Tra le razze
bovine autoctone Italiane (Chianina, Romagnola, Marchigiana, Podolica) c’è
anche la “Maremmana”.
L’Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani Carne
(A.N.A.B.I.C.) gestisce, dal 1966, i libri genealogici (fondati nel 1935)
di queste razze.
La razza Maremmana
discende da una particolare genia di bovini, dal manto grigio, che attraverso i
Secoli si sono spostati dalle Steppe Russe fino nei nostri Territori, in
particolare nelle zone della Maremma Toscana.
La Maremma è
una vasta regione geografica compresa tra la Toscana (in prevalenza) e il Lazio,
che si estende per circa 5.000 chilometri quadrati, affacciata sul Mar Tirreno.
Da Nord a Sud la Maremma si divide in tre zone: l’Alta Maremma o Maremma
Pisana, la Maremma Grossetana (quella più famosa, che s’identifica spesso con
il termine stesso di Maremma) e la Maremma Meridionale o Laziale.
In origine questo
era un vasto Territorio, spesso basso, estremamente paludoso, invivibile anche
per la facilità con cui si prendeva la malaria.
Rimasto tale fino alle
bonifiche iniziate nel 1780 e terminate, in grandissima parte, nel 1940.
I Bovini
Maremmani sono particolarmente longevi (15/16 anni), robusti, muscolosi, resistenti
alle malattie, si adattano alle difficoltà climatiche, sono rustici e frugali
nell’alimentazione, perfetti per l’allevamento allo stato brado in ambienti
difficili.
Per tali specifiche peculiarità hanno resistito, nei secoli, alla
dura vita nelle paludi Maremmane.
Un animale molto bello e possente, con le sue
corna (lunghe anche un metro) a forma di semiluna, nei maschi, e a lira (strumento
musicale) nelle femmine.
Un bovino da
lavoro che nel tempo, grazie al miglioramento dei pascoli e dell’allevamento,
ha assunto una buona attitudine anche per la produzione della carne.
Su una splendida
e panoramica altura (facente parte delle Colline Metallifere, il più esteso
sistema montuoso dell’Antiappennino Toscano), a meno di 30 minuti dal mare, nel
cuore della Maremma Grossetana, in Località Casteani, nel Comune di Gavorrano,
in Provincia di Grosseto, c’è un Ristorante che, per il suo strettissimo legame
con il Territorio, si chiama proprio come la “Mucca” appena descritta:
“Maremmana”.
Il
Ristorante “Maremmana” è all’interno del super accogliente
“Wine - Resort Conti di San Bonifacio”.
Con il
termine “nobilis”, in Latino, s’identificava, oltre ad altro, anche un soggetto
“aristocratico”, cosi nasce l’appellativo di “Nobile” riferito a coloro i
quali, per nascita o per privilegio acquisito, appartengono a una classe
sociale superiore.
Tra i più
importanti titoli nobiliari c’è quello di “Conte”.
Anche se
nell’Antica Roma, inizialmente, con il termine “Comes” s’indicava “chi
accompagnava un altro”, col passare dei Secoli l’appellativo venne adottato dal
Funzionario Imperiale che andava a reggere una Provincia.
Da questo passaggio
ne deriva il fatto che, nel Medioevo, il Titolo Feudale di “Conte”, veniva concesso
legandolo al territorio di spettanza.
Una delle
Famiglie più antiche di Conti Italiani è quella dei “Conti di San Bonifacio”,
come si evince, parzialmente (è del XVIII Secolo), anche dall’imponente “Albero
Genealogico” (dipinto su tela 8 x 5 m.) che si trova nello scalone principale
di Palazzo San Bonifacio, nel Centro di Padova, residenza dei
discendenti della Famiglia.
San
Bonifacio è un Comune della Provincia di Verona, nella Regione Veneto, ha
origini antichissime che risalgono addirittura all’Epoca Romana.
Il suo nome
deriva però dal fatto che il Marchese Milone di San Bonifacio, di stirpe
Franca, vissuto nella prima metà del 900 d.C., s’impossessò di queste Terre.
Milone fu
anche il capostipite della Casata dei Conti di San Bonifacio che, per circa due
Secoli, primeggiò nella Città di Verona.
Il “Wine - Resort Conti di San Bonifacio” (Società Agricola Poggio di Vino
S.R.L.) è di proprietà del Conte Manfredo di San Bonifacio e di sua moglie la
Contessa Sarah di San Bonifacio.
Manfredo erede
di una delle più antiche Casate Nobiliari d’Europa dopo gli studi, e tre anni
di vita militare come Tenente nella mitica “Brigata Paracadutisti Folgore”, ha
vissuto per molti anni in Inghilterra, dove ha avuto una carriera di successo nel
mondo dell’alta finanza.
