Tra il III e
il II Secolo a. C. prese forma la rete delle principali vie di scorrimento
dell'Italia Romana, tra queste una tra le più importanti fu la “Via Aurelia”.
Il Console Lucio Aurelio Cotta nel 241 a.C. volle una strada che
unisse i centri abitati che oggi portano i nomi di Palo Romano, Cerveteri, Ansedonia fino
a Vada (LI), al tempo Porto di una certa importanza, per un totale
di 190 miglia (circa 280 chilometri). Da qui l'Aurelia, negli anni
successivi, proseguì verso Pisa, raggiungendo poi Francia e Spagna;
oggi corrisponde al percorso della SS-1 che da Roma arriva fino a
Ventimiglia (697,3 km.).
L'Aurelia fin
dalla sua nascita ebbe scopi principalmente commerciali e attraverso i Secoli i
centri attraversati si attrezzarono per dare conforto e assistenza ai viandanti
che la percorrevano; nacquero cosi Locande
e Osterie, dove si potevano cambiare anche i cavalli, e molti punti per
l’acquisto di merci. A Castiglioncello in Località Portovecchio alla fine del
XIX Secolo c’era proprio uno di questi punti di appoggio per i viaggiatori.
Castiglioncello, Frazione del Comune di
Rosignano Marittimo in Provincia di Livorno, ha un’antica storia legata
indissolubilmente alla Via Aurelia.
Castiglioncello sorse, con poche case,
intorno alla Torre Medicea (solido monumento ancora esistente) voluta, intorno
alla metà del 1500, dal Granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici (1519 - 1574), come punto di avvistamento e difesa
contro i pirati.
Passarono moltissimi anni e
Castiglioncello, baciata da un clima piacevole e mite, iniziò a essere la meta
dei Pittori Macchiaioli (il più famoso dei quali Giovanni Fattori era nato
proprio a Livorno nel 1825) che presero a frequentarla e a immortalarla nei
loro dipinti, divenendo piano piano un’ambita e prestigiosa Località Turistica.
Tra la fine del XIX Secolo e i primi anni del XX Castiglioncello si arricchì
del Castello in stile neomedievale e della Stazione Ferroviaria.
Oggi Castiglioncello, adagiata sulle
sue bellissime scogliere e immersa nella sua lussureggiante pineta in un
fantastico contesto panoramico, accoglie i turisti anche con molte iniziative e
manifestazioni.
La Località Portovecchio è il nucleo
più commerciale e storico di Castiglioncello e proprio qui in Via Aurelia al Civico
570 oggi c’è il Ristorante/Pizzeria “Melì Melò”.
Negli anni Ottanta al civico 570 fu
aperta una Pizzeria denominata “Lo Squalo”, dopo alcuni anni il Locale fu
rilevato da una Coppia (Moglie e Marito) che lo trasformò anche in Ristorante e
gli cambiò il nome in “Melì Melò”. Il Termine Francese “Melì Melò” (equivalente di “mishmash” =
guazzabuglio) ha molti significati e si può tradurre anche dandogli il
significato di “accozzaglia di sensazioni” o come probabilmente volevano
indicare in questo caso, “una pluralità di gusti”.
Dal 2008, e
più precisamente dall’8 di Febbraio, “Melì Melò” ha avuto una nuova e più
vivace gestione, infatti fu rilevato da tre giovani molto capaci e
appassionati: Massimiliano Pani (lo Chef, classe 1982), Francesca
Pedemonte (classe 1977) e Manuela Carpone (classe 1982).
I Ragazzi provenivano
da Torino dove si erano conosciuti e per circa due anni (2006/2007) avevano condiviso
una valida esperienza lavorativa presso il Ristorante/Pizzeria “Gramsci”, noto
Locale alla moda della bella Città Piemontese che prende il nome dalla Via dove
è ubicato.
Con la nuova
gestione “Melì Melò” iniziò da subito ad accogliere piacevolmente e con
successo la Clientela. Passarono degli anni molto positivi ma come succede
spesso nella Vita per motivi familiari prima una e poi anche l’altra Socia
lasciarono il Locale, così nel 2017 Massimiliano Pani rimase l’unico
Proprietario.
Massimiliano
Pani è nato a Torino il 30 Settembre 1982, la Mamma, Domenica, con origini
Calabresi e il Babbo, Salvatore, che proveniva dalla Sardegna, vivevano a
Torino per motivi di lavoro. Fin da piccolo Massimiliano ha mostrato
particolare interesse per la Cucina e anche per la “buona tavola”; ammirava
molto due Zii che avevano rispettivamente due Ristoranti uno a Venezia e uno in
Olanda. Per seguire questa sua innata predisposizione dopo le superiori Massimiliano
ha frequentato e si è diplomato all'Istituto Professionale Statale Servizi per
l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera "Giuseppina Colombatto"
di Torino, poi, sempre in Città, nelle cucine di vari e noti locali, si è
affinato nell'arte culinaria fino ad approdare al Ristorante/Pizzeria “Gramsci”,
dal 2008 è al “Melì Melò”.
