Pietrasanta
in Provincia di Lucca è un antichissimo Comune Toscano di origine Medievale
fondato, nel 1255, dal Nobiluomo Milanese Messer Guiscardo Pietrasanta, Podestà
della Repubblica di Lucca. Pietrasanta oltre a essere il Capoluogo della
Versilia (in senso stretto la parte Nord-occidentale della Provincia Lucchese
adagiata sul Mare) è una vera e propria Città d’Arte. Ciò deriva sia dal
suggestivo Centro Storico ricco d’importanti, antichi e bellissimi monumenti sia
perché è diventata un polo d’attrazione per Artisti provenienti da tutte le
parti del Mondo essendo da secoli un centro famoso per la lavorazione del marmo
e del bronzo.
Il Centro Storico
è completamente pedonalizzato e sempre ben curato, ricchissimo, come già
accennato, di splendide strutture storico/architettoniche e ospita regolarmente
grandi esibizioni e mostre di famosi artisti nell’accogliente Piazza del Duomo
e nella Chiesa/Convento (con il suggestivo chiostro) di Sant’Agostino (Secolo
XIV) ma anche nelle moltissime Gallerie d’Arte che arricchiscono le già belle e
vissute vie del centro.
Proprio in
Centro a Pietrasanta in Piazza Francesco Crispi, ai Civici 11/14, c’è un Hotel (4
Stelle) molto interessante che ha fatto della migliore accoglienza il suo fiore
all’occhiello: “Paradis Pietrasanta”.
Il “Paradis Pietrasanta Hotel” è di due personaggi fuori dal comune per intelligenza e
capacità: i Francesi Alain Cirelli e Laurent Flechet.
Alain
Cirelli, Francese con chiare origini Italiane, è un cultore tutto ciò che è
bello e buono, in prima persona si occupa di supervisionare tutte le sue
attività.
Alain
Cirelli è nato, in piena estate del 1967, a Chambery, antico Centro fondato dai
Romani e oggi il Capoluogo del Dipartimento Francese della Savoia, che sorge in
una Vallata Alpina compresa tra i Massicci dei Bauges a Est e
della Chartreuse e di Belledonne a Sud, alla confluenza del
Fiume Leysse con l'Albane. La Savoia era Italiana ma nel 1860 fu
ceduta da Vittorio Emanuele II alla Francia insieme a tutti
i territori a Ovest delle Alpi come contropartita per l'aiuto
garantito da Napoleone III al Regno di Sardegna nel corso
della Seconda Guerra d'Indipendenza Italiana che fu combattuta contro
l'Austria dal 27 Aprile al 12 Luglio 1859.
Il Nonno di
Alain, Romeo, era nato nel piccolo Comune Lombardo di Bozzolo in Provincia di
Mantova ma negli anni ’20, per motivi politici, espatriò con la moglie, Luigia
Gerelli (detta Bice) a Modane, altro piccolo Comune della Savoia ubicato vicino
al Confine Italiano.
A Modane la
Nonna di Alain aprì un Bistrot dove proponeva con successo “pasta e piatti
semplici di Cucina Italiana”. In anni successivi il Babbo di Alain si trasferì
a Chambery dove vendeva auto e camion e la Mamma, anche se aveva delle sorelle
con attività Alberghiere e Ristorative a Modane, si impiegò come
stenodattilografa e segretaria presso una grande Azienda di Spedizioni, la
“Danzas”. Agli inizi degli anni ’70 i Genitori di Alain decisero che era giunto
il momento di cambiare completamente vita e aprirono un Albergo (30 camere) con
Ristorante, “Il Grande Cervo”, ad Aix-les-Bains, antico Centro Termale sulle
sponde del Lago del Bourget e ai piedi delle Alpi.
L’Albergo
della Famiglia Cirelli era defilato rispetto al centro abitato di Aix-les-Bains
ma ubicato strategicamente sull’unica e transitata strada che collegava il Nord
con il Sud della Francia. Alain praticamente è nato nell’Albergo di Famiglia e
fin da piccolissimo (6 anni) fiero della sua uniforme rossa accompagnava gli
ospiti alle camere; crescendo volle essere sempre più coinvolto facendo
praticamente di tutto e andando anche in cucina dove ha iniziato come
lavapiatti. Alain benché a scuola andasse bene aveva un solo desiderio e così
un giorno disse al suo Babbo: “Voglio fare il Cuoco”.
