giovedì 9 ottobre 2025

“PERLINO”: DA 120 ANNI UN’AZIENDA CHE CON GRANDE IMPEGNO VALORIZZA I VINI PREGIATI DEL PIEMONTE.




Nella bellissima e produttiva Regione Piemonte c’è Asti una stupenda e storica Città che è stata nel Medioevo un importantissimo “Libero Comune”, con diritto di "battere moneta”, ed è stata anche uno dei più importanti centri commerciali di tutta Europa

Asti è ubicata a circa 55 km. a sud-est di Torino, nella Valle del Fiume Tanaro il quale la delimita a sud. La Città si adagia in mezzo alle celebri e dolci Colline che si trovano tra le Langhe e il Monferrato in una posizione climatica favorevole, quasi nel cuore del Piemonte. Una zona famosa in tutto il Mondo per le straordinarie produzioni che a partire dai Vini, come l’Asti Spumante e la Barbera d’Asti, arrivano fino ai magnifici prodotti tipici, una Terra ricca di storia e gusto.

La Città di Asti è famosa anche per il suoPalio Storico che nel 2025 compie ben 750 anni.

Il termine “Palio” derivante dal Latino “pallium” il telo di stoffa rettangolare indossato come soprabito sopra la “tunica romana”, indicava in origine solamente la pezza di stoffa preziosa che era posta al punto d'arrivo e che era assegnata al vincitore di una gara, successivamente il termine abbracciò l'insieme dei riti e delle consuetudini strettamente collegate a un particolare evento.

Dal XVIII Secolo il “Palio della Corsa di Asti” si chiama "Sendallo" ed è un labaro di tela rettangolare istoriata, generalmente azzurra, confezionata in un tessuto misto seta/cotone detto di “zendale” o "sangallo".

Il “Palio di Asti” (o Palio Astese) è una “festa tradizionale”, con radici medievali, nata nell'ambito delle celebrazioni patronali di “San Secondo” che culminano con il fascinoso Corteo Storico (oltre 1200 Figuranti) e la suggestiva Corsa di Cavalli montati a pelo (senza sella). La Corsa è strutturata in tre batterie da sette partecipanti ciascuna: i primi tre classificati di ogni batteria accedono alla corsa finale che decide l'assegnazione del Palio. Infatti sono 21 i partecipanti ammessi, ripartiti fra Rioni, Borghi Cittadini e Comuni della Provincia di Asti. I “Cavalli” che partecipano alla Corsa delPalio di Asti” si chiamano “Corsieri”.

Ad Asti la “Festa per il Patrono” si svolge ininterrottamente dal XII Secolo, più precisamente si hanno notizie certe della corsa correlata in una citazione del 1275 in cui il cronista locale Guglielmo Ventura riporta che gli Astigianisicut fieri solet Ast, in festo Beati Secundi” (“come risulta essere solito ad Asti, durante la festa del Beato Secondo”) corsero il Palio per dileggio sotto le mura della nemica Città di Alba. Se già nel 1275 la "Corsa del Palio" era definita una consuetudine, è probabile che la sua origine debba collocarsi ancor prima, si pensa dopo l'anno 1000, ma si considerano gli anniversari a partire da questa data del 1275 e quindi quest’anno si festeggiano i 750 anni.

Dal 2018, come ufficializzato nelConsiglio del Paliodel 23 Ottobre 2017, il “Paliosi disputa la prima Domenica di Settembre e come stabilito nel 1988 la corsa avviene nella centrale Piazza Alfieri di Asti dove si devono effettuare tre giri.

La Storia che desidero raccontarvi oggi nasce proprio in un piccolo Comune (poco più di 1.800 Abitanti) della Provincia di Asti: “Castello di Annone”.

Il nome di questo antico Comune deriva dal Latinoad nonum” perché distante 9 “miglia Romane” (miglio Romano = 1.478,5 m.) da Asti, meno di 10 minuti di auto. Nel Medioevo “Castello di Annone” divenne un notevole punto strategico di passaggio, tanto da rendere il Paese fiorente centro di mercati e mercanti con importanti scambi finanziari; conservò la sua importanza fino al 1644 anno in cui fu distrutto dalle Truppe Spagnole.

