Venerdì 13
Settembre 2019 al Numero Civico 9/r di Via Antonio Magliabechi a due passi da
Piazza Santa Croce a Firenze è stata inaugurata la nuova Sede del Ristorante
Cinese “Dim Sum”.
La Cina è
oggi il Paese più popolato al Mondo;
ha raggiunto nel Giugno 2019 più di un
miliardo e quattrocento milioni di abitanti ed è anche il terzo al Mondo per
estensione territoriale, 9,6 milioni di chilometri quadrati:
praticamente un incredibile
colosso.
Anche se in
Cina ufficialmente si riconoscono 56 gruppi etnici esiste, pur con una varietà
praticamente infinita e inenarrabile di variazioni, qualcosa che unisce la maggior
parte di queste etnie e che a grandi linee si può definire “Cucina Cinese”.
A
dimostrazione dell’importanza del cibo per i Cinesi quando accolgono qualcuno
in Casa la prima domanda è: “Hai già mangiato?”.
Oggi la
“Cucina Cinese” è una delle più conosciute nel globo grazie anche alla sua
grande diffusione.
La Cucina
Cinese ha una storia antichissima e una solida tradizione.
Come
attestano alcuni ritrovamenti archeologici di un’epoca lontanissima, risalenti
alla “età della pietra” e agli albori dell’uso del fuoco per cucinare gli
alimenti, in Cina non si praticavano solo semplici cotture ma già qualcosa di
più elaborato.
Attraverso i
Secoli e il susseguirsi di epoche anche molto lussuose e prospere (per esempio
con l’avvento degli Imperatori e con l’enorme sviluppo dei commerci) la “Cucina
Cinese” di qualità ha assunto un suo preciso carattere di tradizionale
genuinità, accompagnata da ordinate e belle presentazioni.
Tra le varie
tradizioni Culinarie della Grande Cina, sicuramente tra le più importanti,
possiamo annoverare quella della Capitale Pechino e quella Cantonese.
La “Cucina
Pechinese” (in Cinese 北京菜 = Cucina di Pechino) è una
variegata offerta di preparazioni con influenze giunte attraverso i secoli
anche da zone lontanissime del Paese ma che ha risentito principalmente di
quelle provenienti dalla Costa Orientale della Provincia di Shandong. Questa
Provincia si sviluppa lungo il corso inferiore di quello che i Cinesi ritengono
che sia la culla della loro civiltà: il Fiume Giallo.
La Cucina di
Pechino è ricca e gustosa.
Come non ricordare, tra i tantissimi piatti, alcuni
super famosi nel mondo: “l’anatra laccata” (obbligatoriamente Razza Pechino),
gli “hot pot” (chiamato anche “fondue chinoise”, una ricetta a base di carne) o
il “maiale mu shu”.
La Cucina
comunemente denominata “Cantonese”, in realtà la “Cucina Guangdong” (in Cinese 廣東菜), ha origine nell’omonima Provincia di Guangdong, sulla
Costa Meridionale della Cina Continentale.
La “Cucina Guangdong”
è sicuramente quella più ricca, visto l‘utilizzo di un’infinità di materie
prime, ed è più tecnica nella valorizzazione dei prodotti freschi con le sue
cotture veloci ed efficaci: vapore, bollitura, “siu mei” (cottura allo spiedo),
frittura, stufatura.
Una Cucina che ha raggiunto anche livelli molto importanti
di Internazionalità diventando più consona ai palati Occidentali.
Nella Cucina
Cantonese troviamo conosciutissimi piatti come il riso alla Cantonese, il
maiale in agrodolce, gli involtini (un’infinità di tipi), i ravioli, i crackers
ai gamberi, il “congee” (particolare porridge) di riso,…… e potrei ancora
aggiungere un elenco lunghissimo.