La
straordinaria carriera di Alain Cirelli iniziò quando era poco più che
sedicenne, un anno dopo quella particolare occasione familiare (la cena al
Ristorante “Lasserre” per i festeggiamenti del Fratello maggiore, Jean
Francois, che si era Diplomato all’École Nationale d’Administration) che gli
permise di entrare come apprendista nella Cucina proprio del mitico Ristorante
“Lasserre” (Tre Stelle Michelin) di Parigi aperto nel 1942, dove rimase per
circa due anni, alternando Scuola (École Supérieure de Cuisine Française di
Parigi) e lavoro, facendo un’esperienza davvero fantastica.
Successivamente,
dopo il servizio militare, Alain, grazie alla sua bravura e salendo sempre di
ruolo ha lavorato, tra il 1986 il 1990, in altri famosissimi e “stellati”
Ristoranti di Parigi come il “Faugeron” e “Le Carré des Feuillants”, e a
Ginevra, in Svizzera, a “Le Chat-Botté”. Nel 1990 entrò come Chef de Partie in
un magnifico e super premiato Ristorante Parigino dove aveva sempre sognato di
andare “L’Ambroisie” di Bernard Pacaud. Dopo due anni, grazie alla Famiglia
Pacaud, Alain Cirelli, volò negli Stati Uniti per una brevissima esperienza al
mitico Ristorante di Sirio Maccioni “Le Cirque” a New York. Dagli Stati Uniti
in Italia dove, nel periodo di Pasqua del 1992, Alain Cirelli, entrò in un
altro tempio della Ristorazione Mondiale, all’“Enoteca Pinchiorri” di Firenze,
dove fino al 1998 ha lavorato con Chef straordinari come Carlo Cracco, Italo
Bassi e Riccardo Monco. Proprio in quegli anni gli Chef Italiani fecero
conoscere ad Alain, tra tante meraviglie non solo Toscane, le speciali e
fascinose prerogative di un Territorio magnifico come la Versilia di cui Alain
si innamorò.
Tornato a
Parigi fino al 2001 è stato Chef de Cuisine al bellissimo Relais & Châteaux
“Saint James”. Successivamente ha aperto nel fascinoso e vivace Quartiere
Parigino di Montparnasse un suo Bistrot: “Natacha”. Negli anni successivi Alain
Cirelli si è occupato, nel “Gruppo Bertrand” (oltre 800 Locali, una grandissima
Società di distribuzioni alimentari e grandi Alberghi, con oltre sessantamila
dipendenti) di creare e seguire alcuni nuovi e importanti Locali non solo a
Parigi.
Nel 2007
Alain Cirelli, ormai diventato anche imprenditore, creò il format “Culinary
Events” dove ha tenuto corsi di cucina, organizzato eventi culinari e offerto
servizi di consulenza e formazione. Di fronte al successo ottenuto nel
settembre 2011 ha aperto, sempre a Parigi, in Rue de Paradis 54, “Le
Purgatoire”, un ampio loft per eventi, un incrocio tra arte culinaria e arte
contemporanea, dove una straordinaria accoglienza favoriva serate cocktail,
seminari, corsi di cucina e cene private.
Ma l’amore
per l’Italia e la Versilia, dove veniva sempre più frequentemente, hanno
condizionato definitivamente la vita di Alain Cirelli. Dopo aver acquistato con
il suo compagno Laurent una prima casa in collina, a Capezzano Monte, una
Frazione collinare del Comune di Pietrasanta da cui si gode un panorama
mozzafiato, ha voluto cambiare completamente vita inaugurando nell’estate 2021 il “Paradis Pietrasanta Hotel” e dando vita a un altro straordinario progetto con
l’apertura di “Paradise Agricole” una straordinaria e bellissima
“Eco-Azienda Biologica”. .
Il “Paradis
Pietrasanta Hotel” (4 Stelle) è un fascinoso Boutique Hotel con 11 Camere e una
Suites, ubicate tra Primo e Secondo Piano, tutte molto belle e dotate di ogni
comodità. Le Camere si raggiungono in ascensore o salendo una grande scala
incorniciata da una pregevole ringhiera di ferro battuto realizzata a mano da
un fabbro locale che fa da cornice anche al parapetto del piano superiore.
