Nella
magnifica Regione Toscana, in Provincia di Livorno, nel cuore della Maremma
Livornese e nel tratto denominato Costa degli Etruschi c’è il Comune di
Castagneto Carducci.
L’antico,
fascinoso e panoramico Borgo di Castagneto Carducci è adagiato sulla sommità di
una dolce collina, dominata dai resti (la parte che guarda il mare) del
Castello dei Conti della Gherardesca, un fortilizio la cui costruzione risale
intorno all’Anno Mille.
Il Castello e la Chiesa di San Lorenzo sono stati il
nucleo originario intorno al quale si è sviluppato il Centro abitato.
Il Territorio
Comunale si divide tra le Frazioni di Bolgheri, piccolissimo Borgo Medievale,
famosa nel Mondo per la produzione Vitivinicola, Donoratico edificata a cavallo
della Via Aurelia con la sua importante Stazione Ferroviaria sulla Litoranea
Tirrenica e Marina di Castagneto Carducci notissima Località Turistico Balneare
con il suo mare premiato più volte con la prestigiosa “Bandiera Blu”.
Uno
splendido e curato Territorio che da Collinare diventa pianeggiante verso il
Mare.
Qui prende vita anche la bellissima e preziosa Riserva Faunistica di
Bolgheri (Rifugio Faunistico di Bolgheri) che si estende per più di 500
Ettari.
Questa Terra
è super accogliente sia per il Turismo Enoico sia per quello Gastronomico.
La
produzione Vitivinicola è straordinariamente importante;
qui nascono alcuni
Vini del tutto eccezionali che danno all’Italia grande fama e lustro a livello Internazionale.
Ma anche la produzione di ottimo Olio
Extra Vergine di Oliva è un fiore all’occhiello del Territorio.
La Frazione
di Bolgheri rientra nel prestigioso Consorzio “La Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi”.
In un punto
panoramico, con vista sulle colline e sulla campagna circostante della Pianura
di Castagneto, c’è un’Azienda Vitivinicola molto interessante: Podere
Sapaio .99.
Il “Podere
Sapaio” è ubicato in Località Lo Scopaio, al Civico 212, ed è di proprietà del
mio amico Massimo Piccin.
Massimo è
nato, il 2 Gennaio 1968, a Vittorio Veneto in Provincia di Treviso, in un’altra
magnifica Regione vocata per il buon Vino: il Veneto.
Dopo le
Scuole dell’Obbligo e le Superiori nel 1998 si è Laureato in Ingegneria
all’Università di Udine ed entrato a lavorare nell’Azienda di Famiglia.
Come fosse un
“regalo di Laurea”, nel 1999, Massimo ha realizzato uno dei suoi sogni da grande
appassionato del Mondo del Vino, grazie anche al supporto di suo Padre, acquistando
10 Ettari con annesso Casale a Bolgheri: è nato così il "Podere Sapaio".
Da allora
molto è stato fatto con intelligenza e passione.
Oggi siamo arrivati a 40
Ettari di cui 25 vitati: 16 sono nel Territorio della Doc Bolgheri e 9 nel
Bibbonese.
Ma per Massimo era ed è importante fare il Vino buono, infatti,
seguendo la sua filosofia ed essere più libero, dal 2015 il suo Rosso Superiore
“Sapaio” ha lascito la “Doc Bolgheri” per diventare “Igt”.
I Vini prodotti
dal “Podere Sapaio” negli anni hanno ricevuto un’infinità di riconoscimenti e
premi.
Ma non
finisce qui, Massimo e sua Moglie Alice Dal Gobbo dal 2015 hanno rilevato dei
Terreni a picco sulla scogliera, con vista sull’Isola di Montecristo, nella
splendida Isola del Giglio battezzandoli il “Paradiso dei Conigli”.
Tremila
metri vicino al Faro di Punta del Fenaio, altri tremila in Località
Bacarinello verso il Faro di Capel Rosso e poi anche cinquemila metri di
macchia mediterranea sotto il Vigneto delle Secche.
