giovedì 26 dicembre 2024

UN FINE ANNO CON GLI STRAORDINARI CRISTALLI DELLA “RIEDEL” HA SICURAMENTE UN FASCINO SPECIALE.



 Lynda Boyd la bella e brava attrice Canadese ha detto: “Non importa quanto si invecchi, quella dell'Ultimo dell'Anno sembra sempre la sera in cui tutto è possibile!

Certo che la Fine dell'Anno è sicuramente una notte speciale dove, tra Cene, Eventi, Feste e Balli si consumano anche fiumi di Vino e altre bevande.

Bere un bicchiere di Vino, di qualunque tipo esso sia, acquista sicuramente maggiore importanza e piacevolezza anche grazie al “vetro” che lo contiene.

Nel Mondo delle bevande i “bicchieri” con cui si degusta hanno una fondamentale importanza. La buona qualità del cristallo e la forma specifica per ogni liquido sono il segreto che fa di un bicchiere il più straordinario e adatto mezzo con cui bere al meglio.

Prima di tutto voglio fare un accenno su “Cosa è il Vetro”.

Il “Vetro” è un materiale dalla consistenza molto dura e allo stesso tempo fragile che ha un aspetto trasparente e traslucido. Si ottiene, per la parte che interessa il nostro argomento, prevalentemente dalla fusione ad altissima temperatura (a 1300/1500 gradi) di sabbia silicea con ossidi e carbonati. Il “Vetro” si lavora, dandogli un’infinità di forme, quando è ancora caldissimo e fluido, successivamente si definisce la sua concretezza raffreddandolo con un processo piuttosto lento.

La Storia del Vetro si perde nella “notte dei tempi”, forse possiamo dire che un suo coinvolgimento, sicuramente casuale, nella vita umana c’era già stato oltre 7000 anni fa. Nei Secoli successivi la lavorazione del vetro si sviluppò sia tra i Fenici, gli Egiziani e i Greci, ma furono gli Antichi Romani che dettero un forte impulso a questo settore quando, intorno all’anno 100 a.C., perfezionarono la produzione grazie al soffiaggio dentro gli stampi che permise di aumentare notevolmente la possibile gamma dei manufatti. Nel 400/600 si svilupparono varie e particolari tecniche come quella dell’uso del mosaico in vetro nell’Arte Bizantina.

Nel XI Secolo, in Germania, avvenne un nuovo balzo in avanti che fu dato dall’invenzione del procedimento per la realizzazione del vetro piano in lastre, e successivamente nel 1450 con l’invenzione a Venezia delCristallo” si arrivò praticamente alle stesse tecniche artigianali che anche oggi, se pur perfezionate, vengono usate.

Il sostantivo femminile “ialurgìa”, che deriva dal termine Greco “ὑαλουργεῖον” e tradotto letteralmente significa “fabbrica di vetro”, definisce specificatamente la magica “Arte di fabbricare e lavorare il vetro”.

Una delle Aziende più storiche e importanti del Mondo per la realizzazione di articoli professionali in cristallo di grandissima qualità è sicuramente laRiedel”.

La “Riedel Crystal” a Sede a Kufstein un’antica Città Austriaca del Tirolo attraversata dal Fiume “Inn” e ubicata vicino al confine con la Regione Tedesca della Baviera. Da una suggestiva collina domina l’abitato cittadino l’imponente “Fortezza di Kufstein” (Festung Kufstein) una tra le costruzioni di Epoca Medievale (XIII Secolo) più importanti del Tirolo, posizionata in un punto strategico dove la valle dell'Inn fa un restringimento che permetteva anticamente di controllare l'accesso alle Alpi.

LaRiedelha una lunga e interessante Storia vissuta attraverso ben 11 Generazioni della Famiglia Riedel.

Il primo membro della Famiglia che iniziò il commercio della cristalleria dilusso” fu Johann Christoph Riedel classe 1673. Visse a Pavlovice (oggi Repubblica Ceca), nella Tenuta Neuschloss, nella Boemia Nord-occidentale vicino ad Haida e Steinschönau. Tutte Località che all’inizio del XVIII Secolo divennero centri di fama mondiale per il commercio delCristallo di Boemia”. Viaggiò in tutta Europa per vendere il vetro: i guadagni ottenuti dalla sua attività giustificavano i lunghi, ardui e pericolosi viaggi di allora, finché, purtroppo, nel 1723 fu tragicamente assassinato, lasciando la Moglie e i tre Figli.

A Johann Christoph seguì Johann Carl Riedel (1701-1781) che visse a Falkenau vicino ad Haida dove costruì la sua casa e dove lavorò come pittore su vetro. Nel 1739 fu nominato “Balivo” (Pubblico Ufficiale) della Città. Nel 1723 sposò Anna Elizabeth, appartenente a una benestante Famiglia di vetrai. Diedero al mondo 11 Figli di cui solo due sopravvissero fino in età adulta. Nel 1753, Johann Carl si trasferì ad Antoniwald nelle Montagne Jizera, che fanno parte del Gruppo Montuoso dei Sudeti Occidentali, lasciando così al Figlio più grande Johann Leopold il comando della Vetreria a Neuwiese tra il 1766 e il 1769.

Johann Leopold Riedel (1726-1800) pose le fondamenta dell’impero del vetro dei Riedel nella Boemia Settentrionale. Di professione faceva il doratore e il pittore su vetro, ma dal 1746 fu a capo della Vetreria di Johann Josef Kittel, un suo insigne parente, a Falkenau. Nel 1752 divenne responsabile della Vetreria del Conte Desfour, la "Zenknerhütte" ad Antoniwald, Località immersa nelle Montagne Jizera. Johann Leopold fece la sua fortuna durante la Guerra dei Sette Anni (1756-1763). La Guerra coinvolse le principali potenze europee dell'epoca e fu causata dalle rivalità coloniali tra Inghilterra e Francia, dalla volontà dell'Impero Austriaco di recuperare i territori perduti della Slesia con la Pace di Aquisgrana (1748) e dai timori della Russia e della Svezia per la crescente potenza della Prussia. Durante e dopo la Guerra, nell’ambito del processo di ricostruzione, vi fu una massiccia richiesta di lastre di vetro per finestre e Riedel fu il primo a produrle nella Regione delle Montagne Jizera. Johann nel 1775 costruì la prima Vetreria di Famiglia a Christianthal e nel 1782 rilevò la vicina Vetreria a Neuwiese.

Il rappresentante della generazione successiva fu Anton Leopold Riedel (1761-1821), il Figlio maggiore di Johann Leopold e il primo membro della Famiglia Riedel nato nelle Montagne Jizera ad Antoniwald. Gestì la Vetreria di Neuwiese per il Padre fino a diventarne Titolare nel 1795. Produceva cristallo e vetro cavo colorato, boccette per profumi, parti di candelabri e anche i primi pezzi di bigiotteria in vetro. Nel 1809 fondò a Mistrovice vicino ad Haida una fabbrica per la lavorazione di vetro cavo tagliato, inciso e dipinto. Nel 1814 prese in locazione la Vetreria del Conte Desfour ad Antoniwald.