Particolarmente significativo per la maggiore serenità della permanenza c’è il
fatto che le Stanze non hanno il telefono: la comunicazione avviene via
“tablet”, con il Bar e con la Reception.
L’Hotel ha
uno splendido e curatissimo giardino sul retro e la ristorazione, aperta anche
alla clientela esterna, che comprende l’accoglientissimo “Bar, Cocktail Bar e
Lounge Bar Ariodante” (denominato così in onore del Padre di Cirelli che
portava il nome di un eroe dell’Orlando Furioso e poi di un’opera di Haendel) e
il Ristorante “Paradis”.
La Location
del “Paradis Pietrasanta Hotel” è frutto di una imponente ristrutturazione,
progettata e realizzata da “Point Trois Architecture” insieme a “Startt
Architettura” con la supervisione di Alain Cirelli che ha partecipato
attivamente alla definizione di ogni più piccolo particolare, di un antico
Palazzo che fu residenza nobiliare d’inverno e che ingloba anche un tratto
delle mura quattrocentesche Cittadine e di un suggestivo Torrione della
Rocca.
Il “Bar,
Cocktail Bar e Lounge Bar Ariodante”, guidato Bar Manager Gianluca Montanelli,
è elegantissimo con una bella Sala arredata con preziosi “Velluti Casamance” e
tavolini in ferro e bardiglio (una particolare varietà di marmo grigio,
spesso scuro, caratterizzato da venature biancastre e a volte azzurre, il cui
nome deriva dall'antico Spagnolo "pardillo = grigiastro") circondati
da opere di grandi artisti. Accoglientissimo anche lo spazio esterno che si
apre su Piazza Crispi.
Al
Ristorante “Paradis” si accede sia dal “Lounge Bar” sia da
un ingresso apposito (a destra dell’Hotel) da cui tramite un corridoio si
arriva alla base del Torrione delle antiche mura (che fa da suggestiva Saletta
riservata) e che lambisce anche il Giardino-aranceto in cui si può cenare al
fresco con la bella stagione tra moltissime e magnifiche opere d’arte. La Sala
principale è ubicata in quella che nel 1400 era la “sala d’armi” dell’antica
Rocca, uno spazio emozionante, un vero “museo”: una “gipsoteca” (collezione di
modelli e calchi in gesso di sculture a uso degli studenti di belle arti) ricca
di calchi di opere famose, a cominciare dalla celebre statua dell’imperatore
Ottaviano Augusto. Il bianco dei gessi si esalta nel contrasto con le pareti in
pietra e i preziosi arredi in legno realizzati tutti a mano da un artigiano
locale. Anche qui i tavoli sono in ferro con il piano in marmo bardiglio con
intorno agili sedie e sedute-divano in “Velluto grigio Casamance”.
I moderni
sgabelli del piccolo “bancone bar” all’interno della Sala Ristorante e le
contro-travi in ferro che porgono l’illuminazione ai tavoli insieme alla “mise
en place” di sobria eleganza (porcellane perlopiù bianche o in tinte tenui)
rendono l’ambiente davvero caldo e accogliente. La Sala del Ristorante ha una
capienza massima di circa cinquanta posti e la “salettina” alla base del
Torrione può ospitare sedici persone, mentre la panoramica Terrazza all’aperto
sul Torrione stesso può essere riservata per aperitivi e cene private con
personale dedicato. Oltre a tutto ciò altri cento posti, con la bella stagione,
sono disponibile nel magnifico Giardino-aranceto ricco di fascino, dominato dai
grandi e suggestivi alberi che regalano frescura e incantevoli profumi: un vero
“paradiso terrestre”.
Dal Mese di
Gennaio 2023 lo Chef del “Paradis” è il bravissimo Alessio Bachini.
Alessio è
nato, Lunedì 8 Aprile 1985, a Pontedera in Provincia di Pisa e fin da
giovanissimo ha espresso la passione per il cucinare tantoché finite le Scuole
dell’Obbligo ha frequentato e si è Diplomato, nel 2004, all’Istituto
Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione (IPSAR) “Giacomo
Matteotti” di Pisa. Durante gli ultimi anni dell’Alberghiero nei periodi estivi
ha fatto importanti stage nelle cucine di rinomati e famosi Ristoranti. Nel
Mese di Ottobre del 2004 Alessio è entrato nelle mitiche cucine del super
conosciuto e premiato Ristorante del “Grand Hotel Principe di Piemonte”,
ubicato sul magnifico Lungomare di Viareggio (LU), dove è rimasto, scalando
rapidamente la scala gerarchica di Cucina, per più di 18 anni (è venuto via nel
Novembre 2022).