Nel 1905 Giuseppe Perlino ebbe l’idea di intraprendere il commercio di Vini d’eccellenza del Territorio e scelse come Sede proprio “Castello d’Annone”: creò un’impresa semplice, denominata con il suo cognome “Perlino”, ma allo stesso tempo già moderna per il tempo, il cui vero capitale era tanto lavoro e lo spirito di sacrificio della sua Famiglia e dei suoi Collaboratori.

Dopo pochi anni di grande impegno e assoluta passione “Perlino” emerse tra le principali Aziende del settore e ciò permise un notevole ampliamento e il trasferimento della Sede nei pressi della Città di Asti. Negli anni '30, grazie a importanti investimenti strategici, l'Azienda ampliò ancor di più la sua produzione di ottima qualità affiancando ai “Vini Piemontesi” anche gli “Spumanti” e i “Vermouth” che rapidamente, grazie alle specifiche e positive prerogative, diventarono i suoi prodotti di punta iniziando a diffondersi anche all’estero.

Si definisce “Vino Spumante” un Vino caratterizzato da rilevante effervescenza, dovuta ad anidride carbonica disciolta, definita “spuma”. Il primo “Spumante Italiano” nacque nel 1865 grazie al lavoro sinergico tra i Fratelli Gancia e il Conte Augusto di Vistarino.

Nei vini “Spumanti Naturali” l'anidride carbonica (CO2) si forma per rifermentazione del vino. Si possono utilizzare due differenti metodi: il “Metodo Classico” (o “Metodo Champenoise” o “Metodo Tradizionale” o “Metodo della Rifermentazione in Bottiglia) e il “Metodo Martinotti” (o “Metodo Charmat”) conosciuto anche con il nome del processo produttivo "Metodo della Rifermentazione in Autoclave" detto anche “Metodo Italiano”. Oltre allo “Spumante Naturale" esiste anche lo “Spumante Gassificato" (detto anche "Artificiale") dove l'anidride carbonica viene addizionata artificialmente a basse temperature. Questo prodotto per la scarsa finezza dei profumi e il perlage grossolano è di qualità inferiore, si può considerare “Spumante” solo nel nome e ovviamente ha prezzi notevolmente inferiori allo “Spumante Naturale”.

Il “Vermouth” prende il nome dal termine Tedesco "Wermut" (artemisia o assenzio), la pianta chiave che, insieme ad altre spezie, aromatizza questo Vino detto appunto “Vino Aromatizzato”. Un Vino nato a Torino nel 1786 grazie all’intuizione di Antonio Benedetto Carpano (1751 - 1821) capace inventore, erborista e distillatore diventato celebre proprio per aver inventato il “Vermouth”. Carpano realizzò questo nuovo Vino aggiungendo a del Vino Bianco Moscato dell’alcol, dello zucchero e un infuso composto di oltre 30 varietà di piante, erbe e spezie (come genziana, china, timo, vaniglia, camomilla, zafferano, sambuco, alloro e altre). Il “Vermouth” divenne prestissimo così popolare che la bottega del distillatore Piemontese di Piazza Castello a Torino dovette star aperta 24 ore su 24. Il Vermouthdiventò anche la bevanda ufficiale della Corte dei Savoia e del Re Vittorio Amedeo III.

Il “Vermouth” grazie alla sua versatilità si è diffuso in tutto il mondo ed è un ingrediente fondamentale di Cocktail mitici come “Manhattan”, “Negroni”, “Americano” e “Martini”.

La gradazione e la composizione del “Vermouth” è regolamentata dalla Legge Italiana, in particolare la Legge n. 108 del 16 Marzo 1958, per la quale il “Vermotuh” è un “Vino Aromatizzato” di gradazione alcolica compresa tra il 15,5% e il 22% in Volume, che deve contenere estratti di erbe della famiglia delle artemisie, che ne costituiscono l’elemento caratterizzante. Il “Vermouth” deve essere composto per almeno il 75% di Vino rigorosamente di qualità eccellente, opportunamente dolcificato, aromatizzato e lasciato invecchiare. Il Vino può essere sia “Bianco”, “Rosso” e “Rosato” con gusto dolce, secco, extra secco e chinato. La percentuale di zucchero, così come la gradazione alcolica (mai inferiore al 15.5%) varia a seconda dello stile di “Vermouth”.