Seguì Franz Xaver Riedel (1786-1844) che si fece un nome in gioventù lavorando come incisore. Alcune opere recanti la sua firma sono tuttora molto ricercate per il loro grande valore. Dal 1814 al 1821 gestì la Vetreria del Padre a Neuwiese e divenne poi Locatario della Vetreria Zenknerhütte ad Antoniwald. Nel 1829 fondò una sua Vetreria a Wilhelmshöhe. La sua prima Moglie, Judith, proveniva da una ricca Famiglia di mercanti di vetro, i Vogel di Steinschönau. Franz e suo Nipote Josef inventarono nuovi colori per il vetro usando l’uranio per ottenere la fluorescenza nelle tonalità giallo e verde, alle quali furono dati rispettivamente i nomi di "Annagelb" e "Annagrün" dal nome della Figlia di Franz, Anna.

All’età di 14 anni, Josef Riedel Senior (1816-1894) divenne l’assistente dello zio Franz Xaver e sposò infine sua Figlia Anna. Josef visse in un periodo a lui molto favorevole che vide l’avvento della Rivoluzione Industriale. Nel 1858 possedeva otto Vetrerie, due grandi imprese tessili e delle miniere di carbone. Nel 1873 Josef si aggiudicò il premio "Grand Prix" all’Esposizione Universale di Vienna, successivamente ricevette un riconoscimento da Papa Pio IX e le autorità locali di Franzensbad e Wiesenthal gli conferirono la Cittadinanza Onoraria. Josef era conosciuto da tutti con l’appellativo di "Re del vetro delle Montagne Jizera". Nel 1895 i suoi Figli registrarono il primoLogo Riedel”.

Successivamente Josef Riedel Junior (1862-1924) l’unico figlio nato dal secondo matrimonio di Josef Riedel Senior guidò l’Azienda per dieci anni (1914-1924). Nel 1894 costruì una Villa a Tiefenbach, in Baviera, per la Moglie Paula, ancora oggi uno degli edifici storici più eleganti che si possa ammirare nelle Montagne Jizera. Nel 1906, a Josef Junior fu concesso di entrare a far parte dell’Ordine Imperiale della Corona Ferrea dall’Imperatore Francesco Giuseppe I.

Seguì Walter Riedel (1895-1974) il più grande dei Figli di Josef Junior. Il suo destino fu segnato dalle due Guerre Mondiali e la politica che caratterizzò il periodo in cui visse lo obbligò a cambiare cittadinanza per ben quattro volte. Nel 1918, quando Walter iniziò a lavorare nell’Azienda di Famiglia, la Boemia fu annessa alla Cecoslovacchia e Walter subì la stessa sorte delle popolazioni germanofone insediate nella zona dei Sudeti divenendo cittadino Ceco. Fu in quel periodo che la Famiglia Riedel si affermò come maggiore produttrice mondiale di gioielli di vetro e cristalleria, perline, lampade e vetro tecnico così come prodotti di vetro di lusso. Walter fu insignito del Premio "Grand Prix" per le sue realizzazioni presentate all’Esposizione Internazionale di Parigi (1925) e successivamente all’Expo di Parigi del 1937.

Poi ci fu Claus Josef Riedel (1925-2004) che ebbe l’intuizione di abbandonare lo stile dominante dell’epoca dei tradizionali calici pesanti, dalle linee un po’ barocche e dal vetro spesso, intagliato e colorato, per passare a calici vino dal lungo stelo e dallo stile essenziale, soffiati a bocca in cristallo sottile, perfettamente lisci e trasparenti. Il consenso dal Mondo Enofilo e del Design fu spontaneo e immediato. I numerosi premi e riconoscimenti conseguiti furono il segnale che una nuova era stava per iniziare. I Musei acquistavano le creazioni di Claus Riedel da inserire nelle collezioni permanenti, è il caso del “Museo d’Arte Moderna di New York” che espone tuttora alcune sue opere. A Claus Riedel è riconosciuto il merito di essere stato il primo a intuire il ruolo svolto dalla forma del calice nel trasmettere la personalità delle bevande alcoliche. La sua concezione stilistica rivoluzionaria ha prodotto un effetto permanente sulla cultura mondiale del calice da degustazione, allorché nel Catalogo Riedel fece la sua apparizione la “Collezione Sommeliers”, introdotta trent’anni fa. Si tratta di una nuova concezione di calici elettivi pensati per valorizzare le qualità organolettiche dei vari stili di vino all’interno delle forme più adatte.

Georg Josef Riedel (nato il 16 dicembre 1949) è entrato nell'Azienda di Famiglia nel 1973 come contabile, prima di diventare dal 1987 al 1994 Co-ceo di Riedel Crystal insieme a suo Padre, il Professor Claus Josef Riedel. Ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato dal 1994 al 2013. Georg Riedel è succeduto al suo Padre.

Oggi il Patron Georg J. Riedel è affiancato nella conduzione Aziendale dai due Figli Laetizia Riedel-Rothlisberger (classe 1974) e Maximilian Josef Riedel (classe 1977).

La Moglie di Georg Riedel, Eva Koenig, sposata nel 1973, con grande stile ed eleganza si occupa dell’arte del ricevere nella nuova “Casa Riedel”, un vero gioiello architettonico contemporaneo ben inserito nel paesaggio Tirolese oltre a seguire il punto vendita Aziendale a Kufstein il “Riedel Glas Store & Outlet” e gli altri vari punti vendita nel Mondo.

Gli straordinariCalici Riedel”, come del resto tutta la loro produzione, nascono da un susseguirsi di prove con un’infinità di prototipi, sessione dopo sessione, finché, per esclusione, Tecnici e Sommelier di fama internazionale pervengono al calice ideale per forma, dimensioni e diametro. Nel corso degli anni l’Azienda Riedel è giunta ad alcune interessanti spiegazioni scientifiche sul perché il bouquet e il gusto di vini, liquori e distillati siano subordinati alla forma del calice in cui sono serviti. Alla prima scoperta si è pervenuti assaggiando il vino: lo stesso vino si esprimeva diversamente in virtù della forma del calice in cui veniva servito. La differenza era così netta da indurre i Sommelier più esperti a ritenere che a calice differente corrispondesse un diverso tipo di vino. Le varietà d’uva sono il fattore che determina il rapporto tra le componenti fruttate, acide, tanniche e alcoliche. Partendo da questo presupposto “Riedelè riuscita nell’impresa di creare calici dalle forme idonee a valorizzare il vino ottenuto da uve varietali specifiche. Le peculiarità, le dimensioni e la forma del calice riescono a estrarre alla perfezione le qualità organolettiche specialmente di un vino pregiato.

Otre ai “Bicchieri” hanno grande rilevanza per la “Riedel” anche altri accessori in cristallo per i vari tipi di servizio, nel “Vino”, per esempio, i “Decanter” che hanno la fondamentale funzione di decantazione e ossigenazione.

