La Cittàdina
di Patong, con la sua bellissima spiaggia (lunga più di 3 km.), è la principale
Località Turistica dell’Isola di Phuket, in Thailandia, e si trova
splendidamente adagiata sulla Costa Occidentale dell’Isola.
Una vera e propria
“Mecca Turistica”, per gli Occidentali, nata alla fine degli anni Ottanta, oggi
famosa anche per la vita notturna e per lo shopping.
Proprio a
Patong si trova l’accogliente “Nirvana Hotel” con il suo Ristorante Italiano
“La Dolce Vita”.
L’Hotel è
ubicato non molto lontano dalla Spiaggia e vicino al caratteristico Canale che
per un lungo tratto porta il Mare stesso all’interno dell’abitato.
Hotel e
Ristorante nascono nel 2001 e fin dall’inizio hanno avuto delle buone gestioni
Italiane che hanno puntato sempre sulla qualità del servizio e della
ristorazione.
Dal 2015 la
proprietà è di Andrea Di Cretico insieme a Stefano e Simona Caniglia, giovani e
intraprendenti imprenditori che ancora di più hanno voluto puntare sull’alta
qualità.
Tutti e tre
sono innamorati della “Thailandia”, nome che letteralmente si traduce in “Terra
degli Uomini Liberi”.
Stefano e Simona la prima volta sono arrivati nel 1994, e
poi sono sempre tornati, anche per il loro viaggio di nozze nel 2007.
Nel 2011
sono arrivati al “Nirvana Hotel” di Patong come clienti e qualche anno dopo ne
sono diventati, con Andrea, i proprietari.
Nel Marzo
2017 Andrea, Stefano e Simona hanno chiesto ad Alfredo Sibaldi Bevilotti di
prendere in mano le redini del loro Ristorante per renderlo una vera e propria
“chicca” da offrire alla loro clientela.
Alfredo è,
da una vita, un mio carissimo amico.
Nasce a Livorno il 12
Gennaio 1961, dopo le scuole dell'obbligo e le superiori a ragioneria,
nel 1979, seguendo la sua passione per il mondo del “bere miscelato”,
entra a lavorare all'American Bar il Punto, aperto da poco, in Via Grande,
sempre nella Città Labronica.
Successivamente arricchisce le sue
esperienze in Locali importanti come il Cafè
Màmà, L'American Bar Tic Tac, sempre a Livorno, e
il Belvedere dell'Hotel Continental di Tirrenia (PI).
Nel 1984,
in riconoscimento della sua rapida ascesa professionale, viene chiamato
come Barman responsabile del nuovo American Bar “Il Cotton” del Centro
Commerciale Marilia ad Antignano (LI), un Locale che
ha fatto storia per il grande livello professionale/qualitativo raggiunto.
Nel Maggio
del 1986, insieme alla sua socia Susanna Fumi, apre in Località
Triana, sulla via della “castagna”, nel Comune di Roccalbegna,
in Provincia di Grosseto, sulle ceneri di una vecchia attività
commerciale, che faceva praticamente tutto (bar - alimentari - mesticheria -
chincaglieria - ecc.) una piccola Paninoteca Birreria.
A causa della
vicinanza con il Castello di Triana, molto antico, citato già in
una pergamena dell’anno 822 e successivamente feudo della Famiglia degli Aldobrandeschi di Santa
Fiora (GR), questo Locale verrà battezzato “L’Osteria del
Vecchio Castello”, avrà una rapida e crescente affermazione,
trasformandosi presto in uno dei Ristoranti Italiani più importanti.
Già
nel 1990 è segnalato nelle principali Guide Gastronomiche.
Negli
anni 1991 e 1992 vince, al Concorso Enologico
Nazionale, il “Premio Douja d’Or” come una delle
migliori Carte dei Vini d’Italia.
Il Concorso è
organizzato ogni anno
ad Asti dalla Camera di Commercio locale, cosi
denominato perché “Douja” è il panciuto recipiente contadino usato in
cantina per travasare e contenere il Vino.
Nel 1992 e
nel 1994 la Guida dei Ristoranti dell’Espresso gli
conferisce il “Premio Pommery” per il Grande Livello
Qualitativo raggiunto, successivamente, nel 1999, lo promuove conferendogli
i “Tre Cappelli” con 17/20.
La Guida Rossa Michelin, nel 1995, gli assegna la “Stella” oltre
alle “Tre Forchette” rosse.
L'importante Rivista Tedesca “Der
Feinschmecker” (Il Gourmet), nel 1997, lo qualifica come uno dei “Primi
Ristoranti Toscani”.