Il “Vermouth” può essere gustato anche da solo, sia liscio che con ghiaccio (on the rocks), dopo l’apertura di una bottiglia si consiglia di conservarla in frigo e consumarla in tempi rapidi.

Nel Marzo del 2017 è uscito il “Disciplinare del Vermouth” e un Decreto che ha riconosciuto il Piemonte come Zona Geografica di produzione del Vermouth” (Indicazione Geografica): “Vermouth di Torino IG”. Nel mese di Aprile 2017 è stato creato anche l’Istituto del Vermouth di Torino.

Alla fine degli anni '90 l’AziendaPerlino”, nel pieno della sua attività di consolidamento sui mercati Nazionali e Internazionali, ha realizzato un nuovo sito produttivo nel piccolo Comune di Montiglio Monferrato, sempre in Provincia di Asti, in cui è stata creata una particolarissima “bottaiaper l’affinamento in barrique dei Vini.

Oggi l’AziendaPerlino” con la sua antica tradizione lunga ben 120 anni, oltre a essere Leader nel settore ha anche un legame indissolubile con il Territorio Piemontese. Durante i decenni “Perlino” si è consolidata ampliando fortemente il “portafoglio” con acquisizione di Marchi Storici Piemontesi comeFilipetti”, “Scanavino” e “Casa Martelletti”.

L’impegno di “Perlino” in materia di qualità è assoluto e si è concretizzato, già da molti anni, con l’ottenimento di prestigiose attestazioni da parte di organismi accreditati quali “IFS”, “BRC” e più recentemente anche con la “Certificazione Biologica”. Dal 2016Perlino” fa parte del Gruppo Franco/Italiano “La Martiniquaise Bardinet”.

Nel 2024Perlinoha prodotto circa 14 milioni e mezzo di Vini Spumanti insieme ad altre specialità e 8 milioni di bottiglie diVermouth”, esportando i suoi prodotti in oltre 70 Paesi del Mondo.

A ulteriore conferma dello strettissimo legame tra l’Azienda Perlino” con il Territorio e in particolare con il “Palio di Asti”, in cui è anche “Sponsor Tecnico Ufficiale”, dal 2022 vengono prodotti due speciali e specificiVermouth di Torino” (Bianco e Rosso, intensi, eleganti e inconfondibili, grazie a un sapiente equilibrio di erbe e spezie lavorate separatamente e poi miscelate con maestria) dedicati ai “Cavalli della Corsa” e denominati appunto “Corsieri del Palio”. In concomitanza con il “Palio di Asti 2025”, svoltosi Domenica 7 Settembre che ha visto vincere il “Rione Don Bosco” con il “Cavallo Anacleto” montato dal Fantino Giovanni Atzeni (detto Tittia), “Perlinoha voluto festeggiare i750 Anni del Palio” e i suoi “120 Anni di Attività” con una particolarissima “Quarta Edizione del Perlino Corporate Event 2025”: un Evento esclusivo, partito dal 4 Settembre e dedicato agli anniversari, che ha coinvolto i top clienti e collaboratori Internazionali con un'immersione totale nella Cultura Italiana attraverso tour guidati alla scoperta del Territorio e delle eccellenze enogastronomiche locali oltre a visite alle vigne e allo Stabilimento Produttivo.