Sull’Isola hanno iniziato a
produrre, tramite una vera e propria “Viticoltura Eroica”, tutta lavorata a
mano e senza supporto di mezzi meccanici, a causa dei terrazzamenti e della
mancanza di strade, un Vino veramente speciale con il Vitigno più Autoctono del
luogo: l’Ansonica.
Sono andato
a trovare il mio amico Massimo Piccin in occasione di una particolare degustazione da lui organizzata presso il suo Podere a
Castagneto Carducci.
L’idea di
Massimo era di farci assaggiare nove Vini Bianchi tra Italiani e Francesi che
avessero un filo conduttore:
la “Macerazione sulle Bucce” (dove le bucce degli
acini non vengono eliminate nei primi giorni di fermentazione del mosto).
I nove “Orange
Wine” (oggi questa Tipologia di Vini è cosi denominata) in degustazione erano:
- “Savagnin
Amphore 2016”, Arbois Savagnin A.O.C., 100% Savagnin, 12% Vol., un Vino Bianco
Biologico non filtrato e senza solfiti, prodotto in Francia dalla Domaine André et Mireille Tissot;
- “Carpe
Diem Melon de Bourgogne 2014”, Vin de France Blanc, 100% Melon de Bourgogne, 12%
Vol., un vino Biologico e Biodinamico Certificato in Vigna, senza solfiti,
filtrazioni o chiarifiche, invecchiato in anfora per 15 mesi, prodotto dalla Domaine
de l’Ecu;
- “Tellus MMXVI
(2016)”, Vin de France Blanc, 100%
Sauvignon Blanc, 12% Vol., un vino “Tripla A” Biodinamico prodotto dalla Domaine
Fouassier;
- “Gravner Anfora
Ribolla Gialla 2010”, Venezia Giulia I.G.T., 100% Ribolla Gialla, 14% Vol., un Vino
vinificato in anfore Georgiane interrate per circa 7 mesi con lieviti indigeni
e senza controllo della temperatura che matura poi per 6 anni in grandi botti
di rovere, prodotto dall’Azienda Gravner;
- “Vodopivec
Vitovska Solo MM16 (2016)”, Vitovska Venezia Giulia I.G.P, 100% Vitovska
(antico Vitigno Autoctono della Provincia di Trieste e della Slovenia), 12,5%
Vol., un Vino fatto con una preziosa selezione di grappoli raccolti a mano da
un vigneto roccioso che incarna l’essenza più autentica del Carso “solo” nelle
migliori annate, macerato sulle bucce con lieviti indigeni, affinato per 24
mesi in botti di rovere di Slavonia, prodotto dall’Azienda Vodopivec;
- “Anphoreus
Malvasia 2015”, Bianco I.G.T. Venezia Giulia, 100% Malvasia, 12,5% Vol., una
selezione di Uve di Vigne Vecchie (90 anni) di Malvasia Istriana macerate per
un anno in anfore di terracotta cretese (incerate internamente con cera d’api
del Collio), successivamente passata in acciaio prima di essere imbottigliata,
Vino non filtrato e senza solfiti, prodotto dall’Azienda Paraschos;
- “Munjebel Bianco 2016”, Terre di Sicilia
Bianco I.G.P., un Assemblaggio di tre Vitigni (60% Grecanico Dorato, 10%
Carricante, 30% Coda di Volpe), 13% Vol., macerazione con le bucce, solo
lieviti indigeni, maturazione in vasche neutre di vetroresina, prodotto dall’Azienda
Agricola Frank Cornelissen;
- “Cirelli
Trebbiano d’Abruzzo 2017”, Trebbiano
d’Abruzzo D.O.C. Anfora, Vino Biologico, 100% Trebbiano, 13% Vol., affinato in anfore per 12 mesi,
prodotto dall’Azienda Agricola Francesco Cirelli;
- “Paradiso
dei Conigli 2017”, Bianco Toscana I.G.T., 12,5% Vol., un Vino fatto in sole 500
Bottiglie con Uve Bianche in prevalenza Ansonica ma trattandosi di Vecchie
Vigne dell’Isola del Giglio (lavorate completamente a mano e in modo naturale) si
trovano anche piccole quantità di altre varietà Autoctone.