Nel Marzo
del 2000, un grosso cambiamento, “L’Osteria del Vecchio Castello” si
trasferisce nel territorio del Comune di Montalcino (SI), in un
piccolo, ma straordinario, ex Monastero del 1200, la Pieve
di San Sigismondo in Località Poggio alle Mura, vicino al Castello di Poggio alle Mura conosciuto
anche come Castello Banfi.
Non per
questo vengono a mancare i successi, nel 2000 e
nel 2001 la Guida Veronelli gli aggiudica
il “Sole” e il punteggio di 100/100.
Il 2004 è un
trionfo, la Guida di Panorama gli assegna 9/10, quella di “Quattroruote” il
punteggio massimo, il Touring Club Italiano una “Medaglia”, l’Accademia
Italiana della Cucina “Quattro Tempietti” e il Gambero
Rosso “Due Forchette”.
Ma non finisce qui, la stampa Nazionale ed Estera lo
portano alle stelle, non mancano i numerosi servizi sui principali Canali
Televisivi.
Alfredo
Sibaldi Bevilotti ha ricevuto, anche personalmente, un’infinità di attestati e
riconoscimenti. Nel 1991 viene accolto nell’Accademia Gastronomica
Italiana, nel 1992 è tra i Soci Fondatori, per l’Italia,
dell’ Associazione “Jeunes Restaurateurs
d’Europe”, nello stesso anno entra nell’Accademia della Cucina.
Nel 1993 gli viene conferito il titolo di Maestro di Cerimonie dell’Accademia
Maestri Sommelier. Nel 1994 diventa Assaggiatore O. N. A.V. (Organizzazione
Nazionale Assaggiatori di Vino).
Nel 1995 entra
nella prestigiosa Unione Europea dei Cuochi “Euro - Toques International”, con a capo lo straordinario Paul Bocuse (classe
1926), Chef di fama mondiale, uno degli inventori
della “Nouvelle Cuisine”, anima del suo magnifico Ristorante "L’Auberge du Pont de Collonges", nel suo Paese natale a Collonges au
Mont d’Or in Francia, “Tre
Stelle” Michelin dal 1965.
Nel 1996, Alfredo
Sibaldi Bevilotti, diventa Sommelier A.I.S., poi nel Dicembre
del 2000, a Parigi, gli viene riconosciuto il “Commandeur
dans l’Ordre de l’Etoile de l’Europe” dalla Fondation Européenne
Conseil de la Gastronomie.
Elencare tutti
i traguardi raggiunti è impossibile, accontentatevi di quanto fin qui esposto,
tenendo sempre presente di che straordinario livello stiamo parlando.
Dopo l’esperienza fatta e con riconoscimenti di tale
importanza, Alfredo, per alcuni anni, si è dedicato a una serie di
qualificate consulenze in Italia e in molti
altri Paesi del Mondo, sempre legate al mondo
del Vino e della Ristorazione di altissima qualità.
Successivamente
dopo tutto questo girovagare è nato, nel cuore di Alfredo, il desiderio di tornare
alla sua Città natale, ecco dunque l’esperienza in una delle strade
commerciali più importanti di Livorno, Via Magenta dove, dal 2010,
per un paio di anni ha aperto il suo Ristorante “L’Angolino di Via Magenta”.
Accanto
ad Alfredo, ad aiutarlo, la sua “dolce metà” e socia Silvana Dieli
che, poi, nel Dicembre 2016 è felicemente convolata a nozze con Alfredo.
Dopo il
periodo a Livorno, Alfredo Sibaldi si è dedicato nuovamente a fare consulenze
per il Mondo e durante i suoi viaggi ha conosciuto le bellezze e le opportunità
che offre un bellissimo Paese come la Thailandia.
Ecco che è nata l’idea, poi
realizzata, del nuovo Locale “La Villa - Italian Restaurant" sull’Isola di
Phuket.
Il
Ristorante “La Villa” ha da subito un grande successo, tantoché ad Alfredo
viene fatta, solo dopo pochi mesi, un offerta per cederlo, a cui non si può
rifiutare.
In quella
occasione feci ad Alfredo Sibaldi Bevilotti un’intervista, di cui potete
leggere di seguito, alcuni punti salienti raccontati in prima persona:
- “Anno
1990, Triana comune di Roccalbegna, Grosseto.
Dopo quattro anni dall'apertura, “L'Osteria
del Vecchio Castello” cambia registro, piatti insoliti, vini folli.
Mi danno
del matto, dell'incosciente, mi dicono che nessuno verrà in un ristorante così
strano, con prezzi così alti per mangiare cose che non si capiscono.