Un particolare ringraziamento a Elena Branda, bella e brava Responsabile Marketing di Perlino, per la gentilezza e disponibilità dimostrata nei miei confronti.

https://www.perlino.com/

https://www.youtube.com/watch?v=y7aRLfrjwcY


Il "Palio di Asti" (Foto Perlino)

"Fantini" e "Corsieri" alla Partenza del "Palio di Asti" (Foto Perlino) 

Corteo Storico del "Palio di Asti" (Foto Perlino)

"Perlino": Magnifici Vigneti (Foto Perlino)

"Perlino": Spumanti Italiani di Alta Qualità. (Foto Perlino) 

"Perlino": Per Tutte le Occasioni (Foto Perlino)  

"Vermouth di Torino Rosso Corsieri del Palio" (Foto Perlino)

"Corsieri del Palio": Equilibrio di Erbe e Spezie (Foto Perlino)
 
"Vermouth Corsieri del Palio": Elegante e Intenso (Foto Perlino)


sabato 4 ottobre 2025

IL RISTORANTE “MAKORÉ” DI FERRARA, OASI DI GUSTO E ORIGINALITÀ, FESTEGGIA I SUOI PRIMI 10 ANNI DI SUCCESSI.



 

La bellissima e accogliente Regione "Emilia-Romagna", istituita ufficialmente il 7 Giugno del 1970 ha come Capoluogo la grande Città Metropolitana di Bologna. L'Emilia-Romagna è composta dall'unione delle parti comprese entro il territorio regionale di due “Regioni Storiche” con caratteristiche linguistiche, geografiche e storico-culturali distinte:

- L'Emilia, che comprende la maggior parte della Città Metropolitana di Bologna e le Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara;

- La Romagna, che comprende le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e i Comuni della Città Metropolitana di Bologna situati a est del Torrente Sillaro.

L’antica e fascinosa Città di Ferrara, diciassettesimo Comune per estensione d’Italia e Capoluogo dell’omonima Provincia, è situata nella pianura Emiliana a poca distanza dal Sud del Fiume Po e a circa 50 km. dal Mare Adriatico. Il Territorio Ferrarese è totalmente pianeggiante e, considerata la sua genesi oltre alle vicende storiche, si contraddistingue per i numerosi canali artificiali, per l'irrigazione e il drenaggio delle campagne, che grazie alle bonifiche sono state rese coltivabili e abitabili.

Ferrara confina a Nord con la Provincia Veneta di Rovigo (il Fiume Po divide la Regione Emilia-Romagna dalla Regione Veneto) e a Sud con il Territorio della Città Metropolitana di Bologna.

Non esistono fonti certe sull'etimologia del nome Ferrara anche se appare molto probabile che non nasca in Epoca Romana e che quindi sia comparso successivamente nel Medioevo. Del resto la Città di Ferrara è nata relativamente tardi rispetto ad altri insediamenti vicini e tale fatto si deve alle continue invasioni Barbariche che devastarono il Territorio tra il VII e l'VIII SecoloFerrara viene citata con questo nome dal Re Longobardo Astolfo, che regnò tra il 749 e il 756, con riferimento a un primo insediamento corrispondente alla Basilica di San Giorgio fuori le mura, annessa poi al Monastero di San Giorgio degli Olivetani, il luogo di culto cattolico più antico della Città.

Gli Estensi, una dinastia nobile di origine Italiana tra le più longeve in Europa, governarono Ferrara per tre secoli e le diedero il magico aspetto che ancora oggi conserva. Un’urbanistica straordinaria e unica che fonde con grande armonia le strutture Medievali e quelle Rinascimentali rendendola la prima Città moderna d’Europa. Moltissimi Palazzi, Teatri, Monumenti, un’infinità di Chiese (di cui molte sconsacrate), le antiche Mura e il “Castello Estense”, anche chiamato “Castello di San Michele”, ubicato al Centro della Città con le sue quattro Torri da cui si gode una vista panoramica sull'intero Territorio.

Una splendida Città d’Arte Ferrara, tranquilla e silenziosa, realizzata a misura d’uomo, da percorrere a piedi o in bicicletta, rivivendo a ogni passo magiche, suggestive e coinvolgenti atmosfere del passato.

Proprio per queste particolari e peculiari caratteristiche nel 1995 Ferrara ha ottenuto dall'UNESCO il riconoscimento di “Patrimonio dell'Umanità” per il Centro Storico e nel 1999 ne ha ottenuto un secondo per il “Delta del Po” e le “Delizie Estensi”, le splendide residenze rinascimentali fatte costruire dalla Casata d'Este.

