giovedì 21 novembre 2019

ALLA TRATTORIA “LA DARSENA” DI VIAREGGIO (LU) LA GRANDE QUALITÀ DELLE MATERIE PRIME SI SPOSA CON UNA SAPIENTE ARTE CULINARIA.




La Città di Viareggio è giustamente nota per molti aspetti positivi. 
Si tratta di una bella e storica Località adagiata nel tratto costiero rientrante nella Provincia di Lucca ed è un’accogliente Centro turistico/balneare
Le sue lunghe e sabbiose spiagge sono bagnate, per la gioia dei vacanzieri, dalle acque del Mar Ligure.

Viareggio, oltre alle innumerevoli attrattive estive, ha un’intensa vita mondana tutto l’anno, per esempio, dal lontano 1873, qui, si svolge anche uno dei Carnevali più belli, coreografici, ricchi, divertenti e famosi del Mondo
Oltre a ciò, alle spalle è incorniciata dal suggestivo panorama delle Alpi Apuane e ai lati dalle grandi, verdeggianti e rilassanti Pinete.

Ma Viareggio, in particolar modo con il suo Canale navigabile e la sua Darsena, ha anche una Storia di Barche e di Pescatori.

Definire precisamente, con delle parole, la Storia infinita tra l’Uomo e il Mare è cosa praticamente impossibile.
Un grande Scrittore Polacco, poi naturalizzato Britannico, Joseph Conrad (1857 - 1924), che aveva avuto una vita molto avventurosa e viaggiato tantissimo, anche per mare, ha detto: 
Il Mare non è mai stato amico dell’Uomo. Tutt’al più è stato complice della sua irrequietezza”.

L’Uomo ha iniziato ad avvicinarsi al Mare per necessità, dovendo procurarsi il cibo con la pesca, già nel Paleolitico
L’Età della Pietra Antica (“Paleolitico” dal Grecoπαλαιός λίθος”) fu il primo periodo della Preistoria in cui si svilupparono le più antiche tecnologie umane per mezzo di strumenti in pietra.
Attraverso i millenni la lotta tra l’Uomo e il Mare ha fatto si che venissero sviluppate scienze e tecnologie per meglio conoscere maree, correnti, venti, profondità, stagioni, abitudini migratorie riproduttive dei pesci, e ancora moltissimo altro. 
Per tutto ciò era necessario costruire imbarcazioni sempre più sicure e affidabili

Anche se Lucio Anneo Seneca, filosofo e politico romano vissuto tra il 4 a.C. e il 65, sosteneva che “Un grande pilota sa navigare anche con la vela rotta”, la necessità per i pescatori di avere una buona imbarcazione è sempre stata fondamentale.

Agli inizi del 1900 a San Benedetto del Tronto, una bella e accogliente Cittadina, con origini che si perdono in Epoca Romana, adagiata sulla Costa Marchigiana alla foce del Fiume Tronto, era molto sviluppata la pesca. 
Famosi, intraprendenti e ingegnosi i pescatori del luogo, tantoché, nel 1912, furono i primi ad applicare un motore a una barca da pesca: una vera e propria “rivoluzione industriale”, che li portò a navigare anche in acque molto lontane e incrementò vertiginosamente la pesca.

Alla fine della Prima Guerra Mondiale (1914 -1918) il Mare Adriatico, però, era molto pericoloso, a causa delle moltissime mine che vi galleggiavano, e impoverito.
Un consistente gruppo di pescatori decise di trasferirsi, con barche e famiglie, su una nuova Costa, quella Tirrenica
La Località prescelta, per non rubare il lavoro a nessuno, era una Cittadina che in quel tempo era piùterradi marinai che di pescatori: Viareggio.

La Darsena di Viareggio è una delle zone più antiche della Città, con il suo vecchio porto di pescatori, oggi affiancato da quello turistico e dai famosi cantieri navali di super lussuose imbarcazioni. 
Anticamente quella che oggi è la via principale, Via Michele Coppino, era il regno dei vecchi artigiani dediti alle barche come i calafati e i maestri d’ascia. 

