martedì 21 maggio 2019

RISTORANTE “IL PICCOLO PRINCIPE” (DUE STELLE MICHELIN) A VIAREGGIO E LO CHEF GIUSEPPE MANCINO: SEMPLICEMENTE STRAORDINARI.




Mino Gambini poeta e scrittore Viareggino termina la sua Poesia intitolataA Viareggio” con queste parole: 
Armonica espressione fusa tra cielo e terra: Viareggio, del Tirreno, tu sei l’eccelsa Perla; tu sei, della Versilia, la mitica bellezza, che non trapassa mai”.  

La Città di Viareggio, in Provincia di Lucca, infatti è giustamente nota per molti aspetti positivi.
Si tratta di una bella e storica Località turistica, adagiata sulla pianura della Costa Toscana, bagnata dalle acque del Mar Ligure, dove, dal lontano 1873, si svolge anche uno dei più famosi Carnevali del Mondo

Oltre a ciò, alle spalle è incorniciata dal suggestivo panorama delle Alpi Apuane e ai lati dalle grandi, verdeggianti e rilassanti Pinete.

Un’altra delle sue speciali peculiarità è Viale Giosuè Carducci, conosciuto universalmente come “La Passeggiata di Viareggio”. 
Questa è la zona più affascinante, monumentale, artistica e commerciale della Città, ricca di moltissimi edifici di pregio e di rilevante interesse architettonico.

Dopo la “Bella Epoque” (1873 – 1895) s’iniziò a demolire le fatiscenti strutture in legno e ferro esistenti e tra il 1920 e il 1940, anni di grande fervore edilizio, la Passeggiata fu completamente ricostruita
Grazie a tecnici illustri, come l’Architetto e Ingegnere Viareggino Alfredo Belluomini (1892-1964), in quei 20 anni si delineò la Passeggiata, come noi la conosciamo.
Sorsero molti negozi, caffè, cinema, gallerie, ville, stabilimenti balneari e hotel.

Proprio agli inizi di questo periodo, il Conte Giuseppe De Micheli, industriale Veneto trasferitosi nel 1909 a Firenze, dette l’incarico all’Architetto Viareggino Goffredo Fantini (1857 - 1923) di erigere un Hotel di prestigio all’inizio della passeggiata nord
Il Primo Luglio 1922, a tempo di record, solo dopo 240 giorni di lavori, fu inaugurato il “Select Palace Hotel”, un Albergo a due piani.

Successivamente, nel 1925, vennero effettuati i nuovi lavori di rialzamento, fino al quinto piano, che furono affidati all’Ingegnere Fiorentino Ugo Giovannozzi (1876 - 1957). 
L’esperto tecnico rese la struttura imponente simile ai grandi e lussuosi Hotel Francesi della Costa Azzurra del tempo.

Nel 1938 il “Ministero della Cultura Popolare” da poco istituito e presieduto dal Ministro Avvocato Edoardo (detto Dino) Alfieri, “suggerì”, per motivi politici, di cambiare il nome dell’Albergoitalianizzandolo” in “Grand Hotel Principe di Piemonte”.

In anni più vicini a noi, causa la totale assenza d’investimenti, l’Hotel fu chiuso.
Nel 2001 un solido Gruppo ha acquisito l’immobile, successivamente, ottenuti i permessi, sono iniziati i lavori di ristrutturazione, durati poco più di un anno e mezzo.
Nel 2004, il “Grand Hotel Principe di Piemonte” (5 Stelle) ha riacquistato il suo ruolo di super prestigiosa struttura di accoglienza.

Al quinto piano, sul tetto a terrazza dell’Hotel Principe di Piemonte, tra i molti e pregevoli servizi offerti alla clientela, c’è il Ristorante GourmetIl Piccolo Principe” con il bravissimo Executive Chef Giuseppe Mancino.

Giuseppe è nato in Campania, a Sarno, in Provincia di Salerno, il 15 Aprile 1981.
Fin da piccolo aveva l’innato desiderio di fare il Pizzaiolo
per assecondare questa sua passione, all’età di 12 anni entrò a lavorare, quando era libero dagli impegni scolastici, all’Osteria dei Sarrastri, struttura ristorativa dell’Hotel Fluminia (4 Stelle) a 500 metri dal centro di Sarno
Era  addetto al forno per le pizze, ma un giorno, particolarmente sfortunato, accidentalmente ruppe due pale per infornare e per “punizionefu messo in Cucina.

Tale evento si è rivelato fortunato ed è stato l’inizio della sua rapida carriera. 
Primo Maestro è stato proprio lo Chef dell’Osteria il bravo GiuseppePeppeFasolino, un grande professionista che lavorava materie prime di grandissima qualità e che preparava ottime portate sia di carne che di pesce. 
Per 5 anni Giuseppe Mancino gli è stato accanto apprendendo le solide basi di tutta la sua Cucina futura.

