mercoledì 10 luglio 2019

AL PODERE “SAPAIO” DI MASSIMO PICCIN UNA STRAORDINARIA E DIVERTENTISSIMA DEGUSTAZIONE NON SOLO DI VINI.




Nella magnifica Regione Toscana, in Provincia di Livorno, nel cuore della Maremma Livornese e nel tratto denominato Costa degli Etruschi c’è il Comune di Castagneto Carducci.

L’antico, fascinoso e panoramico Borgo di Castagneto Carducci è adagiato sulla sommità di una dolce collina, dominata dai resti (la parte che guarda il mare) del Castello dei Conti della Gherardesca, un fortilizio la cui costruzione risale intorno all’Anno Mille
Il Castello e la Chiesa di San Lorenzo sono stati il nucleo originario intorno al quale si è sviluppato il Centro abitato.

Il Territorio Comunale si divide tra le Frazioni di Bolgheri, piccolissimo Borgo Medievale, famosa nel Mondo per la produzione Vitivinicola, Donoratico edificata a cavallo della Via Aurelia con la sua importante Stazione Ferroviaria sulla Litoranea Tirrenica e Marina di Castagneto Carducci notissima Località Turistico Balneare con il suo mare premiato più volte con la prestigiosa “Bandiera Blu”.

Uno splendido e curato Territorio che da Collinare diventa pianeggiante verso il Mare
Qui prende vita anche la bellissima e preziosa Riserva Faunistica di Bolgheri (Rifugio Faunistico di Bolgheri) che si estende per più di 500 Ettari.

Questa Terra è super accogliente sia per il Turismo Enoico sia per quello Gastronomico
La produzione Vitivinicola è straordinariamente importante
qui nascono alcuni Vini del tutto eccezionali che danno all’Italia grande fama e lustro a livello Internazionale
Ma anche la produzione di ottimo Olio Extra Vergine di Oliva è un fiore all’occhiello del Territorio.

La Frazione di Bolgheri rientra nel prestigioso ConsorzioLa Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi”.

In un punto panoramico, con vista sulle colline e sulla campagna circostante della Pianura di Castagneto, c’è un’Azienda Vitivinicola molto interessante: Podere Sapaio .99.

Il “Podere Sapaio” è ubicato in Località Lo Scopaio, al Civico 212, ed è di proprietà del mio amico Massimo Piccin.

Massimo è nato, il 2 Gennaio 1968, a Vittorio Veneto in Provincia di Treviso, in un’altra magnifica Regione vocata per il buon Vino: il Veneto.

Dopo le Scuole dell’Obbligo e le Superiori nel 1998 si è Laureato in Ingegneria all’Università di Udine ed entrato a lavorare nell’Azienda di Famiglia.

Come fosse un “regalo di Laurea”, nel 1999, Massimo ha realizzato uno dei suoi sogni da grande appassionato del Mondo del Vino, grazie anche al supporto di suo Padre, acquistando 10 Ettari con annesso Casale a Bolgheriè nato così il "Podere Sapaio". 

Da allora molto è stato fatto con intelligenza e passione. 
Oggi siamo arrivati a 40 Ettari di cui 25 vitati: 16 sono nel Territorio della Doc Bolgheri e 9 nel Bibbonese
Ma per Massimo era ed è importante fare il Vino buono, infatti, seguendo la sua filosofia ed essere più libero, dal 2015 il suo Rosso SuperioreSapaio” ha lascito la “Doc Bolgheri” per diventare “Igt”.