Innamorato delle sue Terre in Toscana è stato
l’artefice, con la sua volontà e la sua passione, dello sviluppo dell’Azienda
Maremmana.
Sarah,
Inglese di nascita, ma Italiana nel cuore, ha lavorato anche lei per anni nel
mondo finanziario, ma da tempo si è dedicata totalmente alla gestione della
Tenuta.
Con
esperienza, capacità, stile e amore ha ideato, creato e realizzato, con
grandissimo gusto, fine eleganza e minuziosa attenzione, ogni angolo del
Resort, oltre a curare anche tutti gli altri aspetti agricoli e commerciali della
sua proprietà.
Il Resort, dalla
struttura rustica a pietre su due piani (pianoterra e primo piano), è adagiato
su una verdeggiante collina, da cui si domina non solo l’oliveta e le vigne.
Ha sette
bellissime camere esclusive, personalizzate da artigiani locali, che, sotto la puntuale
guida della Contessa, hanno dato il loro meglio per rappresentare un elegante
stile Toscano.
Camere
spaziose e comode, con servizi lussuosi, pavimenti in terracotta, travi in
legno, tessuti naturali come il lino e mobili provenienti dai più importanti
mercati dell’antiquariato.
Il Resort comprende
anche il Ristorante, il Bar, gli accoglienti e caratteristici salotti, la
splendida terrazza.
Tutto intorno il giardino dove non manca la piscina.
Una
romantica stradina sterrata porta alla Cantina dove si concentrano tutte le
attività di vinificazione, compresa la maturazione nella Barricaia.
Con il
marchio “Conti di San Bonifacio” qui si producono tre Vini Rossi, Biologici,
robusti e molto interessanti:
- “Docet”,
Rosso Maremma Toscana I.G.T., 50% Cabernet Franc e 50% Cabernet Sauvignon;
-
“Sustinet”, Rosso Maremma Toscana I.G.T., 100% Syrah.
Molto particolare il nome
di questo Vino, che deriva da un’antichissima tradizione dei Conti di San
Bonifacio.
In occasione della nascita di ogni membro della Famiglia (maschi e
femmine) veniva dato al pargolo una catenina con una medaglietta, un cerchio
contenente una croce in cui era scritto “Sustinet” in Latino (“Sostiene”);
-
“Monteregio”, Rosso Monteregio di Massa Marittima D.O.C., 85% Sangiovese, 10%
Syrah e 5% Cabernet Franc.
Qui si
produce anche l’Olio Extra Vergine di Oliva della Casa.
Sempre con
il marchio “Conti di San Bonifacio” vengono prodotti, in altre zone d’Italia, e
commercializzati anche altri due Vini, una Bollicina (Prosecco D.O.C. Treviso
Extra Dry) e un Vino Bianco (Pinot Grigio Veneto I.G.T.).
Il
Responsabile del Wine Resort è Spagnolo, di Siviglia, il giovane, bravo e
professionale Direttore Rafael Ruiz, validamente assistito dalla
Vicedirettrice, di origini Rumene, l’affascinante Maria Boiciuc.
Dalla fine
di Febbraio 2017 il nuovo Chef Executive del Resort e del Ristorante
“Maremmana” è Matteo Sciacovelli.
Matteo è
nato il 15 Aprile 1988, nell’Antica Cittadina di Galatina, un Comune della
Provincia di Lecce, nel Salento, la parte meridionale della bellissima Regione
Puglia.
Matteo fin
da piccolissimo si appassiona a due cose, per lui fondamentali: la buonissima
Cucina Tradizionale della sua terra, che la sua Mamma Lucia e le sue Nonne
Olimpia e Carla gli preparano tutti i giorni, e, dall’età di tra anni, il
nuoto, che lo porterà, in età giovanile, a raggiungere livelli molto alti, in
campo sportivo, a livello Nazionale.
Finite, nel
2006, le Scuole dell’Obbligo, il Liceo Scientifico a Lecce, per Matteo
Sciacovelli si è presentato il momento di prendere una decisione importante:
proseguire nello sport o entrare nel mondo dei fornelli.
Una delle motivazioni,
che ha fatto pendere la bilancia per la seconda possibilità, è stata “colpa”
dello Zio Carlo, che tutti i giorni, commerciando in frutta e verdura portava a
Casa dei suoi, dei prodotti della Terra freschissimi e buonissimi: “Come si
faceva a non innamorarsi di una materia prima così straordinaria”.
Ecco fatto:
per Matteo si aprono le porte delle Cucine.
Dopo alcune
prime esperienze, nel 2009 a soli 20 anni, Matteo vuole fare nuove e importanti
conoscenze, quindi parte per la Spagna insulare, destinazione la magnifica
Isola di Tenerife.