Nel 2024 la “Riedel” ha presentato una nuova e super affascinante versione del suo “Decanter” più iconico la “Lira - Amadeo” presentato per la prima volta nel 2006 è ancora oggi un vero “best sellerAziendale. “Lira - Amadeo Optic Magnum 2024” è nato ispirandosi al celebre Compositore Austriaco Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791). “Lira - Amadeo Optic Magnum 2024” unisce armoniosamente, come sempre, funzionalità design ed eleganza ma presenta anche un meraviglioso e suggestivo effetto ottico lungo tutta la sua silhouette, una caratteristica speciale che lo rende unico nel suo genere. Un vero capolavoro realizzato in “Edizione Limitata” dai Maestri Vetrai dello Storico Stabilimento di Kufstein nel Tirolo Austriaco, prodotto in un pregiatissimo cristallo soffiato a bocca come tutti i “Decanter” firmati “Riedel”. “Lira - Amadeo Optic Magnum 2024” va ad aggiungersi agli altri preziosi “Decanter” della esclusiva “Linea Amadeo”, vere e proprie preziose opere d’arte.

L’AziendaRiedel”, con alle spalle quasi 300 anni di esperienze e tradizioni, ha ricevuto un’infinità di premi e riconoscimenti Internazionali per l’altissima qualità raggiunta.

Il Vino e moltissime altre bevande trovano la giusta accoglienza nei magnifici cristalli dellaRiedele un Fine Anno con il loro uso acquista sicuramente maggiore gusto e uno fascino assolutamente speciale

https://www.riedel.com/it-it

https://www.youtube.com/watch?v=U2aCd4d1I6Q

https://www.youtube.com/watch?v=SKSQ8K1d9lY


Vere e Proprie Preziose Opere d’Arte (Foto Riedel)

Funzionalità Design ed Eleganza (Foto Riedel)

Straordinari Calici (Foto Riedel)

"Decanter Amadeo Optic Magnum 2024"

Maximilian Josef Riedel (Foto Riedel)


lunedì 16 dicembre 2024

LE MAGNIFICHE E SUPER GUSTOSE CREAZIONI DEL MITICO “DA VITTORIO” PER FESTEGGIARE IN DOLCEZZA IL NATALE 2024.

 


Il Natale è sicuramente l’occasione festiva più suggestiva e coinvolgente dell’Anno.

Molto prima dell’avvento della Religione Cristiana esistevano già molte tradizioni, di popolazioni sparse per il Mondo, che festeggiavano il “Solstizio d’inverno” (momento in cui il sole raggiunge il massimo valore di declinazione negativa). Tale momento con il nostro calendario cade a seconda degli anni il 21 o il 22 Dicembre.

Alcune delle tradizioni popolari del “Solstizio d’inverno”, che il Cristianesimo in molti casi ha fatto proprie, furono ufficializzate in tutto l’Impero Romano, nel 330 d.C. dall’Imperatore Costantino che fissò la data dei festeggiamenti il 25 Dicembre di ogni anno.

Da allora per la Festività religiosa e culturale del Natale è stato un crescendo e oggi viene celebrata da miliardi di persone in ogni dove.

Il Natale e tutte le altre Feste collegate sono indubbiamente il periodo in cui vengono preparati e consumati una serie infinita di “dolci tradizionali” casalinghi, artigianali e industriali. In Italia di queste preparazioni ne esistono tantissime ricette distribuite su tutto il Territorio, nelle varie Regioni, Province, Comuni e anche in alcuni specifici Quartieri: inoltre in molti casi lo stesso dolce secondo i luoghi di realizzazione ha nomi diversi. 

Desidero festeggiare insieme a Voi questo Natale 2024 con le magnifiche preparazioni dolciarie di un’Azienda che è un vanto Italiano nel Mondo: Da Vittorio.

Quella di “Da Vittorio” è la coraggiosa e appassionante storia della Famiglia Cerea e allo stesso tempo è la storia di un talento straordinario capace di tracciare in 58 anni di attività innovativi percorsi della Ristorazione e dell’Accoglienza, inventando uno “stile” unico che oggi viene esportato in tutto il Mondo.

Tutto ha avuto inizio nel Gennaio 1966 quando Vittorio Cerea (1936 - 2005) e sua Moglie Bruna, appassionati di cucina, iniziarono il restauro di un fondo in Centro a Bergamo (in un tratto di Viale Roma diventato in anni recenti Viale Papa Giovanni XXIII) per trasformarlo nel Loro nuovo Ristorante successivamente inaugurato Mercoledì 6 Aprile dello stesso anno

Vittorio era nato in una Famiglia di umili origini ma sorretto da una ferrea volontà e assoluta dedizione da un iniziale lavoro da garzone in un noto Bar della Bergamo bene in pochissimo tempo scalò la carriera fino ad arrivare nel 1960 a rilevare insieme ai Fratelli un noto Locale Cittadino l’Orobica.

Proprio alla CaffetteriaOrobicaBruna aveva conosciuto Vittorio, si erano innamorati e poi sposati.

Il RistoranteDa Vittorio” in Viale Roma agli inizi era semplice e con pochi coperti ma la passione e il desiderio di migliorarsi era per Vittorio, che stava in Cucina, e Bruna una costante che li portava ad aggiornarsi costantemente da colleghi più esperti. L’idea innovativa e vincente di Vittorio e Bruna fu quella di introdurre nel loro Ristorante laCucina di Mare”, una scelta molto coraggiosa visto che a Bergamo non la praticava nessuno.

In pochi anni “Da Vittorio” la Cucina diventò qualcosa di veramente speciale e oltre al grande successo con la Clientela arrivarono anche moltissimi riconoscimenti tra cui quelli della prestigiosa “Guida Rossa Michelin” che nel 1978 conferì la “Prima Stella Michelin” e nel 1996 la “Seconda Stella”. Nel 2002Da Vittorio” venne inserito anche nello specifico mitico elenco dei migliori Ristoranti del Mondo della AssociazioneRelais & Châteaux”.

Intanto in questi anni di entusiasmante lavoro anche i 5 Figli, di Vittorio e Bruna Cerea crescevano e si immedesimavano con passione nell’attività di Famiglia:

- Enrico Cerea (per tutti Chicco), il primogenito, si è appassionato ai fornelli e ha iniziato prestissimo a fare esperienze in Ristoranti super famosi in Italia, negli Stati Uniti, nel Principato di Monaco, in Spagna e in Francia diventando uno Chef straordinario;

- Francesco Cerea, secondogenito, grazie al suo magnifico ed espansivo carattere da sempre ha avuto un ruolo importantissimo nell’accoglienza, nelle pubbliche relazioni, nel coordinamento del personale e vista la sua grande passione enologica è anche il Responsabile delle Carte dei Vini;

- Barbara Cerea ha sempre sostenuto la Famiglia in tutte le sue iniziative sia interne sia esterne ha sposato Simone Finazzi lo Chef Pasticciere del Ristorante;

- Roberto Cerea (Bobo) appassionatosi alla Cucina sin da bambino ha fatto esperienze importantissime soprattutto in Francia diventando un grandissimo Chef;

- Rossella Cerea donna luminosa e maestra dell’accoglienza è la colonna portante della Sala e in moltissime altre attività della Famiglia.

Nel 2005 il RistoranteDa Vittorio ha compiuto un trasferimento fondamentale per la sua storia, ha trovato la sua nuova Casa a Brusaporto in Via Cantalupa 17.  