Proprio la Darsena di Viareggio fu la meta definitiva dei pescatori Marchigiani e dello loro barche da pesca con cui erano arrivati: le “Paranze”. 
Un’imbarcazione nata probabilmente alla fine del 700, molto diffusa in Adriatico fino al 1950, aveva un lungo pennone su cui si alzava in origine una “vela latina” e in anni più recenti una “vela a terzo”.

Nacque cosi, con questa forte spinta, oltre a una nuova comunità di persone che ben s’integrarono tra di loro, quella comunità di pescatoriViareggini”, che nei momenti migliori ha avuto anche più di 100 barche in mare.

I Marchigiani, grandi lavoratori e profondi conoscitori del mare, oltre alle loro tecniche di pesca portarono anche alcune della loro tradizioni, comprese quelle gastronomiche.
Dall’incontro di due mondi gastronomici, nacque (senza precise certezze di attribuzione) tra le altre una particolare ricetta denominata “Trabaccolara”. 
Venne chiamata così ispirandosi alle barche robuste da trasporto dell’Adriatico denominate “Trabaccoli” che erano dotate di due alti alberi armati con “vele a terzo”, avevano la carena arrotondata e con una capace stiva centrale a cui si accedeva da un grande boccaporto a prova di mare.

La “Trabaccolara” non è altro che un piatto di pasta (prevalentemente spaghetti) e sugo di pesce di recupero, il meno pregiato, quello che una volta non veniva portato ai mercati o rimaneva invenduto, ma che oggi è stato rivalutato. 
Una salsa insaporita da pomodori tagliati a pezzettini, da aglio, prezzemolo, sale, pepe, olio extravergine di oliva, il tutto poi sfumato con il vino bianco. 
Una vera e propria delizia per il palato.
La ricetta della “Trabaccolara” è tornata in auge alla fine del 1900 grazie ai grandi Ristoratori Viareggini che l’hanno fatta conoscere in varie parti d’Italia e non solo.

In Darsena a Viareggio ci sono alcuni Ristoranti e Trattorie che tramandano la Cucina di Mare Tradizionale, uno tra quei Locali dove si può apprezzare al meglio tale fatto è la “Trattoria la Darsena”.

La Trattoria La Darsena è ubicata al Numero Civico 150 di Via Virgilio, la seconda Strada parallela a Sud di Via Michele Coppino
Il Locale ha aperto nel 1988 e per molti anni e stata una buona Trattoria, molto popolare, frequentata dagli operai dei cantieri e dai pescatori. 
Negli anni si sono succedute diverse gestioni.

Nel 2008 la Famiglia Giannini, persone del Territorio e grandi appassionati di Enogastronomia,  decise che era arrivato il momento di dedicarsi alla realizzazione del Loro grande sogno
avere un Ristorante
Per tale motivo rilevarono nel sopra citato anno la “Trattoria La Darsena” e insieme a una bravissima Cuoca loro amica, Michela Barsotti, iniziarono il percorso di valorizzazione del Locale stesso. 

Iuri Giannini (classe 1968) sua Moglie Rita Rafanelli, il loro Figlio Marco Giannini (classe 1997) e il Fratello di Iuri Walter Giannini (classe 1975) insieme a Michela Barsotti si sono impegnati molto in questi anni per rendere la TrattoriaLa Darsenaun approdo sempre sicuro per gli amanti dell’Enogastronomia di livello.

La Trattoria/RistoranteLa Darsenaè semplicemente accogliente con il suo caratteristico e curato arredo marinaresco
All’esterno, davanti all’Ingresso, uno spazio attrezzato usufruibile con la bella stagione. 
Entrando sulla sinistra il Bancone bar e di servizio con la ricca e invitante vetrina del pesce fresco, subito dopo c’è la Sala, uno spazio unico, con una dozzina di Tavoli (35/40 coperti) ben apparecchiati con puntuale attenzione. 
In fondo alla Sala la porta della Cucina.

Il Menu offre alla Carta una scelta molto varia, naturalmente il Mare fa da padrone e non manca la “Trabaccolara”.