Il
Ristorante/Pizzeria “Melì Melò” è un Locale raccolto e luminoso grazie
all’ampia Veranda e alla Sala interna rettangolare con il piccolo Bancone di
Servizio. Il Menù, che cambia spesso, offre una buona scelta tra preparazioni
di Mare e Terra, ampia la lista delle Pizze comprese le “Gourmet”, non mancano
Schiacciatine e Focacce. La Carta dei Vini offre una quarantina di valide Etichette
tra bollicine (anche Champagne) e Vini Bianchi e Rossi provenienti dalle
Regioni più vocate d’Italia; poi ci sono le Birre compresa una curata selezione
di Artigianali.
Eccoci
giunti alla mia recente visita.
La
Degustazione è stata piacevolmente accompagnata da alcuni Vini scelti
personalmente da Massimiliano Pani che è anche un ottimo selezionatore di Etichette:
- “La
Gobbetta 2020”, Vino Bianco Frizzante I.G.T. Veneto, 100% Garganega, 11,5%
Vol., prodotto dall’Azienda Agricola Quota 101;
- “Ca’
Bianca Nebbiolo 2020”, Vino Rosso Langhe Nebbiolo D.O.C., 100% Nebbiolo, 14%
Vol., prodotto dalla Cantina Tenimenti Ca’ Bianca;
- “Pignoletto
Ancestrale 2019”, Vino Bianco Frizzante Secco Modena D.O.C., 100% Pignoletto,
11,5% Vol., prodotto dall’Azienda Francesco Bellei e C;
- “Lambrusco
Ancestrale 2020”, Vino Rosso Frizzante Secco, Lambrusco di Modena D.O.P., 100%
Lambrusco, 11,5% Vol., prodotto esclusivamente con Uve di Lambrusco di Sorbara
dall’Azienda Francesco Bellei e C.
Con in
tavola la golosa e fragrante Focaccina Bianca della Casa sono state servite le
seguenti portate:
- “Bagna
Càuda” con verdure bollite e fresche (“Bagna Càuda o “salsa calda” da
intingolo, una tipica preparazione Piemontese realizzata con acciughe dissalate
e deliscate, olio EVO e aglio);
- “Focaccine
Fritte”, una con carpaccio di carne e fonduta, l’altra con tartare di manzo
battuta al coltello;
- “Piccola
Degustazione di Pizze”: - Marinara 2.0 (Pomodorini del Piennolo del Vesuvio
D.O.P., alici colatura di alici, aglio, origano e basilico) - Myrtatum - Per
gli antichi Romani il Farcimen Myrtatum era l’antenata della nostra Mortadella
(Salsa di pomodori pelati, Mortadella di Bologna I.G.P., burrata, pesto di
pistacchio e basilico) - Focu Meo (Salsa di pomodori pelati, pomodorini secchi,
burrata affumicata, ‘Nduja di Spilinga D.O.P., olive nere nostrane, Cipolla di
Tropea I.G.P. e basilico);
- Spaghetti con
Aragostella e pomodorini freschi;
- Pancia di
maiale Toscano croccante, patate e crema di barbabietole;
- Zeppole
con la Nutella.
Tutto molto
buono e ben presentato. Tutte le materie prime usate al “Melì Melò” sono
selezionate e di ottima qualità, per gli impasti per esempio si usano soltanto farine
Italiane macinate a pietra, di 0, 1, e 2, dello storico “Molino Vigevano”
di cui hanno un’esclusiva in zona.
La buona e
sincera Cucina fatta con passione dello Chef Massimiliano Pani è ben supportata
da Enrico Bertoli. Enrico è nato a Pontedera il 31 ottobre 1986, entrato al
fianco di Massimiliano da più di 10 anni ha fatto una lunga gavetta da
autodidatta e il suo grande impegno lo ha portato a diventare un bravo
Sous-chef/Pizzaiolo. Il Servizio di Sala è stato svolto con molta gentilezza,
premura, e grazia da due giovani e belle ragazze: Alice Sarri e Tania Marino.
Al
Ristorante/Pizzeria “Melì Melò” di Castiglioncello (LI) dello Chef Massimiliano
Pani ho trovato una speciale, simpatica e gustosa accoglienza.
https://www.youtube.com/watch?v=NPjHpd5UANA
https://www.facebook.com/Ristorante-Mel%C3%AC-Mel%C3%B2-39613484555/
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