Brusaporto è un Piccolo Comune dell’hinterland Bergamasco, a pochi minuti di macchina dalla Città, adagiato sugli ultimi Colli della Val Cavallina e la sua curata campagna è una piacevole oasi di verde e natura.

La nuova Sede per la “Dimora Da Vittorio” è assolutamente magnifica: una Tenuta di 10 Ettari che oltre alla Struttura principale comprende l’eliporto, il campo da tennis, il campo per il calcetto, due laghetti naturali, un ideale percorso di relax, il grande patio a bordo piscina con barbecue e forno a legna per appetitosi menu "open air", una elegante sala conferenze per meeting di lavoro, i Vigneti dove viene prodotto il Vino della Casa (Rosso Faber) e a fianco del Ristorante ma del tutto indipendente, cucine comprese, “La Cantalupa” la struttura specializzata per banchetti ed eventi sia privati che aziendali, con disponibilità di sale con focolare e giardini che possono ospitare fino a trecento persone.

Dopo pochi mesi dal trasferimento nella nuova Sede a Brusaporto “Da Vittorio” è entrato ufficialmente anche nel gota dell’accoglienza mondiale con l’ingresso nei Circuiti Relais & Châteaux e Les Grandes Tables du Monde.

Anno dopo anno “Da Vittorio” è cresciuto offrendo alla Clientela un magico e ampio sistema di Ristorazione che comprende il RistoranteTre Stelle Michelin” (la Terza Stella è arrivata nel 2010) di Brusaporto, il “Da Vittorio St. Moritz” al Carlton Hotel di St. Moritz in Svizzera aperto nel 2012 e dal 2014 premiato con “Una Stella Michelin”, il “Da Vittorio” (Una Stella Michelin) a Shanghai in Cina e dal 2022 il “Da Vittorio” a Saigon in Vietnam. Oltre a ciò c’è la “Pasticceria Cavour 1880” di Bergamo, il “New Wave by Da Vittorio Bistrot”, aperto a inizio 2022 all’interno di “UCCA - Center for Contemporary Art ” il Museo di Arte Contemporanea della Città Cinese di Shanghai, che combina una straordinaria esperienza museale a quella gastronomica altrettanto straordinaria.

Ma non è finita perché “Da Vittorio” è molto importante anche la “Ristorazione Esterna” che è fatta di Banchetti ed Eventi: portano in giro per il Mondo il loro gustosissimo “prêt-à-porter” gastronomico.

A tutto questo si deve aggiungere nell’ambito dell’accoglienza, “La Dimora” a Brusaporto con le sue 10 camere di charme e il piccolo gioiello ristrutturato a Bergamo Alta la “Locanda Cavour 1880”, sei accoglientissime camere su quattro piani.

Per queste Feste di Fine Anno 2024 i bravissimi Pastry Chef diDa Vittorio”, sotto la guida del grande Simone Finazzi, e in collaborazione con il Chocolate Designer Davide Comaschi, propongono oltre ai classici anche una nuova collezione di dolcissimi capolavori.

Immancabile l’appuntamento con il panettone, nelle tre versioni principe: impasto Classico (farcito con tranci di frutta candita e uva passa), con impasto arricchito da cacao e golose gocce di cioccolato e terzo quello con pepite di albicocca e Collio Picolit D.O.C., uno dei Vini Passiti naturali più amati d’Italia.

A loro si aggiunge una novità 2024. Recuperando l’antica ricetta di questo speciale e mitico lievitato, tramandata di generazione in generazione, nasce il “Panettone Milano”. La versione tradizionale di questo lievitato non prevede infatti la presenza di mandorle tostate o di glassatura e nel rispetto di queste indicazioni, la forza del “Panettone Milano” firmato “Da Vittorio” risiede principalmente nella consistenza soffice e nell’umidità del suo impasto, un risultato che esalta gli aromi ricchi di burro, vaniglia, agrumi e frutta candita.

Anche per quest’anno è disponibile, in edizione super limitata di soli 1500 pezzi, lo “Stellato”, che racchiude, in un unico prodotto, l’anima sia del Panettone sia del Pandoro. Un lievitato puro, senza canditi, dall’impasto dorato e soffice, con base a forma di stella (come un Pandoro) e dallo sviluppo verticale e semisferico (come un Panettone).

I Panettoni di “Da Vittorio” sono prodotti artigianalmente e il loro impasto, soffice e profumato (per la presenza di miele di zagara e cannella) è realizzato con farina di frumento monorigine a cui si affianca il germe di grano, l’indice proteico è del 15% il che permette di sopportare meglio il lungo processo di lavorazione con tre rinfreschi (impasto serale, lievitazione notturna, seguita da un secondo impasto mattutino e ulteriore lievitazione prima della cottura).

Ogni Natale firmato Da Vittorio è pensato per rispondere a un tema specifico: quello del 2024 è dedicato a “Gli Elfi di Babbo Natale”. Quei piccoli, laboriosi e adorabili aiutanti senza i quali i bambini di tutto il mondo non potrebbero ricevere per tempo i propri regali. Semplicemente una realizzazione magnifica: un “Magico Manoscritto”, realizzato tutto in finissimo cioccolato, che racconta la storia di Alabaster Snowball responsabile della lista buoni o cattivi, di Bushy Evergreen capo della divisione giocattoli, di Wunorse Openslae creatore della slitta e custode delle renne, e di molti altri elfi, tutti accomunati da una sola missione, portare a termine il Natale.

Oltre al “Manoscritto”, una nuova collezione completa di prodotti realizzati in cioccolato, che dimostra tutta la maestria artigianale dei Maîtres ChocolatierDa Vittorio”:

- La “Christmas Box”, confezione regalo assemblata e incisa a mano, che racconta la storia dei piccoli aiutanti di Babbo Natale, da cui si intravede il prezioso tesoro contenuto, ovvero il panettone ricoperto di finissimo cioccolato;

- Il “Christmas Tree”, perfetto come regalo, decorazione o centrotavola, con una base che ospita praline ricoperte di cioccolato e un cuore cremoso al proprio interno; le Sfere di cioccolato, eleganti come le decorazioni dell’albero di Natale, ognuna realizzata con una diversa tipologia di cacao e un delizioso ripieno;

- Gli “Snack in tre varianti”, caramello intenso e cannella speziata, fresco lampone ed esotico cocco, cremoso pistacchio e dolce arancia;

- il “Mosaico Christmas Edition”, composizione di 6 tipologie di cioccolato che, assemblate, ricreano l’iconica immagine di Babbo Natale. Per ciascuna di queste creazioni sono state usate solo le sfumature naturali delle diverse varietà di cacao impiegato.

Quello del cioccolato è infatti un focus molto importante sia per la Famiglia Cerea sia per Davide Comaschi. In Loro è assoluta la volontà di non impiegare coloranti artificiali nei prodotti a base di cacao, ciò non solo esalta al massimo le proprietà organolettiche delle singole varietà ma è un anche un gesto di attenzione e di rispetto per tutti i consumatori, soprattutto i più piccoli.

Per il Natale 2024, Davide Comaschi ha elaborato anche una versione festiva degli intramontabili “Carati”, il suo marchio di fabbrica, quest’anno arricchiti dal sapore dolce del panettone e dall’intensità del cioccolato più pregiato.