I Vini prodotti dal “Podere Sapaio” negli anni hanno ricevuto un’infinità di riconoscimenti e premi.
Ma non finisce qui, Massimo e sua Moglie Alice Dal Gobbo dal 2015 hanno rilevato dei Terreni a picco sulla scogliera, con vista sull’Isola di Montecristo, nella splendida Isola del Giglio battezzandoli il “Paradiso dei Conigli”. 
Tremila metri vicino al Faro di Punta del Fenaio, altri tremila in Località Bacarinello verso il Faro di Capel Rosso e poi anche cinquemila metri di macchia mediterranea sotto il Vigneto delle Secche

Sull’Isola hanno iniziato a produrre, tramite una vera e propria “Viticoltura Eroica”, tutta lavorata a mano e senza supporto di mezzi meccanici, a causa dei terrazzamenti e della mancanza di strade, un Vino veramente speciale con il Vitigno più Autoctono del luogo: l’Ansonica

Sono andato a trovare il mio amico Massimo Piccin in occasione di una particolare degustazione da lui organizzata presso il suo Podere a Castagneto Carducci.
L’idea di Massimo era di farci assaggiare nove Vini Bianchi tra Italiani e Francesi che avessero un filo conduttore: 
la “Macerazione sulle Bucce” (dove le bucce degli acini non vengono eliminate nei primi giorni di fermentazione del mosto). 

I nove “Orange Wine” (oggi questa Tipologia di Vini è cosi denominata) in degustazione erano:

- “Savagnin Amphore 2016”, Arbois Savagnin A.O.C., 100% Savagnin, 12% Vol., un Vino Bianco Biologico non filtrato e senza solfiti, prodotto in Francia dalla Domaine André et Mireille Tissot;

- “Carpe Diem Melon de Bourgogne 2014”, Vin de France Blanc, 100% Melon de Bourgogne, 12% Vol., un vino Biologico e Biodinamico Certificato in Vigna, senza solfiti, filtrazioni o chiarifiche, invecchiato in anfora per 15 mesi, prodotto dalla Domaine de l’Ecu;   

- “Tellus MMXVI (2016)”,  Vin de France Blanc, 100% Sauvignon Blanc, 12% Vol., un vino “Tripla A” Biodinamico prodotto dalla Domaine Fouassier;

- “Gravner Anfora Ribolla Gialla 2010”, Venezia Giulia I.G.T., 100% Ribolla Gialla, 14% Vol., un Vino vinificato in anfore Georgiane interrate per circa 7 mesi con lieviti indigeni e senza controllo della temperatura che matura poi per 6 anni in grandi botti di rovere, prodotto dall’Azienda Gravner;

- “Vodopivec Vitovska Solo MM16 (2016)”, Vitovska Venezia Giulia I.G.P, 100% Vitovska (antico Vitigno Autoctono della Provincia di Trieste e della Slovenia), 12,5% Vol., un Vino fatto con una preziosa selezione di grappoli raccolti a mano da un vigneto roccioso che incarna l’essenza più autentica del Carso “solo” nelle migliori annate, macerato sulle bucce con lieviti indigeni, affinato per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia, prodotto dall’Azienda Vodopivec;

- “Anphoreus Malvasia 2015”, Bianco I.G.T. Venezia Giulia, 100% Malvasia, 12,5% Vol., una selezione di Uve di Vigne Vecchie (90 anni) di Malvasia Istriana macerate per un anno in anfore di terracotta cretese (incerate internamente con cera d’api del Collio), successivamente passata in acciaio prima di essere imbottigliata, Vino non filtrato e senza solfiti, prodotto dall’Azienda Paraschos

- “Munjebel Bianco 2016”, Terre di Sicilia Bianco I.G.P., un Assemblaggio di tre Vitigni (60% Grecanico Dorato, 10% Carricante, 30% Coda di Volpe), 13% Vol., macerazione con le bucce, solo lieviti indigeni, maturazione in vasche neutre di vetroresina, prodotto dall’Azienda Agricola Frank Cornelissen;

- “Cirelli Trebbiano d’Abruzzo 2017”, Trebbiano d’Abruzzo D.O.C. Anfora, Vino Biologico, 100% Trebbiano, 13% Vol., affinato in anfore per 12 mesi, prodotto dall’Azienda Agricola Francesco Cirelli;

