il loro figlio Alessandro Pinchiorri, recentemente uscito dal suo ruolo in cucina
per passare in Sala, dove può avere un maggiore contatto con la clientela, sono
stati eccezionalmente ospitali come sempre.
Straordinario
il Menu “Venti di Primavera” del Ristorante Relais & Chateaux Enoteca
Pinchiorri di Firenze: ma qui, da 40 anni, la straordinarietà è consuetudine.
Enoteca
Pinchiorri
Via
Ghibellina, 87 Firenze
Tel. 055
242757
In Cantina: la nuova Sala
Il Ristorante: la Sala con il Caminetto
Acqua, Foglia, Frollino, Madeleine
Le Chiocciole
La Rivisitazione della Bruschetta
La Versione del Bloody Mary
Le Tagliatelle di Patate
Il Panino di Piccione
Il Maialino
Pecorino e Fave
Il Vassoio del Cioccolato
Giorgio Pinchiorri con Dracopulos
Annie Féolde Pinchiorri
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