Disponibile all’acquisto (in negozio oppure online) anche il “Calendario dell’Avvento”, il prezioso scrigno decorato con immagini invernali che richiamano la tradizione natalizia, come fiocchi di neve, stelle e paesaggi innevati.

Immancabili, infine, sia le dolcezze con base frolla (dal “Bisco Albero” al “Bisco Tris” di soggetti natalizi ed elfici) sia le Confezioni Natalizie fiore all’occhiello della sezione “Gift firmati Da Vittorio” e ideati da Rossella Cerea.

 “Da Vittorio” è sicuramente un esempio della grande capacità Italiana di raggiungere nel Mondo i più alti livelli dell’eccellenza. Una Famiglia i Cerea che con le sue tre Generazioni (oggi partecipano all’attività anche i Nipoti di Vittorio e Bruna) ha saputo unire la grande Tradizione Culinaria Italiana all’evoluzione dei tempi adeguandosi sapientemente alla modernità: semplicemente fenomenali.

Con le magnifiche e super gustose creazioni del mitico Da VittorioVi auguro di festeggiare felicemente e in dolcezza ilNatale 2024”.

https://www.davittorio.com/

https://www.youtube.com/watch?v=gx-5BzmnYr8


La Straordinaria Famiglia Cerea (Foto DV)

"Deliziosi Panettoni"..... (Foto DV)

"Il Baule dei Regali"..... (Foto DV)

"Stellato"..... (Foto DV)

"La Storia Segreta Degli Elfi il Manoscritto"..... (Foto DV)

"Christmas Box"..... (Foto DV)

"Il Calendario"..... (Foto DV)

"Bisco Albero"..... (Foto DV)

Magnifiche e Super Gustose Creazioni per Natale 2024 (Foto DV)


domenica 8 dicembre 2024

AL RESTAURANTE “COQUE” (DUE STELLE ROSSE E UNA VERDE MICHELIN) DI MADRID PER FESTEGGIARE LA “NOCHEVIEJA 2024” CON UN FANTASTICO MENU E MUSICA DAL VIVO.




La Spagna è per me una Nazione speciale, un Mondo straordinariamente accogliente dove mi trovo assolutamente a mio agio. Adoro anche la bellissima Capitale Spagnola, Madrid, una Città magnifica, super accogliente e piena di vita sotto tutti gli aspetti.

L’Ayuntamiento de Madrid (la Municipalità) è gestito in maniera centralizzata, ma il Territorio è diviso amministrativamente in 21 Distretti, ognuno dei quali non ha personalità giuridica né poteri di governo, ma solo una funzione consultiva. Ogni Distretto si divide, a sua volta, in “Barrios” (Quartieri) solo a scopo statistico.

Nel popoloso Distretto Centrale e Residenziale diChamberí”, la zona dove risiedeva buona parte dell’aristocrazia durante i Secoli XIX e XX, che conta circa 150.000 abitanti, ci sono 6 Barrios, uno di loro è denominato “Almagro”. Proprio in questo Quartiere in Calle del Marqués del Riscal al Civico 11 c’è uno dei Locali al Mondo che amo di più: il RestauranteCoque”.

Calle del Marqués del Riscal è una Traversa delPaseo de la Castellana” (nel XIX SecoloPaseo Nuevo de las Delicias de la Princesa”) uno dei principali Viali di Madrid

Il RistoranteCoque”, dei Fratelli Sandoval, ha aperto la sua nuova fantastica Sede in Calle del Marqués del Riscal il 22 Agosto 2017 ma ha alle sue spalle una lunga e interessantissima storia.

Nel 1949 Isidra Martín e Álvaro Huertas (noto allevatore e cacciatore “detto Coque”) Nonni degli attuali 4 Fratelli Sandoval (Mario, Juan Diego, Rafael e José), aprirono il loro primo, piccolo Locale a Humanes de Madrid, in Calle de Francisco Encinas, battezzandolo “Bar Las Olas” (Bar Le Onde). Nel 1956 divenne un vero e proprio Ristorante, ristrutturato poi nuovamente nel 1972. Successivamente nel 1976 la Figlia di Isidra e Álvaro, Teresa Huertas, sposatasi con Rafael Sandoval decise insieme al Marito di ampliare il Locale, ormai battezzatoCoque”, e la loro Cucina si specializzò in quella della buona Tradizione Madrilena e del Territorio.

Humanes de Madrid” è un Centro antichissimo ubicato a circa 30 Km. dalla Capitale Spagnola verso sud, negli anni Settanta non superava i 1.200 abitanti che erano quasi tutti dediti all’agricoltura. 

La straordinaria qualità dei prodotti usati in Cucina da Teresa Huertas e la grande capacità di trasformarli nei meravigliosi sapori che si ritrovavano nelle sue preparazioni è la solida base e l’esperienza a cui ha attinto, negli anni successivi, il Figlio Mario Sandoval che ha seguito le orme della Madre.

Mario Sandoval è nato a Madrid nel 1977, già da piccolo (10 anni) si divertiva in cucina a fare molto bene delle piccole cose. Con una tale premessa non poteva da grande che frequentare con successo la Escuela Superior de Hostelería y Turismo di Madrid. Per affinare la sua arte culinaria Mario dal 1999, anno in cui tre dei quattro Fratelli Sandoval hanno preso in mano il loro Ristorante (José Ramón ha intrapreso la carriera di Allenatore di squadre di calcio), ha fatto stage in Spagna e Francia, ha lavorato nelle cucine di Ristoranti super famosi come Jockey, Zalacaín, Akelaŕe, el Bulli, el Racó de Can Fabes, con Chef più che straordinari e pluripremiati come Salvator Gallego, Pedro Subijana, Martin Berasategui, Juan Mari Arzak, Ferran Adrià. Rientrato nel suo Ristorante, Mario Sandoval, ha riversato tutto il suo impegno per far crescere la sua impresa. Già nel 2003 iniziarono ad arrivare molti riconoscimenti e premi importantissimi come quello di “Mejor Establecimiento de Restauración ubicado en Territorio Nacional”.

Tra gli ottimi punteggi raggiunti su tutte le principali Guide specializzate Nazionali e Internazionali nel 2004 la prestigiosa Guida Rossa Michelin, allora “España y Portugal”, gli ha conferito l’ambitissima “Prima Stella” e con l’Edizione 2016, è arrivata anche la meritatissima “Seconda Stella”. Nel 2012 il RistoranteCoque” è stato completamente rinnovato, con la collaborazione dell’Architetto Ignacio García de Vinuesa. Ricordo benissimo come era essendoci stato: al Piano Inferiore la bellissima Cantina, al Piano Terra il comodo ingresso, il Salottino con divani per la degustazione dei super alcolici e la Sala con il grande caminetto datato 1999, al Primo Piano l’ampia Cucina e la Sala principale.