Giuseppe dopo aver frequentato l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi per l’Enogastronomia e per l’Ospitalità AlberghieraDomenico Rea”di Nocera Inferiore (SA), si è trasferito a Firenze a lavorare nelle impegnative cucine dei tre Ristoranti del “Grand Hotel Baglioni”.
In seguito ha fatto altre esperienze eccezionali, in Italia, Francia e in Inghilterra, con Chef Stellati e super famosi come Davide Raschi del RistoranteIl Sogno di Angelo” di La Spezia e Rocco Iannone del RistoranteIl Faro di Capo D’Orso” a Maiori sulla Costa Amalfitana

Ha appreso anche straordinari segreti  affiancando due dei più grandi Maestri Chef del Mondo, l’Italiano Gualtiero Marchesi e il Francese, naturalizzato Monegasco, Alain Ducasse.

Nel 2004, Giuseppe, in concomitanza con la nuova riapertura, è giunto al “Grand Hotel Principe di Piemonte” di Viareggio.
Anni di grande impegno e passione nel suo lavoro, oltre alle notevoli capacità culinarie anche quelle organizzative gestionali gli hanno permesso di raggiungere in pochi anni altissimi livelli.

Il Piccolo Principe” e Giuseppe Mancino hanno ricevuto in questi anni moltissimi premi e  riconoscimenti anche da tutte le principali Guide Specializzate, tra quest’ultime spicca nel Novembre 2008, con l’uscita della “Guida Rossa Michelin 2009”, la super prestigiosa “Stella” e, successivamente, nel 2014 la mitica “Seconda Stella”. 

Ma torniamo alla mia recente visita al Ristorante.

Il RistoranteIl Piccolo Principe” è molto luminoso e accogliente; 
si arriva nella Sala interna incontrando il Salottino, il Bancone bar e i primi tavoli, in fondo la Cucina a vista
Da qui si accede all’altra Sala, si tratta della Terrazza rettangolare che è stata tutta chiusa a vetri e da cui si gode un panorama mozzafiato che include tutta Viareggio abbracciata dal Mare e dalle Alpi Apuane
Uscendo fuori da qui e salendo pochi gradini si raggiunge la bella e romantica Piscina dall’acqua cristallina, intorno a cui, nelle serate estive, godendo dell’atmosfera straordinaria del “roof garden”, vengono apparecchiati i tavoli del Ristorante
I coperti sono sempre al massimo una quarantina.

Arredi e apparecchiatura sono molto eleganti, i colori, prevalentemente il bianco e il blu, danno serenità e si abbinano perfettamente al riflesso del Mare.

Il Menu è vario, con portate di Mare e di Terra, oltre alla scelta alla Carta, si possono fare percorsi degustativi speciali (“Territorio” e “Carte Blanche”) più leggeri o quello “Vegetariano” fino ai più completi: 
L’Essenziale” e “A modo mio….. passato e presente”.

La Carta dei Vini è superlativa, circa 1.000 etichette (45.000 Bottiglie) super selezionate, nelle varie annate e nei diversi formati, che vengono conservate nelle moderna Cantina.

Ma veniamo alla degustazione.

In tavola il fragrante “Pane della Casa”: 
Pane con farina biologica macinata a pietra, Pane senza sale, Focaccia, Schiacciata croccante di farina di semola di grano duro, Grissini (tirati a mano) aromatizzati all’Olio Extra Vergine di Oliva.
Accanto al Pane anche del “golosissimoBurro Francese aromatizzato alla nepitella.

Su consiglio dell’esperto Sommelier Manuel Ghezzi le portate sono state accompagnate da una scelta mirata di ottimi Vini:

- “Contratto Pas Dosé 2013”, Bianco Spumante Millesimato, Metodo Classico, 20% Chardonnay e 80% Pinot Nero, 12,5% Vol., prodotto dalla Cantina Contratto;

- “Costa Marina 2017”, Colli di Luni Vermentino D.O.C., 100% Vermentino, 13,5% Vol., prodotto dall’Azienda Agricola Ottaviano Lambruschi;

- “Vigna Cicogna 2018”, Greco di Tufo D.O.C.G., 100% Greco, 13,5% Vol., prodotto dall’Azienda Agricola Ferrara Benito;

- “Turmhof 2016 – Pinot Nero”, Alto Adige D.O.C.,  100% Pinot Nero, 13,5% Vol., prodotto dall’Azienda Tiefenbrunner;

- “Vina Malvazija Istarska 2013”, 100% Malvasia Bianca Vendemmia Tardiva, 13% Vol., prodotto dall’Azienda Benvenuti.