Partendo proprio dal favoloso “Castello Estense” di Ferrara e imboccato Corso della Giovecca percorsi poco più di 200 m. la seconda traversa a sinistra è Via Palestro, proprio qui ai Civici 10/18 c’è un Ristorantefine dining” e Pescheria assolutamente imperdibile: Makoré

Il Ristorante/Pescheria Makoré ha aperto i battenti nel 2015, proprio nel 2025 festeggia i suoi primi 10 anni di attività, grazie all’impegno e la volontà di Federico Fugaroli, noto imprenditore (quinta generazione di una famiglia di agricoltori) con la passione per l’enogastronomia di eccellenza e per l’arte. Dal Mese di Gennaio 2022 il RistoranteMakoré” ha come Chef Denny Lodi Rizzini.

Denny è nato a Suzzara, Comune Lombardo della Provincia di Mantova, Giovedì 2 Giugno (Festa della Repubblica Italiana) del 1994. Fin da giovanissimo ha dimostrato interesse per la Cucina tanto da ottenere, nel 2014, il Diploma di “Preparazione Alimentare/Cucina Professionale/Assistente di Cucina” all’Istituto di Istruzione Superiore di StatoG. Greggiatidi Ostiglia (MN).

Le prime esperienze lavorative di Denny Lodi Rizzini, tra il 2015 e il 2016, sono state presso l’Hotel RistoranteLigabue” a Gualtieri in Provincia di Reggio Emilia e alla TrattoriaPomposa - Al Re Gras” di Modena. Sono seguite altre importanti esperienze tra il Maggio 2016 e il Marzo 2017 al RistoranteCasa Perbellini” (Due Stelle Michelin) di Verona e alla “Locanda Margon” (Due Stelle Michelin) ubicata nella Frazione Ravina della Città di Trento.

Tra i primi mesi del 2017 fino al Febbraio 2021 ci sono state poi le sue esperienze più importanti visto che grazie alla sua bravura era diventato Chef de Partie: al “Dopolavoro Dining Room” (Una Stella Michelin), al RistoranteGlam by Enrico Bartolini” (Due Stelle Michelin) e al RistoranteLocal”, tutti di Venezia, oltreché all’Hotel & RestaurantBad Schörgau” di Sarentino in Provincia di Bolzano

Nel Marzo del 2021 Denny è arrivato a Ferrara al Makorécome Sous-chef, diventandone poi, come già accennato, nel Gennaio 2022, lo Chef.

Il Ristorante Makoré prende il nome dagli alberi pregiati “makoré” che crescono fino a 50 m. nelle foreste umide adagiate lungo le Coste di Guinea e Costa d’Avorio, i loro tronchi raggiungono un diametro di due metri e il loro legno, un tempo, veniva spesso utilizzato per la costruzione delle imbarcazioni: ecco nel nome del Ristorante il richiamo del mare.

Un Locale molto accogliente, decisamente elegantemente intimo, pochi e confortevolmente posizionati i tavoli, circa 30 i coperti. Le pareti hanno fascinosi quadri con soggetti marini (vele) e su tutto spicca la grande “Cucina a vista” situata ben visibile dalla Sala. Bellissima anche la “Cantina/esposizione a vista” e il grande bancone in prezioso e raro marmo (“labradorite” del Madagascar) dai colori cangianti e brillanti. Elegante e curatissima l’apparecchiatura.  

Collegata al Ristorante e separata da una semplice “quinta di teatro” c’è un altro fiore all’occhiello della proprietà: la “Pescheria Boutique”. Alla Pescheria i clienti possono acquistare, dal Martedì al Sabato, del pesce freschissimo e super selezionato scegliendo tra le 30 tipologie che quotidianamente arrivano dai Mercati Ittici di Chioggia, Porto Garibaldi e altri importanti punti nevralgici del Centro Italia.

Per la Pescheria e il Ristorante una sola fondamentale regola: “La migliore qualità prima di tutto”.