La Carta dei Vini è ampia, una trentina di pagine, molto selezionata ed è frutto di una costante e appassionata ricerca delle Etichette migliori, molti gli Champagne, ampia scelta di Vini Bianchi ma non mancano i Vini Rossi
Molto buono il rapporto qualità/prezzo dell’offerta
Il merito di una Carta dei Vini così importante va anche al bravo Marco Giannini che pur frequentando l’Università è diventato anche un esperto Sommelier A.I.S..

Ma veniamo al pranzo fatto.

In Tavola il ricco Cestino del pane: Pane Bianco, Pane Integrale, Pane Toscano, Focaccia Bianca e Focaccia Integrale (le focacce sono state servite calde).

Le degustazione è stata ben abbinata ai seguenti Vini suggeriti da Iuri e Marco Giannini

Sono state servite le seguenti portate:

- Grinfia di polpo di scoglio tostata su patate viola e gocce di salsa ai peperoni;

- Ostrica in tempura  con crema di cavolfiore e fagioli cannellini bianchi;

- Trancetto di baccalà gratinato al curry su fondo di burrata affumicata;

- Triglia croccante di scoglio all’arancia;

- Acciughe fresche di Monterosso (prelibatezza Ligure) fritte con verdurine croccanti;

- Budino di crostacei (scampi e gamberi rosa) e la loro “bisque” (brodo concentrato tipico della Cucina Francese) su crema di asparagini;

- “Crudités” - Ostrica Concava Speciale Cocollos (allevata in Irlanda del Nord e di qualità superiore), Scampo Viareggino con lamelle di fungo Porcino crudo, Gamberi Rosa, Mazzancolla Viareggina, Gambero Rosso di Santa Margherita Ligure e burrata fresca;

- Crocchetta di gamberi su cipolla caramellata;

- Pici, artigianali fatti in Casa, alle cicale;

Spaghettoro Verrigni ai pomodori freschi (Datterino Rosso, San Marzano, Datterino Giallo);

- “Per Interrompere” - Sgroppino al limone con vodka e prosecco;

- Spaghetto affumicato “Verrigni” con vongole sgusciate, granelli di pistacchio e bottarga di muggine; 

- Risotto di Vialone Nano con crostacei, carpaccio di scampi crudi e burrata;

- “Catalana alla Sarda” con gamberone rosso, scampo, astice e verdure;

- Tartare di tonno rosso con gelatina di mango;

- “Bomboloncini fatti in Casa” - Uno con fragole e crema pasticcera al limone, l’altro con panna fresca.

Un’ampia degustazione che ha messo a dura prova anche un professionista allenato come me, ma ne valeva la pena avendo potuto apprezzare l’eccellenza degli ingredienti, il giusto equilibrio delle preparazioni, l’assoluta bontà di ogni piatto e la delicata eleganza delle presentazioni: 
decisamente una Cucina che si fa amare.

In Cucina insieme alla Chef Michela Barsotti, che è figlia d’arte e una lunga carriera alle spalle, il giovane e bravo Chef Marco Maurina, di fondamentale supporto anche Rita Rafanelli e Walter Giannini.

Il Servizio di Sala è stato eseguito con molta cura, familiarità e attenzione da Iuri e Marco Giannini coadiuvati da una brava e premurosa assistente come Lucia Santucci.

Che cosa posso aggiungere sulla TrattoriaLa Darsenadi Viareggio (LU) sennonché proprio qui la grande qualità delle materie prime si sposa con una sapiente arte culinaria.



Trattoria "La Darsena" - Vista Esterna

Il Bancone all'Ingresso

La Sala

Grinfia di Polpo......

Ostrica in Tempura......

Trancetto di Baccalà......

Triglia Croccante......

Acciughe Fritte......

Budino di Crostacei.....

"Crudités"......

Crocchetta di Gamberi......

Pici alle Cicale

"Spaghettoro Verrigni"......

"Per Interrompere"......

Spaghetto Affumicato con Vongole......

Risotto con Crostacei......

"Catalana alla Sarda"......

Tartare di Tonno Rosso......

"Bomboloncini Fatti in Casa"......

Michela Barsotti e Giorgio Dracopulos

Marco Maurina, Michela Barsotti e Walter Giannini

Imbarcazioni e Mare: Un Amore Assoluto

Iuri Giannini e Lucia Santucci

"Trattoria La Darsena"

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