Proprio
facendo riferimento alla “Cucina Cantonese” (Cucina del Sud della Cina) e anche
a quella abbastanza simile della Cucina proveniente dalla Province limitrofe,
che si estendono verso Oriente risalendo la Costa, come “Fujian” e “Zhejiang”,
esiste anche una Cucina, oggi conosciuta e praticata nel Mondo, denominata “Dim
Sum” (點心 = snack, spuntino) che comprende una vasta
gamma di “preparazioni Culinarie non super impegnative” da servire sempre in
abbinamento alle varie tipologie di Tè Cinese (Yum Cha = Bere il Tè,
antichissima tradizione tramandata nei Secoli).
Nella “singolare
arte gastronomica” del “Dim Sum” prevalgono cotture al vapore e fritture preparate
soprattutto nella “Wok”: la classica e fondamentale “padella” Cinese di forma
semisferica e senza fondo, generalmente forgiata in ferro o in ghisa.
La “Wok”
con la sua particolarissima forma svasata è capace di prendere dalle fiamme
molto calore e la sua avvolgente forma agevola anche le fritture che possono
essere fatte in immersione con pochissimo olio.
Ma torniamo
alla storia che vi voglio raccontare.
Il 7
Settembre 1901 a seguito del soffocamento in Cina, da parte di un Corpo di
Spedizione formato da soldati di otto Nazioni, della “Rivolta dei Boxer” (i
“Boxer” erano l’insieme dei Movimenti Anticolonialisti che in quel periodo si
erano sollevati), fu imposto alla Cina stessa un Trattato denominato il
“Protocollo dei Boxer” (per i Cinesi “Trattato di Xinchou”).
Nell’accordo alle
Nazioni Vincitrici, oltre al pagamento di una cifra enorme tale da dover essere
dilazionata in 39 anni e anche moltissimo altro, furono concessi altresì dei
possedimenti sul Territorio Cinese.
Al Regno d’Italia, una delle Otto Nazioni, toccò
come possedimento Coloniale (uno tra i più piccoli) una parte periferica della “Municipalità
di Tientsin”, importante Città portuale ubicata nel Nord-est della Cina.
Nacque
cosi la “Concessione Italiana di Tientsin” un Governatorato che è durato dal
1901 al 1943 e che nel massimo del suo sviluppo nel 1935 raggiunse una
Popolazione di più di 6.000 Abitanti:
circa 5.000 Cinesi oltre a diverse
centinaia tra Italiani e altri stranieri.
Durante
questo periodo gli interscambi con l’Italia permisero anche la nascita di una
piccola Comunità Cinese proprio in Italia, in particolare nella Città di Milano.
Alcuni provenivano dalla Concessione Italiana altri dalla già citata Provincia
dello “Zhejiang” il cui Capoluogo la bellissima, antica e magica Città di “Hangzhou”
era stata definita da Marco Polo (mitico Mercante e Scrittore Veneziano che ne
fu Governatore) “il Paradiso su questa Terra”.
I primi Cinesi arrivati erano
solo maschi e alcuni misero su Famiglia con delle Italiane favorendo una
seconda generazione.
Attraverso i decenni la Comunità Cinese in Italia ha
assunto notevole importanza anche grazie alla loro innata volontà e laboriosità.
Ma
avviciniamoci ai nostri giorni quando nel 1982 Massimo (in realtà il nome
Cinese è Jianou) Wang è arrivato, a soli 5 anni, in Italia a Firenze con sua
Famiglia:
Babbo, Mamma, due Fratelli e tre Sorelle.
La Famiglia Wang aveva ed ha
in Italia una solida base fatta di un susseguirsi di generazioni in quanto discende
proprio dai primi immigrati giunti negli anni Trenta dalla Provincia dello
Zhejiang.
Massimo dopo
aver frequentato le Scuole dell’Obbligo da giovanissimo è entrato a lavorare in
un Ristorante Cinese di suoi parenti in Piazza Santa Maria Novella, sempre a
Firenze.