Al Ristorante Makoré la “Carta dei Vini”, oltre 200 Etichette Nazionali e Internazionali che spaziano tra grandi Maison e piccoli Produttori con un certo orientamento anche verso i Vini naturali, bio e biodinamici, è stata curata con grande passione dal bravo Sommelier Isacco Giuliani.

Oltre al “Menu à la Carte” (dove le preparazioni di Mare sono al posto d’onore) giocato su cinque ingredienti chiave, un vegetale, la pasta, il riso, un pesce d’acqua dolce e uno d’acqua salata che variano secondo le stagioni, il Ristorante Makoré offre Tre Percorsi Degustazione alla cieca: “Promessa” quattro diverse portate (tre salate e una dolce) - “Svolta” sei diverse portate (cinque salate e una dolce) - “Prestigio” otto diverse creazioni (sette salate e una dolce).

Per celebrare questo importante traguardo dei10 Annidal fine Settembre 2025Makoré presenta unPercorso Speciale di 10 Portate”, un chiaro “manifesto della filosofia del Ristorante”.

Il “Menu del Decennale” comprende: 4 antipasti, 2 primi piatti, 2 secondi piatti, 1 dessert e la novità del particolarissimoservizio del pane” che viene elevato a portata autonoma e centrale. Un viaggio attraverso i piatti che hanno segnato la storia del locale e che gli ospiti hanno più amato negli anni. Tra le proposte, veri simboli di un dialogo tra memoria gastronomica e creatività contemporanea, si trova: “Soffritto all’italiana” - “Zucca, beurre blanc, salvia, amaretto” - “Branzino, ravanelli, fasolari, gel di cenere” - “Sgombro, kefir, salsa verde” - “Pane” - “Pasticcio Estense” - “Riso al gò, furikake, pesto di alga Nori” - “Radicchio, tuorlo in negativo, Parmigiano Reggiano” - “Storione marinato, cavolo cappuccio, maionese al sesamo nero” - “Buquet di rose”.

Fin dall’inizio il RistoranteMakoré” ha percorso una strada coraggiosa e controcorrente che è quella di riscrivere il linguaggio del pesce in una Città da sempre legata al mare. Allo stesso tempo, ha dato voce al mondo vegetale, trattandolo non come contorno ma come protagonista con piatti capaci di esaltarne la stagionalità e la complessità dei sapori.

La “cucina” dinamica, bella, equilibrata e divertente dello Chef Denny Lodi Rizzini, in grande maggioranza realizzata con preparazioni di Mare (visto che laPescheriaè in Casa), è sicuramente legata alle stagionalità e al territorio ma è anche ispirata da una grande passione che lo porta a essere costantemente creativo e in evoluzione. Lo Chef è supportato da una giovane e valida Brigata di Cucina.

Il Sevizio di Sala, oltre al già citato Sommelier Isacco Giuliani, è curato con grande professionalità e cortesia dal Maître Nicola Mantovani e dalla Chef de Rang Elisabetta Hölzl.

Il Ristorante fine diningMakoré”, ubicato nel magico cuore di Ferrara, con i suoi 10 anni di storia, di ricerca, di passione, di un percorso fatto di identità, territorio e dialogo culturale realizza una piacevolissima Cucina che unisce radici e influenze lontane in un unico linguaggio.  

Il RistoranteMakoré”, oasi di gusto e originalità, e il bravo Chef Denny Lodi Rizzini vi aspettano per farvi degustare le preparazioni più rappresentative dei loro primi dieci anni di successi.

https://www.makore.it/

https://www.youtube.com/watch?v=9gsyY65HxqA


"Ristorante Makoré": Una Vista della Sala  (Foto Makoré)

"Soffritto all'Italiana".....  (Foto Makoré)

"Zucca".....  (Foto Makoré)

"Pasticcio Estense".....  (Foto Makoré)

"Riso al Gò".....  (Foto Makoré)

"Radicchio".....  (Foto Makoré)

"Storione Marinato".....  (Foto Makoré)

Il Bravo Chef Denny Lodi Rizzini  (Foto Makoré)