La fermentazione
delle uve avviene in Anfore dell’Azienda Tava e successivamente anche la
macerazione sulle bucce prosegue per tre mesi nelle stesse Anfore;
questo Vino
nasce con la prima Vendemmia del 2015 (solo 270 Bottiglie) grazie alla grande
passione di Massimo Piccin e di sua Moglie Alice Dal Gobbo: Paradiso dei Conigli.
Una
degustazione eccezionale ed estremamente interessante dove spiccavano due grandi
Vini: “Gravner Ribolla Gialla 2010” e “Paradiso dei Conigli 2017”.
Ma non è
finita qui, tra una chiacchiera e l’altra si è fatta l’ora di pranzo e grazie a
due care Amiche, bravissime e affascinanti “Cuoche”, Elena Barsacchi e Monica
Pucciarelli, abbiamo degustato un delizioso assortimento di formaggi, del
saporito salume e una gradevolissima insalata mista.
A seguire un ghiotto Primo
Piatto “Campanelle al sugo di Zucchine”, poi verdure scottate al sugo di
pomodoro (fagiolini e carote) e infine un buonissimo dolce al cioccolato.
Da
sottolineare che tutte le freschissime e saporite verdure provenivano dall’Orto
del “Podere Sapaio”.
In
accompagnamento di tutto ciò Massimo Piccin ha voluto farci assaggiare ancora
dell’altro ottimo Vino stappando:
- “Trousseau
2008”, Rouge Côtes du Jura, Appellation Côtes du Jura Contrôlée, 100% Trousseau
(un Vitigno Autoctono raro, tardivo e poco fruttifero), 12,5% Vol., prodotto in
Francia dalla Domaine Grand;
- “Champagne
l’Artíste”, Premier Cru, Blanc de Blancs Extra-Brut, Champagne A.O.C.,
Non-vintage (NV) miscela di diverse annate, 100% Chardonnay di cui il 50%
Vinificato in Legno, 12,5% Vol., prodotto in Agricoltura Biodinamica da Davíd Léclapart;
- “Piera
Dolza 2010”, Bianco Passito Torchiato di Fregona Colli di Conegliano D.O.C.G.,
un Vino straordinario e storico che si ottiene da un assemblaggio di Uve
Bianche (55% Glera, 25% Boschera, 20% Verdiso) messe ad appassire e poi
torchiate, 15% vol., prodotto dalla Cantina Produttori Fregona;
- “Sapaio
Grappa 2016”, Grappa di Carménère (Vitigno a bacca nera di origine bordolese) da
Vinacce fresche distillate in selezione, 42% Vol., prodotto in sole 632
Bottiglie dal Podere Sapaio.
Che dire di
più sennonché ho trascorso una bellissima giornata nell’accogliente struttura e
nel bellissimo e curato giardino del Podere
Sapaio .99, godendo
della compagnia del carissimo Massimo Piccin e altri Amici, come il bravo
Enologo Interno all’Azienda Alessandro Nannelli, appagando poi i sensi con una
straordinaria e divertentissima degustazione non solo di Vini.
Podere Sapaio: L'Ingresso
Il Panorama
Una Vista del Curatissimo Giardino
Il Giardino: L'Accoglienza
Il Giardino: Particolari
Una Vista delle Vigne
La Sala Degustazioni
I Nove "Orange Wine" in Degustazione
Monica Pucciarelli, Dracopulos, Elena Barsacchi
La Pasta......
Alessandro Nannelli, G. Dracopulos, Massimo Piccin
Massimo Piccin e la sua Grappa
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