- “Paradiso dei Conigli 2017”, Bianco Toscana I.G.T., 12,5% Vol., un Vino fatto in sole 500 Bottiglie con Uve Bianche in prevalenza Ansonica ma trattandosi di Vecchie Vigne dell’Isola del Giglio (lavorate completamente a mano e in modo naturale) si trovano anche piccole quantità di altre varietà Autoctone. 
La fermentazione delle uve avviene in Anfore dell’Azienda Tava e successivamente anche la macerazione sulle bucce prosegue per tre mesi nelle stesse Anfore; 
questo Vino nasce con la prima Vendemmia del 2015 (solo 270 Bottiglie) grazie alla grande passione di Massimo Piccin e di sua Moglie Alice Dal Gobbo: Paradiso dei Conigli.

Una degustazione eccezionale ed estremamente interessante dove spiccavano due grandi Vini: “Gravner Ribolla Gialla 2010” e “Paradiso dei Conigli 2017”.

Ma non è finita qui, tra una chiacchiera e l’altra si è fatta l’ora di pranzo e grazie a due care Amiche, bravissime e affascinanti “Cuoche”, Elena Barsacchi e Monica Pucciarelli, abbiamo degustato un delizioso assortimento di formaggi, del saporito salume e una gradevolissima insalata mista. 
A seguire un ghiotto Primo Piatto “Campanelle al sugo di Zucchine”, poi verdure scottate al sugo di pomodoro (fagiolini e carote) e infine un buonissimo dolce al cioccolato.

Da sottolineare che tutte le freschissime e saporite verdure provenivano dall’Orto del “Podere Sapaio”.

In accompagnamento di tutto ciò Massimo Piccin ha voluto farci assaggiare ancora dell’altro ottimo Vino stappando:

- “Trousseau 2008”, Rouge Côtes du Jura, Appellation Côtes du Jura Contrôlée, 100% Trousseau (un Vitigno Autoctono raro, tardivo e poco fruttifero), 12,5% Vol., prodotto in Francia dalla Domaine Grand;

- “Champagne l’Artíste”, Premier Cru, Blanc de Blancs Extra-Brut, Champagne A.O.C., Non-vintage (NV) miscela di diverse annate, 100% Chardonnay di cui il 50% Vinificato in Legno, 12,5% Vol., prodotto in Agricoltura Biodinamica da Davíd Léclapart;

- “Piera Dolza 2010”, Bianco Passito Torchiato di Fregona Colli di Conegliano D.O.C.G., un Vino straordinario e storico che si ottiene da un assemblaggio di Uve Bianche (55% Glera, 25% Boschera, 20% Verdiso) messe ad appassire e poi torchiate, 15% vol., prodotto dalla Cantina Produttori Fregona;

- “Sapaio Grappa 2016”, Grappa di Carménère (Vitigno a bacca nera di origine bordolese) da Vinacce fresche distillate in selezione, 42% Vol., prodotto in sole 632 Bottiglie dal Podere Sapaio.

Che dire di più sennonché ho trascorso una bellissima giornata nell’accogliente struttura e nel bellissimo e curato giardino del Podere Sapaio .99, godendo della compagnia del carissimo Massimo Piccin e altri Amici, come il bravo Enologo Interno all’Azienda Alessandro Nannelli, appagando poi i sensi con una straordinaria e divertentissima degustazione non solo di Vini.





Podere Sapaio: L'Ingresso

Il Panorama

Una Vista del Curatissimo Giardino

Il Giardino: L'Accoglienza

Il Giardino: Particolari

Una Vista delle Vigne

La Sala Degustazioni

I Nove "Orange Wine" in Degustazione

Monica Pucciarelli, Dracopulos, Elena Barsacchi

La Pasta......

Alessandro Nannelli, G. Dracopulos, Massimo Piccin

Massimo Piccin e la sua Grappa

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