Il Comune di
Santa Luce, in Provincia di Pisa, adagiato su una dolce collina a 200 m. s.l.m.,
è molto antico.
Queste Terre,
infatti, erano già abitate in Epoca Etrusca (gli Etruschi sono stati presenti
in Toscana fin dal VII Secolo a.C.) ma le prime notizie certe e documentate sul
Comune risalgono all’anno 877.
Qui sorgeva,
nel Medioevo, anche un Castello e una cinta muraria attorno al paese, ambedue
vennero distrutte dai Fiorentini nel 1496.
In questo
magnifico Territorio Comunale (la bellezza della Campagna Toscana è nota in
tutto il mondo) si trova anche un’area protetta, di 278 ettari, istituita nel
2000, denominata “Riserva Naturale
Provinciale Lago di Santa Luce”.
Un
Paradiso Terrestre con una fauna di oltre 150 diverse specie.
Il Comune di
Santa Luce ha tre Frazioni: Pastina, Pieve di Santa Luce e Pomaia.
La piccola Frazione
di Pomaia, circa 200 abitanti, è famosa per la Sagra del Baccello che si svolge
nel mese di Aprile di ogni anno, ma nel mondo è conosciuta per
l’importantissimo Monastero Buddhista Tibetano, che ha sede in un’antica e
grande Villa: l’Istituto Lama Tzong Khapa
(ILTK).
L’Istituto è
stato fondato, nel 1977, dal Lama Thubten Yeshe (1935-1984).
E’ un centro di
meditazione e di studi che fa parte della “Fondazione per la Preservazione
della Tradizione Mahayana” (156 Centri nel Mondo) Ente preposto alla
salvaguardia della Civiltà Tibetana e per rendere accessibile agli occidentali
il Buddhismo.
L’Istituto
Tibetano è per Pomaia un forte richiamo turistico, per soddisfare e agevolare
questo flusso, nel 1999, l’allora Sindaco di Santa Luce (1993-2001), Dott.essa
Giamila Carli, sollecitò un costruttore locale, Mazzufferi Cesarino, a
recuperare alcuni vecchi edifici e una Villa, per ricavarne una valida e
qualificata struttura di accoglienza.
Nacque così quello
che oggi è il “Borgo di Pomaia”
immerso nel bellissimo e panoramico contesto della verdeggiante campagna
circostante.
Il Residence
è composto dall’antica Villa padronale, su tre piani, “Villa Irene”, con 10
camere e una suite, l’antica casa colonica, “Antica Pieve”, su due piani,
suddivisa in bilocali e monolocali, oltre ad altri numerosi edifici nuovi
suddivisi in monolocali, bilocali e trilocali.
Tutto ben
ristrutturato e costruito, ci sono due piscine, molti servizi e il Ristorante
Enoteca “La Pieve di Pomaia”.
Il
Ristorante è stato gestito i primi anni dal Tour Operator “Bini Viaggi”, dal 2003 al 2006 dal
ristoratore Simone Cerri che dopo un’interruzione di qualche hanno, nel
Dicembre 2013, è tornato con la sua Famiglia a gestire il Locale.
Simone
Cerri, nato a Livorno nel 1973, è diventato ristoratore grazie alla sua mamma,
la signora Milena, e a sua sorella Rossella, che hanno sempre fatto questo
lavoro.
Infatti al Ristorante “La Pieve
di Pomaia” Simone si occupa della gestione vera e propria, mentre la mamma e la
sorella regnano in Cucina.
Il
Ristorante ha una grande sala quasi rettangolare, molto luminosa, grazie ai
molti sporti vetrati, con una novantina di coperti.
Con la bella stagione si
può sfruttare il fiorito Dehors.
Appena si
entra, a sinistra, un bancone di servizio a mattoni, di fronte un piccolo
corridoio porta alla Cucina, a sinistra si apre la Sala.
All’ingresso si
possono notare diversi vini esposti e due macchine, da 4 posti l’una,
“enodispenser” ad azoto, esse permettono di poter servire anche i Vini più
importanti al bicchiere, migliorando notevolmente la conservazione delle
bottiglie aperte.
Proprio al
Ristorante Enoteca “La Pieve di Pomaia”, Venerdì 28 Febbraio 2014, ho
partecipato ad una serata condotta dal grande gourmet e amico Paolo Valdastri.
L’evento era
dedicato alla degustazione di prodotti del Territorio abbinati al frutto di una
pianta, originaria delle Americhe ma che oggi è coltivata in tutto il mondo, il
“capsicum” comunemente noto a tutti come “peperoncino”.
Il
“peperoncino” deve la sua piccantezza all’alcaloide “capsaicina” (presente in
diverse concentrazioni a seconda del tipo di pianta) e ad altre quattro
sostanze correlate, sempre di origine naturale, che vengono denominate cumulativamente
“capsacinoidi”.
La
piccantezza di un peperoncino si misura con “La Scala di Scoville”.