Che
nessuno comprerà mai una bottiglia di vino che costa quanto una botte dal
contadino.
Il mio Ristorante diventa un punto di riferimento dell'Alta Ristorazione
in Italia, riceve la prima “Stella” dalla Guida Rossa Michelin e si colloca al
42 esimo posto nella rosa dei magnifici “50 Top Restaurant”;
- “Anno
2000, Montalcino, Siena.
Apro nelle mura di un ex monastero il mio ristorante.
Stessi
piatti insoliti e vini ancora più folli.
"Ma come un ristorante a
Montalcino che non fa' la Fiorentina, la carne alla brace, la zuppa di
fagioli?"
"Un ristorante a Montalcino che ha una carta dedicata ai
vini esteri, con quasi venti pagine dedicate ai Vini Francesi ????"
"Lei ha sbagliato tutto....non è un ristorante che può funzionare!"
Anche in questo caso “L'Osteria del Vecchio Castello” nella Pieve di San
Sigismondo smentisce le previsioni, a soli nove mesi dall'apertura, arriva, tra
gli altri riconoscimenti, un'altra “Stella” dalla Guida Rossa Michelin”;
- “Anno
2010, Livorno, "L'Angolino di Via Magenta".
Punto sul contrasto, in una città di
mare, propongo solo piatti di "terra", non solo, non offro scelta.
Ogni settimana offro una degustazione di sette portate, con o senza
l'abbinamento dei vini.
" Deh o che discorsi sono....un ristorante a
Livorno che un'fa' il pesce, seondo me chiudete dopo un mese" "....e
poi 'st'ambiente tutto lecchino, co' piatti strani.......mah secondo me 'un
durate 'na settimana!.... e poi deh unsipole nemmeno sceglie".
Dopo nove
mesi dall'apertura eravamo già sulla Guida dell'Espresso, su varie testate di
quotidiani e riviste e venivamo considerati il Ristorante più particolare di
Livorno.
Avevamo prenotazioni che andavano di settimana in settimana”;
- “Anno
2016, Nai Harn - Rawai, Phuket, Thailandia.
Trovo casualmente una splendida
villa coloniale, me ne innamoro, la immagino come possibile sede di un
ristorante, il mio Ristorante.
Un Ristorante dove mettere nel piatto assieme
alle materie prime, le mie idee, il mio cuore.
Un Ristorante dove si presenti
la Cucina Italiana, quella che il Mondo ci invidia, quella che è qualcosa di
diverso dalla consueta Carbonara, dalla solita Bolognese, dall'abusata Scaloppina
al limone.
Mi dicono che non può funzionare..... che a Phuket, lavorano i ristoranti
senza fronzoli, che il servizio accurato non importa a nessuno, che la gente
vuol mangiare duecento grammi di spaghetti e che se sono così-così va bene
uguale, l'importante è che siano tanti...........
Bene-bene, ma Noi abbiamo
aperto lo stesso: La Villa - Italian Restaurant”.
Ecco che nel
Marzo 2017 Alfredo Sibaldi arriva al “Nirvana Hotel” e al Ristorante Italiano
“La Dolce Vita”.
Il Locale è
molto confortevole e le preparazioni di Alfredo sono strettamente legate alle
materie prime e alle tradizioni Italiane, pur rielaborate e presentate con le
esigenze della contemporaneità.
Quello che è
possibile viene fatto in Casa: ottima la pasta fresca, poi c’è il pane, la
focaccia, i grissini e la Pizza, tutto fatto nel forno a legna.
Anche la
Carta dei Vini, superando le difficoltà di approvvigionamento della Thailandia,
ha assunto una sua specifica importanza.
Alfredo
Sibaldi Bevilotti dirige delle Brigate di Cucina e di Sala composte da personale
giovane, premuroso e valido.
L’impegno di
Alfredo, come sempre, ha dato immediatamente dei risultati positivi e i
titolari e tutta la clientela hanno molto apprezzato il livello raggiunto che è
a dir poco eclatante.
Anche al
Ristorante Italiano “La Dolce Vita” del “Nirvana Hotel” di Patong, in
Thailandia, Alfredo Sibaldi Bevilotti ha portato tutta la sua esperienza e le
sue molteplici capacità, riuscendo, in breve tempo, a trasformare il Locale in
un punto di riferimento molto importante per la “cucina di qualità”: ancora un grande
successo.
"Nirvana
Hotel", Patong, Thailandia
In Tavola Solo la Qualità
Il Forno a Legna
In Sala
In Cucina
Nessun commento:
Posta un commento