Ma i tempi cambiano e le necessità imprenditoriali anche. Con grande volontà e sofferenza per il distacco da tanti ricordi di Famiglia, i Fratelli Sandoval hanno iniziato in anni più recenti a cercare una nuova possibile Sede del loro Ristorante in Centro di Madrid. Un sincero desiderio, quello di avvicinarsi al cuore più vitale della Capitale Spagnola, per agevolare la clientela e offrire quanto di più fantastico e accogliente si possa sognare in un Ristorante. Tutto ciò senza perdere assolutamente l’essenza e il valore della loro Tradizione. Dopo aver valutato varie possibilità la scelta è caduta su un grande spazio in Calle del Marqués del Riscal al Civico 11 di circa 1.100 mq., diviso tra piano interrato e piano terra rialzato, che ospitava fino al 1990 (nel 2004 ha riaperto ma poco dopo ha chiuso definitivamente), una famosissima Discoteca alla moda: “Archy”.

La struttura doveva essere adeguata alle nuove esigenze e ognuno dei tre Fratelli Sandoval ha curato personalmente, con i tecnici, la realizzazione delle proprie aree di competenza: Mario il grande Chef, Rafael (classe 1964) l’esperto Capo Sommelier e il Responsabile della fornitissima Cantina, Juan Diego (classe 1972) il bravo Maître Direttore e Responsabile di Sala. Il 22 Agosto 2017, come già accennato, è avvenuta l’apertura del nuovoCoque” a Madrid dopo sei mesi d’impegnativi lavori il risultato è stato assolutamente fantastico.

Nello stesso tempo la vecchia Sede, a Humanes de Madrid, è stata trasformata in un’importanteScuola di Cucina”.

In questi anni i Fratelli Sandoval hanno creato nella Tenuta di “El Jaral de la Mira”, ubicata sul Monte Abantos nelle Catena Montuosa di Madrid, l’ “Agrolab” un progetto globale di agricoltura biodinamica legata alla sostenibilità e alla tutela dell'ambiente che fornisce al RistoranteCoque” le eccezionali materie prime (ortaggi, frutta, erbe aromatiche di stagione e animali di razze autoctone in pericolo di estinzione e moltissimo altro) che sono alla base dei loro Menu. “El Jaral de la Mira” è un gioiello di biodiversità ubicato nel magico Territorio di “San Lorenzo de El Escorial” a una sessantina di chilometri da Madrid. Questa bellissima campagna faceva parte dei Parchi Reali e delle Foreste di Sua Maestà Filippo II (1527 - 1598), ospitava un mulino, una casa d'armi e un convento che furono integrati nel Sito Reale.

I Fratelli Sandoval sono all'avanguardia nel campo della sostenibilità e hanno una forte volontà nell’evitare sprechi e ridurre l’uso di materiali non riciclabili dalla loro filiera, per questo la “Guía Michelin España 2025”, uscita da pochissimi giorni, ha riconosciuto al RistoranteCoque” anche “Una Stella Verde”.

Al RestauranteCoque” di Madrid ogni più piccolo particolare è lussuoso, raffinato ed elegante grazie anche al supporto del prestigioso Interior Designer Jean Porsche. Dopo alcuni scalini, attraverso la grande porta in metallo e vetro e una successiva porta automatica dorata si accede al Locale. A destra la Reception a sinistra la prima Sala (in continuo con la seconda, per un totale di 50 coperti), di fronte un breve corridoio, su cui si trova l’ascensore che porta al piano seminterrato, e in fondo la grande Cucina a vista. Al piano inferiore il Cocktail/Bar, la Sala Proiezione, una Saletta Riservata e la magnifica Cantina.

La “Bodega” (Cantina) a forma di “colosseo” è uno spettacolo sia per come è stata realizzata, sia per la quantità e la qualità dei Vini raccolti. Per non parlare della “Cappella” (Sacristía) dedicata agli Champagne. Una Cantina particolarmente ricca negli arredi e nelle vetrine/rastrelliere con i vini esposti, vi si trovano centinaia e centinaia di preziose etichette per un totale di diverse decine di migliaia di bottiglie. Rafael le ha raccolte e selezionate negli anni ottenendo anche rare verticali di vini super famosi e di piccoli ma straordinari produttori. Gli ottimi Vini Spagnoli sono integrati da grandi Vini provenienti dalle zone più vocate del Mondo.

Per la “Notte dell’Ultimo dell’Anno 2024” (Nochevieja 2024) il RestauranteCoque” offre ai suoi ospiti un Menu veramente spettacolare servito come è d’uso coinvolgendo diverse postazioni del Locale a cui si accompagnerà, in determinati momenti, la selezionatissima musica dal vivo e con un DJ.

La Cucina del grande Chef Mario Sandoval è fatta innanzitutto di materie prime straordinarie che rispettano le stagionalità e sono di provenienza certa. Sicuramente la semplice e delicata naturalezza proveniente dalla “tradizione familiare” unita alla sapiente capacità di combinare con maestria e creatività i vari sapori ne fanno una “cucina identitaria” con uno stile che suscita immediatamente nell’ospite un’approvazione incondizionata.

Stagionalità, recupero di sapori ancestrali ed eccellenza delle materie prime sono infatti le basi su cui si fonda il fantastico “Menu della Nochevieja 2024” dello Chef Mario Sandoval, composto da molteplici portate. Si inizierà con il “Cocktail di Benvenuto”, con la possibilità anche di sedersi, deliziandosi con assaggi salati (di mare e di terra, realizzati con prodotti in gran parte provenienti dal giardino ecologico “Agrolab di El Jaral de la Mira”) serviti in diverse postazioni di “show cooking” allestiti in sontuosi buffet al piano interrato.

Successivamente, nelle eleganti sale al piano strada rialzato, saranno servite ai tavoli le7 Portateprincipali (cinque salate e due dessert). Un fascinoso pianoforte a coda riempirà le stanze di musica mentre si assaporeranno piatti, tra gli altri, come la gustosa “Aragosta Galiziana di Bueu in 2 Portate” (L'essenza della sua testa in armagnac con salsa Gochujang e Aragosta croccante con emulsione di senape e caviale di agrumi), il “Virrey con i sottaceti di Mamma Teresa Huertas”, e il “Fagiano in umido con tartufo bianco Piemontese”.

Seguiranno le due dolcezze, il “Bicchiere di barbabietola con sorbetto all'arancia rossa e spuma di yogurt” e il sorprendente “Inno all'amore”. Infine la ricca “Piccola Pasticceria” che lascerà poi il posto a mezzanotte all'“Uva della Fortuna”.

In accompagnamento a questo gustosissimo e prestigioso Menu Rafael Sandoval con la sua grande esperienza di Sommelier ha creato un attento e ricchissimo abbinamento di Vini con scelte perfette per l'occasione come, tra gli altri, lo “Champagne AOC Brut Millesimé Cristal 2015 Louis Roederer” (la “Maison Louis Roederer” fondata nel 1776 a Reims, in Francia, è una delle ultime grandi case di Champagne a rimanere indipendente e a gestione familiare), “Raúl Pérez Areas de Montalvo 2018” (un Vino Bianco sublime), “Lustau Amontillado VORS - Very Old Rare Sherry” (Palomino Fino Jerez-Xérès-Sherry invecchiato 30 Anni), “Vega Sicilia Único 1982” (Un Vino Rosso semplicemente magnifico e prezioso), “Tokaji Eszencia Oremus 2013” (Un Vino Bianco Dolce tra i più pregiati al Mondo), “Washington Irvin Osborne 1882 D.O. Jerez” (La tradizione e la storia della Cantina Osborne).