Successivamente il Locale venne trasformato dai suoi Cugini in
Ristorante Pizzeria e Massimo è rimasto con loro per circa otto anni.
Successivamente per un anno ha lavorato nel Mondo della Moda, ma poi è stato
preso da un’altra grande passione il “Pub”.
Per tale motivo nel 2005 ha
rilevato il “Friends Pub” in Borgo San Jacopo a Firenze.
Massimo adora la
“filosofia” del Pub dove c’è la possibilità di comunicare e conoscere
facilmente tantissimi persone anche perché ad un Bancone di un Pub la mancanza
di formalità elimina le differenze tra le “classi sociali”: tutti sono uguali.
Nel 2011 il primo Pub e stato ceduto ed è stato rilevato un secondo Locale,
sempre a Firenze, il “Tartan Jock Scottish Pub” ubicato in Corso dei Tintori 41/R, ancora
oggi di proprietà.
Nel 2012
Massimo Wang decise con alcuni suoi Cugini (tutto nasce sempre dal
coinvolgimento della Famiglia) che era giunto il momento di aprire un “Dim Sum”
a Firenze.
Per fare la nuova apertura bisognava essere preparatissimi e
studiare moltissimo ed ecco che si è tornati per un periodo in Cina a riscoprire
le “Radici”, la “Cultura” e le “Tradizioni” comprese quelle del Tè.
Poi sempre nel
2012, in Via dei Neri 37/R a Firenze, è nato il primo “Dim Sum” Italiano.
I pregi: cura per il “fatto in Casa” e per i particolari, importazione diretta dalla
Cina di molte materie prime, compresi i vari tipi di Tè, pulizia, servizio,
buon rapporto qualità/prezzo.
Da subito è stato un successo e dopo pochi anni è nata
l’esigenza di trovare un nuovo e più comodo Locale dove trasferirsi.
Ecco che,
dopo impegnativi, sotto tutti i punti di vista, lavori di ristrutturazione dove
si è scelto di dare un’accoglienza davvero inappuntabile a partire dagli
eleganti servizi igienici (c’è anche un sanitario piccolo specifico per i
bambini e un bellissimo lavabo) fino alla luminosità dell’ambiente e alla
comodità dei tavoli e delle sedute, Venerdì 13 Settembre 2019 al Numero Civico
9/r di Via Antonio Magliabechi, come già accennato, è stata inaugurata la nuova
bella Sede del “Dim Sum”.
Il nuovo “Dim Sum” è un Locale super
accogliente e molto luminoso.
Nell’Ingresso spazioso a sinistra si apre un
archetto che porta a una Saletta, poi ci sono le scale che salendo portano ai
Servizi, di fronte all’Ingresso troviamo il Bancone Bar.
Sempre sulla sinistra nell’atrio
c’è la porta della grande Cucina con una sezione a vista, chiusa a vetri, dove
è piacevole vedere alcune preparazioni.
Dall’Ingresso
sulla destra si accede alla Sala più grande con un magnifico soffitto a volta
con una grande pittura al centro, da qui si arriva anche in una Saletta
riservata con un solo grande tavolo e una bella parete attrezzata dedicata ai
Vini.
Tutti i particolari compresa l’apparecchiatura sono molto curati.
Il Menu
offre due scelte per il “Pranzo” estremamente convenienti, poi c’è la Carta che
inizia con le seguenti parole:
“Offriamo una Cucina insolita, raffinata, un mix
di profumi, di sensazioni, di sapori studiati per stupirvi e per deliziare
anche i palati più difficili”.
La scelta è molto ampia (anche con qualche
Piatto Giapponese) e differenziata, a partire dalle “Crudités”, dalle preparazioni
denominate “Dim Sum”, fino alla “Pasticceria”.
La Dim Sum
Tea (Carta dei Tè) è vasta, ampiamente descrittiva dato che per ogni Tè, per
aiutare nella scelta, vengono citate le zone Cinesi di produzione, le specifiche
proprietà e le varie differenze. Da sottolineare la particolare attenzione che
viene messa nella preparazione del Tè con il controllo della temperatura e dei
tempi d’infusione.