Lavora, prima, in un Locale Italiano “Zio Nicola” e poi in
uno degli lussuosi Hotel “Bahia Principe” dell’Isola.
Nel 2012
vola in Australia, dove resta, per un anno, come Junior-Chef, al prestigioso “Opera
Bar” della “Sydney Opera House” (Il Teatro dell’Opera di Sidney), un complesso
architettonico tra i più belli e significativi realizzati nel XX Secolo.
Successivamente
il giovane Sciacovelli fa una delle esperienze più straordinarie che un
appassionato come lui possa desiderare: lavora, come Chef de Partie Poissonier,
al Restaurante “Mugaritz”.
Il Ristorante “Mugaritz” (Due
Stelle Michelin), ubicato a Errenteria, un Comune della Comunità Autonoma dei
Paesi Baschi, nella Spagna nord-orientale, del grande Chef Andoni Luis Aduriz, in
quel periodo, è il “Terzo miglior Ristorante al Mondo” secondo la Classifica “The World’s 50 Best Restaurants”.
Negli anni
successivi Matteo continua nell’arricchire la sua professionalità in noti
Locali in Brasile, a Doha Capitale del Qatar e a Kiev Capitale dell’Ucraina.
Poi, come
già accennato, Matteo Sciacovelli diventa Chef Executive del “Wine - Resort Conti di San Bonifacio”
e del Ristorante “Maremmana”.
Sono andato
a conoscere Matteo e a sentire le sue preparazioni.
La
degustazione è stata accompagnata da una serie di Vini, molto buoni, della
Casa: “Pinot Grigio 2016”, “Monteregio 2013” e “Sustinet 2010”.
In tavola,
su un fascinoso “vassoio” fatto con una spessa corteccia di sughero Toscano,
l’ottimo Pane della Casa: Integrale, Multicereali integrali con pomodorini,
Pane bianco.
Sono state
servite le seguenti portate:
- “Il
Pomodorino diventa Bloody Mary”, Granita di Salsa Tabasco e Vodka, con
marmellate di pomodoro e twist di lime;
- Gamberoni
nudi e crudi con crema di yogurt, macedonia esotica e mele piccanti;
- Carpaccio
di Chianina, affumicato al legno di olivo, con misticanza aromatica e Pecorino
Toscano del Caseificio “Il Fiorino”;
- “Risotto
al Tramonto di Mezza Estate”, Risotto con cacao, pepe e lime;
- Agnolotti
di ragù d’anatra con crema di carote, pomodorini tigrati e spinacini;
- Tagliata
di Tonno Pinne Gialle con panzanella scomposta;
- Gelato, al
Vino Monteregio, con frutta e crumble di biscotti caserecci;
- Panna
cotta al piatto con melone compresso, cetriolo dell’orto e Grappa di
“Sustinet”.
La Cucina
dello Chef Matteo Sciacovelli è netta, fresca e giovane, si basa su esperienza
e materie prime di primissima qualità, molte provenienti dal Territorio e anche
dal nuovo e ricco Orto biologico che lui stesso ha creato in Azienda.
Matteo è un
vulcano di energia e di idee, non solo dedica per gli ospiti interessanti corsi
di Cucina, che possono iniziare proprio dalla raccolta dei frutti dell’orto, ma
si è organizzato anche per offrire un’occasione del tutto speciale: gustarsi la
bellissima campagna della Tenuta con un delizioso “pranzo al sacco”.
Il
“Picnic”, appositamente preparato sui gusti del cliente, viene abbinato a una fiammeggiante
due ruote, una sempre fascinosa “Vespa”.
Al “Wine - Resort Conti di San Bonifacio”, nel cuore della Maremma Toscana, grazie
all’impegno super appassionato dei suoi proprietari, l’amico il Conte Manfredo
di San Bonifacio e la gentilissima moglie, la Contessa Sarah di San Bonifacio, in
un contesto da sogno, si può trascorrere una straordinaria vacanza e una
magnifica esperienza, anche degustando, al Ristorante “Maremmana”, le squisite
preparazioni di un giovane e bravo Chef: Matteo Sciacovelli.
La Terrazza
La Piscina
Il Panorama
Lo Chef Matteo Sciacovelli ai Fornelli
"Il Pomodorino Diventa Bloody Mary"
Gamberoni Nudi e Crudi
Carpaccio di Chianina
"Risotto al Tramonto di Mezza Estate"
Agnolotti di Ragù d'Anatra
Tagliata di Tonno Pinne Gialle
Gelato al Vino "Monteregio"
Panna Cotta
Lo Chef Matteo Sciacovelli nell'Orto Biologico
Dracopulos e il Conte Manfredo di San Bonifacio
Lo Chef Matteo Sciacovelli e Giorgio Dracopulos
Nessun commento:
Posta un commento