Al RestauranteCoque” è bellissima anche la “mise en place”: ceramiche sempre diverse per il servizio portate, come sempre diversi sono anche i bicchieri a secondo del contenuto o la tipologia del vino servito, tovaglioli e posate sono serviti a temperature ideali. Lo Staff del Ristorante è numeroso, gentilissimo, disponibile e di una estrema professionalità. Per l’“Ultimo dell’Anno 2024 Juan Diego Sandoval, gran Maestro di Sala, realizzerà un’atmosfera fascinosa ed elegante, estremamente seducente, super accogliete, curata nei minimi particolari affinché la notte rimanga impressa nella memoria di tutti i partecipanti.

Trascorrere il Capodanno 2024 al Restaurante Coque” (Due Stelle Rosse e Una Verde Michelin) a Madrid, in Spagna, uno dei migliori Ristoranti del Mondo, del grande Chef Mario Sandoval e dei suoi bravissimi Fratelli Rafael e Juan Diego, è un’esperienza assolutamente imperdibile se volete godervi, in una atmosfera assolutamente magica e lussuosa, il Loro fantastico Menu del Cenone di Fine Anno (Nochevieja 2024) e la musica dal vivo.

“Solo me queda brindar con todos ustedes por un espléndido y feliz 2025”. (Non mi resta che brindare con tutti Voi a uno splendido e felice 2025).

https://restaurantecoque.com/

https://www.youtube.com/watch?v=NYKWiPptE7E


"Coque": Curata ed Elegante Accoglienza (Foto Coque) 

Il Bancone Bar (Foto Coque)

"Langosta de Bueu en dos Tiempos"..... (Foto Coque)

Restaurante "Coque" a Madrid: "Virrey"..... (Foto Coque)

Stagionalità e Recupero dei Sapori Ancestrali (Foto Coque)

Restaurante "Coque": Assolutamente Imperdibile (Foto Coque) 
 
Rafael, Juan Diego e Mario Sandoval (Foto Coque)


mercoledì 4 dicembre 2024

“LARDERIA SANGUINETTI” UNA DELLE AZIENDE CHE PRODUCONO IL VERO, MITICO E PRELIBATO LARDO DI COLONNATA.




In una Valle delle splendide e verdeggianti Zone Montuose delle Alpi Apuane, nella Regione Toscana, c’è un Borgo antico, Colonnata, noto non solo per il suo fascino ma anche per le sue Cave di Marmo Bianco (le più antiche risalgono all’Epoca Romana) e per il suo particolarissimo raro e gustosissimo Lardo.

Colonnata è una suggestiva Frazione (poco più di duecento abitanti) del Comune di Carrara nella Provincia di Massa-Carrara, si trova tra i monti Maggiore, Spallone e Sagro, a circa 8 km ad est di Carrara stessa; il Borgo si raggiunge tramite l’antica strada che passa per altri due interessanti Borghi: CodenaBedizzano.

Il Territorio della Frazione di Colonnata è ubicato all'interno del magnificoParco Naturale Regionale delle Alpi Apuane”.

Le origini di Colonnata risalgono intorno al 40 a.C. quando ivi sorse un insediamento per l'alloggio degli schiavi destinati allo sfruttamento intensivo delle cave di marmo da parte degli Antichi Romani. Il nome dell'insediamento si ritiene probabilmente derivare dal vocabolo Latino “columna” indicativo del posto dove si ricavava il marmo per le colonne di marmo, ma l'origine del toponimo potrebbe anche essere ricollegata ai termini Latini “collis” (colle) o “columen” (sommità).

Nell'Alto Medioevo Colonnata quasi certamente è stata una roccaforte difensiva per i popoli che si sono succeduti in queste zone come BizantiniGoti e Longobardi. Il Borgo ha continuato a vivere, fino ad oggi, soprattutto grazie all'attività estrattiva del marmo. Probabilmente i Longobardi, vista la folta presenza di Boschi di Castagni, introdussero in Zona l’allevamento dei suini favorendo con il tempo l'attività di trasformazione delle carni che venivano acquistate appena macellate come cibo per i cavatori, dando così inizio a quella tradizionale produzione anche del celebre Lardo di Colonnata.

Colonnata ha mantenuto in parte le caratteristiche storiche originali fondate principalmente sull'uso nelle opere murali del marmo lasciato a vista, nei portali, negli stipiti di porte e finestre e in altri componenti edilizi. Tra gli altri elementi di spicco presenti nel Paese si possono ammirare la Porta Nord di accesso al Borgo, appartenuta alla cinta muraria medioevale oramai scomparsa, l'aia pavimentata in marmo che si trova nella punta più a Sud dell'abitato, la Piazza Palestro, il Campanile con sassi a vista e orologio oltre all’unica Chiesa Parrocchiale risalente al XII Secolo (ma l’aspetto attuale è cinquecentesco) dedicata a San Bartolomeo ubicata al centro dell’abitato a cui si accede da una breve scalinata in marmo. 

Il Paese ospita anche il suggestivo monumento al Cavatore, realizzato nel 1983 dallo Scultore Alberto Sparapani (1911 - 2004), che celebra tutti i lavoratori del marmo che con estrema fatica e moltissimi lutti hanno fatto prosperare nei Secoli non solo il Borgo.

IlLardo di Colonnataè un magnifico prodotto che ha reso il Borgo di Colonnata famoso nel Mondo.

Il “Lardo di Colonnataè un gustoso salume che si ottiene dall’accurata e antica lavorazione stagionale, che si svolge da Settembre a Maggio in un microclima esclusivo, dello strato adiposo ricavato dal dorso di selezionati suini. Le parti scelte dalla regione occipitale fino alle natiche e lateralmente fino alla pancetta, del peso di 7/8 kg ciascuno, vengono lavorate entro le 72 ore successive. Il grasso viene sistemato in apposite vasche di marmo bianco (ricavate da blocchi di marmo interi provenienti dal bacino marmifero locale) denominate “conche” (le più antiche risalgono al XV Secolo), in grado di mantenere la freschezza del prodotto e di assicurare la sua perfetta conservazione, dove viene con una storica e tramandata arte manuale lavorato. Ciascuna conca viene strofinata all’interno con aglio e quindi riempita con strati alternati di lardo (alcuni quintali per conca) e una particolare miscela costituita da sale marino naturale, pepe nero macinato, rosmarino fresco e aglio fresco sbucciato e triturato a cui si possono aggiungere anche altre spezie. Non viene usato alcun tipo di additivo e conservante. I recipienti vengono poi chiusi con una lastra di marmo. Gli ingredienti sono lasciati riposare per un periodo minimo di sei mesi con controlli periodici, all’interno di locali bui e poco aerati, nei quali l’umidità dipende solo da fattori naturali. Durante questa fase deve essere spesso controllata la consistenza della cosiddetta “salamoia” il liquido rilasciato dal lardo in seguito al prolungato contatto con il sale.