Questa scala
prende il nome dal suo ideatore, Wilbur Lincoln Scoville (chimico Statunitense,
1865-1942), e classifica la piccantezza di un peperoncino tra “zero” e
16.000.000 di unità “Scoville” che corrispondono al valore (ipotetico e
attribuito dallo studioso) dato alla “capsaicina” pura.
Ma torniamo
alla serata al Ristorante Enoteca “La Pieve di Pomaia”.
La cena era
tutta preparata con portate che comprendevano, tra gli ingredienti, alcuni dei preziosi
peperoncini, biologici e biodinamici (sedici tipi dalle varie denominazioni,
numerati dal n.1 al n.16, secondo tipologia
e relativa piccantezza), coltivati e forniti dall’Azienda “Peperita” (Podere i Doccioni, Località Calcinaiola, Bibbona, Livorno) della brava e
appassionata Rita Salvadori.
Diversi dei
suddetti peperoncini erano già inglobati nelle vellutate, nelle creme e nelle
composte, portate, per la preparazione dei piatti, da altre due interessantissime
Aziende, “La Gora” e la “Bio C”.
L’Azienda
Agricola “La Gora”
è di Pomaia, ha qualche decina di ettari (attualmente a frutteti, ulivi e
apicoltura convenzionale) provenienti da una antica tradizione agricola di Famiglia,
giunti nelle mani dell’attuale intraprendente proprietario Ottavio Verucci.
I prodotti
dell’Azienda sono creme, vellutate, marmellate, miele convenzionale e olio
extra vergine di oliva. Gran parte dei prodotti usati per la serata erano
dell’Azienda Agricola “La Gora”.
Anche la
“Bio C” ha i terreni a Pomaia, la proprietaria è Chiara Cioni, una giovane donna, entusiasta del proprio lavoro, che prepara
personalmente e accuratamente le sue marmellate e il suo miele bio.
Le due
Aziende collaborano strettamente, le preparazioni avvengono tutte nei loro
laboratori, momentaneamente ubicati a Fucecchio (FI), ma che presto verranno
trasferiti a Pomaia.
Eccoci
giunti alla degustazione.
Le portate
sono state accompagnate da un buon Vino Rosso “Adèo 2010”, Bolgheri D.O.C., 14%
Vol., prodotto, con uve (Cabernet Sauvignon e Merlot, in percentuali variabili
a secondo delle annate) provenienti esclusivamente da vigneti ubicati in
Località Campo alla Sughera nel cuore del Bolgherese, dall’Azienda “Campo alla Sughera” di Castagneto
Carducci (LI).
L’Azienda Vitivinicola
è della Famiglia Knauf, proprietaria anche dello “Stabilimento Knauf”
di Castellina Marittima (PI), in Località Paradiso, praticamente a due passi da
Pomaia, dove si producono lastre in gesso rivestito di qualità.
In
rappresentanza della Knauf, alla serata, ha partecipato l’Ing. Felice Tirabasso
Responsabile Attività Estrattiva e delle Relazioni Esterne di Knauf Italia.
E’ stato
servito:
- Aperitivo La
Pieve di Pomaia - “Conte Collalto” Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore
D.O.C.G., Spumante Brut, con succo di fragola, ananas e peperoncino;
-
Bruschettine fantasia - all’Olio extra Vergine di Oliva (un blend moraiolo e
leccino) e alla vellutata di melanzane, patate e peperoncino;
- Crêpes (crespelle)
vellutata di zucca e patate, peperoncino n.8 Habanero Fatali con fiocco rosso;
- Fusilli con passata di zucchini, patate e petali di lardo, peperoncino
n.9 Habanero Chocolate;
- Vassoio di formaggi pecorini, freschi e stagionati, con vaschette di
miele di castagno, composta di cipolle, miele di trifoglio, peperoncino n.8 Habanero
Fatali;
- Salumi assortiti di Cinta Senese;
- Trito fresco di peperoncino piccantissimo n.7 Habanero Red Savina, appositamente
preparato dall’Azienda “Peperita”;
- Gelato alla crema con composta di zucca e arancia, peperoncino n.5
Jalapeno con fiocco giallo, insieme a
salame dolce farcito con crema di cachi e cioccolato al peperoncino n.6 Scotch
Bonnet (la crema era dell’Azienda “Bio C”).
Durante la cena Paolo Valdastri, Rita Salvadori e la Biologa
Nutrizionista Dott.ssa Sara Comandi, hanno ampiamente presentato e illustrato,
ad una sala piena, le finalità della serata e i prodotti delle Aziende
presenti.
L’interessante e riuscita serata “particolarmente piccante” si è
conclusa con delle belle e profumate rose (color rosa arancio) offerte dagli
organizzatori a tutte le gentili signore.
La Sala
Bio C, La Gorla, Peperita - I Prodotti Esposti
Le Crepes
Il Vassoio di Formaggi Pecorini
Sara Comandi, Paolo Valdastri, Rita Salvadori
Simone Cerri, Dracopulos, Chiara Cioni, Ottavio Verucci
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