Durante la
sua carriera Alessio Bachini ha avuto la fortuna di lavorare a fianco di due
grandi Maestri come Maurizio Marsili e Giuseppe Mancino.
La “Cucina
Cucinata” dello Chef Bachini al Ristorante “Paradis” rispecchia la sua
esperienza di lunghi anni in una “cucina stellata” e al tempo stesso si
arricchisce di tecnica, di freschezza e di fantasia. Le materie prime
provengono in gran parete dal “Paradis Agricole” con i suoi campi, i suoi orti,
i suoi allevamenti. Vedi gli “amuse-bouche” vegetariani, tutti realizzati con i
prodotti propri dell’orto del “Paradis Agricole” e piacevolmente presentati in
ciotole o in piatti e vassoi di legno o di marmo.
Nella
“Presentazione del Menu del Paradis” c’è scritto: “Ogni giorno la nostra agro-foresteria
raccoglie e seleziona per noi verdure fresche e di stagione. Lasciatevi guidare
in questo viaggio pensato e ideato dallo Chef per riscoprire i sapori autentici
della natura”.
La scelta
alla Carta, oltre al “Menu degustazione di 5 Portate” (anche in versione Vegetariana),
permette di scegliere proposte molto interessanti e gustose portate come:
-
“Antipasti” - Scampi fagiolini e puntarelle - Triglia, pinoli e finocchi -
Animella, rapa rossa e mela - Cipolla … - Tartare di manzo, fichi e
santoreggia;
- “Primi” - Gnudi di ricotta e funghi porcini
- Rigatoni, ricci di mare, calamaretti e rucola - Risotto riserva San Massimo,
zucchine, mazzancolle e limone - Pappardella all’uovo al ragù d’anatra, gelso,
mora e cicoria - Tortelli ripieni di coniglio alla cacciatora;
- “Secondi”
- Rombo, patate e porcini - Branzino, spinaci e salsa al limone - Uovo
croccante, patata e fagiolini - Controfiletto di agnello, peperoni e fagioli -
Spiedo di pollo Paradis con contorno di stagione.
Anche la
Carta dei Dessert offre una scelta estremamente gustosa grazie alle speciali
preparazioni della brava Pastry Chef Sara Mazzoli premiata anche dalla “Guida
Pasticceri & Pasticcerie Gambero Rosso 2023” come “Migliore Pastry Chef
d’Italia”.
La Carta dei
Vini, accuratamente selezionata dal bravo Sommelier Fabrizio
Alari Esposito, privilegia i Vini del Territorio senza naturalmente
escludere le altre Regioni Italiane o i migliori Vini Esteri, molta attenzione
è stata data ai piccoli produttori e anche ai Vini Biologici.
In Cucina il
bravo Chef Alessio Bachini è supportato da una giovane ed efficiente Brigata: la
già nominata Pastry Chef Sara Mazzoli, il Sous-chef Fabio Mazzei i Capi Partita
Maurizio Berti, Matteo Pacciardi, Lorenzo Barsotti e Chen Wang.
Il Servizio
di Sala, molto gentile, premuroso e professionale, ha i suoi punti di
riferimento nel bravo Maître Giovanni Spadafora (classe 1987) e nel Sommelier
Fabrizio Alari Esposito.
Alain
Cirelli afferma giustamente che: “Un Cuoco sogna sempre di andare nel proprio
orto a raccogliere le proprie verdure”. Infatti la scelta di coltivare,
allevare e produrre in proprio non è un vezzo estetico ma una sincera strategia
di autenticità. L’autosufficienza idrica i pannelli fotovoltaici e le loro
produzioni sono indicatori concreti di un “modello di ristorazione” che stringe
il legame più puro tra tavola e territorio: la filiera si accorcia, la qualità
si misura e l’esperienza per l’ospite diventa esclusiva e verificabile.
Cosa posso dire di più...... se non che il fascinoso “Paradis Hotel” ubicato nel Centro Storico di Pietrasanta (LU), grazie alla sua speciale ospitalità è assolutamente “imperdibile”.








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