Le principali caratteristiche del Lardo di Colonnata” sono la forma indicativamente rettangolare, lo spessore non inferiore a 3 cm. con la possibilità della presenza di una striscia di magro. L'aspetto si contraddistingue da una parte inferiore con la cotenna e da parte superiore ricoperta dal sale di stagionatura reso scuro dalle piante aromatiche e dalle spezie.

Nel complesso il Lardo ha una consistenza omogenea e morbida, delicatamente umida, è di colore bianco, leggermente rosato o vagamente brunito. Il profumo è delizioso, una fragranza ricchissima di aromi, il sapore delicato, fresco, finemente sapido: una magnificenza che si scioglie in bocca.

Il “Lardo di Colonnata” contiene una buona percentuale di grassi essenziali omega 3 e omega 6 e grazie alla presenza di erbe aromatiche e spezie, di cui assorbe e trasmette tutte le proprietà salutistiche positive, apporta nutrienti fondamentali utili nella regolazione ormonale umana, nella comunicazione tra cellule, nel corretto funzionamento del cervello, del sistema riproduttivo e del sistema immunitario.

La fama, cresciuta negli anni, del “Lardo di Colonnata” lo ha portato a essere da cibo povero per Cavatori a una delizia molto ricercata, per tale motivo è nata la necessità di proteggere la sue specialissime prerogative qualitative e quantitative. Nel 2000 è diventatoPresidio Slow Food” (un prodotto raro ed eccellente), nel 2004 ha avuto il riconoscimento dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con il MarchioI.G.P.” (Indicazione Geografica Protetta, riconoscibile dal Sigillo Bianco di plastica apposto direttamente su ogni trancio del Lardo) che protegge i nomi di prodotti provenienti da regioni specifiche e che possiedono qualità particolari o godono di una reputazione legata al Territorio di produzione, infine è arrivata anche la tutela a livello Europeo. Conseguentemente è sorta anche  l'“Associazione di Tutela del Lardo di Colonnata”.

La Zona di Produzione esclusiva del Lardo di Colonnata IGP” rientra nel Territorio della Regione Toscana nella Frazione di Colonnata, Comune di Carrara, Provincia di Massa-Carrara, mentre gli allevamenti dei suini destinati alla sua realizzazione devono essere ubicati nelle Regioni: Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Umbria, Marche, Lazio e Molise.

Le “Larderiedi Colonnata rientranti nell'Associazione di Tutela del Lardo di Colonnata” che producono il “Lardo di Colonnata IGPsono poco più di 20 (con alcuni Negozi nel Borgo) e la loro produzione annua, che varia a seconda della grandezza delle Aziende, si aggira oltre i 2000 quintali. Una tale produzione non è certo sufficiente a coprire l’infinità di richieste che giungono da moltissime parti del Mondo ecco che il nemico numero uno delLardo di Colonnataè diventato la contraffazione.

Il “Lardo di Colonnata IGPviene commercializzato sia nella tipologia del trancio (o affettato a fette sottili) sia macinato e può essere confezionato sottovuoto o in altri idonei imballaggi, dopo l’acquisto deve essere conservato in un luogo fresco. Dopo il taglio, è buona abitudine ripiegare la cotenna avanzata sul lardo stesso e avvolgerlo in un panno leggermente inumidito.

Oggi vi racconto la storia della Larderia Sanguinetti  una realtà produttiva artigianale delLardo di Colonnata IGP”, e non solo, molto interessante gestita da due Fratelli trentenni Emanuele e Andrea Sanguinetti.

Emanuele, il fratello più grande, terminati gli studi Universitari decise di investire nel proprio territorio affrontando ex novo (l’attività non è stata tramandata né da genitori né da nonni), con grande passione e impegno, la tradizionale e secolare produzione del Lardo di Colonnata e nel 2010 riempì la prima conca di lardo.

Dopo aver terminato importanti lavori di ristrutturazione, con un forte impegno economico, nella Sede dell’Azienda (alcune centinaia di metri quadri su due piani) ubicata in un grande immobile situato in Via Giardino 6/ter in Colonnata (MS), nel 2014 è stata ottenuta l’autorizzazione Comunitaria con bolloCE: IT S8W0D” che ha permesso l’esportazione della  produzione in tutti i Paesi della Comunità Europea.
L’Azienda dispone di un ufficio amministrativo, di un locale destinato all'imballaggio del prodotto finito, di un locale destinato al confezionamento e stoccaggio e di due locali nei quali viene stagionato il Lardo all'interno di 44 conche di marmo.

Nel 2016 anche il Fratello, Andrea Sanguinetti, terminati gli Studi, decise di entrare in società con Emanuele.

Per garantire la qualità più elevata dei loro prodotti i Fratelli Sanguinetti si dedicano personalmente alla selezione delle migliori carni, rigorosamente di origine Italiana provenienti da allevamenti certificati, delle spezie, dell'aglio bianco piacentino e del rosmarino che coltivano personalmente.

Nel Laboratorio, assolutamente all’avanguardia, vengono rispettate le più rigide norme in materia di igiene e sicurezza alimentare, pur portando avanti con passione l’antico metodo di lavorazione che si tramanda ormai da centinaia di anni. Nel Laboratorio viene seguito rigorosamente il disciplinare di produzione del “Lardo di Colonnata IGP” che Loro stagionano per almeno 8 mesi in modo da conferirgli un sapore e una consistenza unici.

La grandissima passione e l’assoluto impegno per il lavoro hanno permesso in pochi anni di far conoscere la loro Larderia e far apprezzare a livello Nazionale e Internazionale tutta la loro produzione, tantoché sono arrivati a vendere oltre che in Italia, anche in Francia, Svizzera, Olanda, Lussemburgo, Belgio e Inghilterra.

La “Larderia Sanguinetti” oggi ha una produzione di oltre 150 quintali annui di Lardo di Colonnata IGP”, anche se la capienza delle conche offre la possibilità di ampliare la produzione nel tempo. Tra i loro prodotti di altissima qualità anche un particolarissimo e buonissimo “Guanciale di Colonnata” piuttosto raro.  

Alla “Larderia Saguinetti” dei Fratelli Emanuele e Andrea Sanguinetti potete trovate il vero mitico e prelibato “Lardo di Colonnata IGP”, un magico e raffinato salume che racchiude in sé secoli di tradizione e viene realizzato con un fascinoso lavoro manuale tramandato nel tempo che richiede molta esperienza e dedizione. IlLardo di Colonnata IGPper le sue specialissime e intrinseche prerogative è un’esperienza gustativa fantastica e assolutamente imperdibile.

https://www.larderiasanguinetti.it/


Colonnata e la Sua Valle (Foto CCT)

Larderia Sanguinetti: Lardo di Colonnata con Sigillo IGP (Foto LS) 
 
"Larderia Sanguinetti": Le Conche di Marmo (Foto LS)

"Larderia Sanguinetti": La Salatura (Foto LS) 

"Larderia Sanguinetti": Il Mitico Lardo di Colonnata IGP (Foto LS)

"Lardo di Colonnata IGP" Macinato (Foto LS)

Esperienza Gustativa Assolutamente Imperdibile (Foto LS)