Dopo i Tè segue la Carta Dei Vini piuttosto selezionata, una
venticinquina di Etichette, ma ben assortita anche con qualche “SuperTuscans”.
Infine ci sono le Birre, Cinesi e non.
Ma veniamo
alla degustazione fatta che è stata accompagnata da del buon Riso Bianco Jasmine
cotto al vapore (al posto del pane) e da un ottimo Tè Verde denominato “Shi
Feng” proveniente dall’omonima Montagna ubicata nel sud-est della Cina.
Sono state
servite le seguenti portate:
- “Maudou” –
Fagiolini verdi di soia, freschi, al vapore;
- “Compost
di Medusa con funghi” – Medusa al vapore con funghi Cinesi e cetriolo “à la julienne”;
- “Tonno” – Tonno
in crosta di sesamo con salsa e insalata;
- “Assaggi
di alghe Wakame e Kombu” – Alga Giapponese Wakame e alga Cinese Kombu al
naturale con sesamo e julienne di carote;
- “Melanzane
Viola Cinesi Saltate”;
- “Fiori di
zucca fritti con ripieno di gamberi”;
- “Ravioli
al Gambero imperiale” – Ravioli al vapore con gamberi;
- “Ravioli
di Manzo Lardellati” – Ravioli alla piastra ripieni di carne di manzo con
pancetta di Cinta Senese;
- “Noodles
ai frutti di mare in salsa thai”;
- “Maiale
Caramellato Piccante” – Con peperoni e altre verdure;
- “Piccola
Pasticceria della Casa”.
Tutto molto
buono e ben presentato.
In Cucina c’è il bravo Chef Chi Hu che è originario
della Città di Shandong, nella Cina Orientale, una delle Località più rinomate
per la buona Tradizione Culinaria.
Chi Hu ha una lunga esperienza di Cucina
maturata in molti Paesi del Mondo a fianco di grandi Chef.
Con lui c’è anche
Tiao che con arte, grazia ed esperienza riesce a trasformare un pugno di farina
e un poco di acqua in straordinari “noodles” (tipica pasta lunga), una vera
specialità al “Dim Sum” di Firenze.
Il Servizio
di Sala è molto efficiente gentile e premuroso, il personale è Internazionale,
su tutti spicca per la sua delicata cortesia e affabilità oltreché per la sua
“dolcezza” e il suo bellissimo sorriso la Responsabile del Locale Xiaoli
(Francesca), Cugina e Socia di Massimo Wang.
Massimo ha
come socie anche altre due sorelle di Francesca, Arianna e Claudia.
Ho parlato
molto con il bravo Titolare Massimo Wang, che mi ha convinto della sua sincera
“filosofia” di offrire ai Clienti del “Dim Sum” un’ottima Cucina
Cinese accompagnata da magnifici Tè.
Che altro dire sennonché tutto ciò che
Massimo sostiene avviene anche in un nuovo super accogliente Locale con un
rapporto qualità/prezzo molto positivo.
L'Ingresso
La Cura dei Particolari...... il Lavabo
La Vista all'Ingresso
La Sala Grande, una Vista
La Parete Attrezzata Dedicata al Vino
Maudou...... (Foto Luca Managlia)
Compost di Medusa......
Alghe Wakame e Kombu......
Melanzane Viola Cinesi...... (Foto Luca Managlia)
Fiori di Zucca Fritti...... (Foto Luca Managlia)
Ravioli di Manzo Lardellati......
Noodles ai Frutti di Mare...... (Foto Luca Managlia)
Maiale Caramellato...... (Foto Luca Managlia)
Si Preparano i Noodles
Xiaoli, Giorgio Dracopulos e Massimo Wang
(Foto Luca Managlia)
Nessun commento:
Posta un commento