Sono state servite le seguenti portate:

- “5 Amuse-bouche” – Taco con gambero – Tapioca fritta, cetrioli e maionese ai frutti di mare – Carota con salsa bernese e polvere di cacao – Cracker con composta di lamponi e formaggio caprino – Cannolo ripieno di crème fraîche e uova di salmone;

- “Antipasti” – Moleca (granchio)  – Gambero, mozzarella, porcini – Ostrica al pepe;

- Triglia di scoglio croccante, scarola, mozzarella affumicata, essenza di pomodoro, olive e capperi;

- Capasanta, crema di crescione, caviale e limone candito;

- “Sushi Toscano Affumicato” – Battuta della Macelleria Masoni, pane fritto, tartufo di stagione selezione Savini, pecorino ed erbe amare;

- Lingua di vitello (cotta 48 ore), rapa rossa, cipolline in agrodolce e salsa verde;

- Ravioli di farina di riso, granchio, lumachine di mare, aglio nero, polvere d’alghe e pomodorino giallo;

- Agnolotti ripieni di cipolla rossa fondente, coda di bue, salsa al pecorino, tartufo di stagione selezione Savini e sedano croccante; 

Spaghetti di grano duro, acqua di cavolfiore, erba ostrica, agrumi e bottarga di tonno rosso selezione Armatore;

- Ombrina, la sua salsa al curry, finocchi e pak-choi (cavolo cinese);

- “Il Segreto del Masoni” – Un particolare taglio di carne (a cui è stato tolto ogni caratteristica di riferimento) con fagioli schiaccioni, peperone rosso, catalogna e salsa al caffè;

- “La Pera” – Bavarese, la sua composta, cannella, sablé alla nocciola e gelato di ricotta;

- “Arachidi & Mango” – Namelaka (crema ultra-cremosa) di arachidi, brownie (torta al cioccolata tipica della Cucina Statunitense) al caramello e sorbetto al mango;

- Piccola Pasticceria della Casa.

Tutto buonissimo e presentato alla perfezione.

La cucina del grande Chef Giuseppe Mancino è magnifica, un connubio perfetto tra Tradizione, Innovazione e Ricerca, tra Cucina Italiana, Toscana e Internazionale, tra Mare e Terra, ma è anche sincera, curata, diretta e gustosissima. 
Veramente splendide ed eleganti le presentazioni, super centrati e armoniosi gli accostamenti e i sapori, ottime le materie prime, quest’ultime sono estremamente ricercate e selezionate.

Giuseppe Mancino ha una Brigata di Cucina giovane, molto competente e appassionata, con il Sous-Chef Alessio Bachini, la Pastry-chef Sara Mazzoli, gli Chef de Partie Roberto Monopoli (Antipasti), Riccardo Vivarelli (Secondi), Matteo Bacciardi (Primi) e il Commis di Cucina Alessandro Mercuri.

Il Sevizio di Sala è molto professionale, estremamente gentile, premuroso e attento, sotto la guida del Maître Fabio Santilli ci sono il Sommelier Manuel Ghezzi e gli Chef de Rang Gianluca Velardi e Luca Esposito oltre al Demi Chef de Rang Davide Saglietti.  

Al Ristorante GourmetIl Piccolo Principe” (Due Stelle Michelin), ubicato nel roof garden del “Grand Hotel Principe di Piemonte” di Viareggio (LU), con l’Executive Chef Giuseppe Mancino, in una suggestiva, accogliente atmosfera e con una magnifica vista panoramica, ho potuto godere di grandi emozioni gastronomiche grazie anche al fatto che qui “Ogni ricetta è una storia d’amore”.

PS. Un particolare ringraziamento al carissimo amico Luca Managlia per la concessione di alcune sue bellissime foto.




Il Grand Hotel Principe di Piemonte

La Sala Interna

La Cucina a Vista

Una Vista della Terrazza Coperta

Uno dei Panorami 

Una Vista della Piscina

"5 Amuse-bouche"......

Moleca......

Gambero......

Ostrica...... (Foto Luca Managlia)

Triglia di Scoglio......

Capasanta...... (Foto Luca Managlia)

"Sushi Toscano Affumicato"......

Lingua di Vitello......

Ravioli......

Agnolotti......

Spaghetti...... (Foto Luca Managlia)

Ombrina......

"Il Segreto del Masoni"......

La Pera......

"Arachidi & Mango"......

Piccola Pasticceria della Casa

Lo Chef e la Brigata di Cucina

Il Maître Fabio Santilli. (Foto Piccolo Principe)

La Brigata di Sala

Giuseppe Mancino e Giorgio Dracopulos (Foto Managlia)

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