mercoledì 15 aprile 2020

VISITARE “BORGO CASA AL VENTO” NEL CUORE DEL CHIANTI CLASSICO ANCHE PER ADOTTARE UNA BARRIQUE.




Nella magnifica Regione Toscana nella Provincia di Siena c’è un piccolo (meno di 3000 Abitanti) Comune denominato Gaiole in Chianti.

Se pur piccolo Gaiole in Chianti ha avuto e ha una grande importanza storico geografica ed enologica.

Il Centro Abitato di Gaiole in Chianti si trova a 356 m. s.l.m. e, fin dall’Anno Mille in poi, è sempre stato sede di un mercato che nei Secoli ha accresciuto la sua valenza commerciale e strategica diventando un punto di riferimento per tutte le zone limitrofe. 
Nel Comune ci sono tutt’oggi le tracce ben visibili di tale fatto, anche nelle strutture di moltissime Chiese, Cappelle e Castelli.    

Tutto il Territorio Comunale è ubicato nelle splendide Colline del Chianti (breve Catena Montuosa di circa 20 Km. a cavallo tra le Province di Firenze, Siena e Arezzo), che segnano il confine dalla Regione del Chianti con il Valdarno e la Val di Chiana
Queste colline sono famose per la produzione di un Vino Rosso super conosciuto in tutto il Mondo
il Chianti.

Già nel periodo Etrusco (dal IX al I Secolo a.C.) qui si coltivava la Vite e si produceva Vino, ma le prime tracce della parolaChiantirisalgono a una pergamena del 790 e i riferimenti chiari alla vinificazione si trovano in altre pergamene del 913.

Successivamente seguendo i metodi e gli insegnamenti sviluppati dai Monaci, al tempo praticamente gli unici che producevano Vino, alcune Famiglie Nobili, come i Ricasoli (nel 1141) o gli Antinori (nel 1385), iniziarono a farsi strada nella produzione vitivinicola.

Questo notevole sviluppo è dimostrato anche dalla nascita a Firenze, nella seconda metà del 1200, dell’Arte dei Vinattieri, una delle Arti Minori delle Corporazioni di Arti e Mestieri della Città.

Con il passare dei Secoli la produzione del Vino nelle campagne Toscane divenne talmente importante che, nel 1716, il Granduca di Toscana Cosimo III fissò i confini Territoriali dove si potevano produrre, con regole e controlli, 4 Vini Regionali tra cui quello denominatoVino Chianti”.

Nel 1924 fu costituito il Consorzio con 33 Produttori (oggi sono circa 600) per la difesa del Vino Tipico del Chianti e della sua Marca d’Origine
il simbolo che venne adottato fu quello delGallo Nero”. 
Nel 1932 venne aggiunto al termine “Chianti” il suffisso “Classico” per puntualizzare e decisamente distinguere il “Chianti Originale” da quello prodotto al di fuori del Territorio delimitato nel 1716.

Nel 1984 ilChianti Classicoottenne la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G) il massimo riconoscimento per i Vini di grande qualità.

Oggi nelle Zone del “Chianti Classico” rientrano i Comuni Fiorentini di S. Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle e in quelli Senesi di Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti.

Uscendo da Gaiole in Chianti si può percorrere la Strada Comunale 6 in direzione della Frazione di Barbischio, a 454 m. s.l.m., un fascinoso ex antico Castello di cui oggi sopravvive solo una Torre e un piccolo antico agglomerato di abitazioni. 
Prima di entrare proprio in tale Località si può prendere a destra una strada sterrata che, per circa 1,5 Km., attraversa un fitto bosco e dei curati vigneti, fino ad arrivare, alla fine della stessa, in un posto molto bello, panoramico e magico denominato “Borgo Casa al Vento”.

Borgo Casa al Ventoè un piccolissimo Borgo con una Storia molto antica.

Le sue origini risalgono  probabilmente al dominio di Federico I Hohenstaufen (meglio conosciuto come Federico Barbarossa, 1122 - 1190), Imperatore del Sacro Romano Impero e Re d’Italia
infatti si sono trovate tracce di una sua donazione della Torre di Barbischio e dei possedimenti fino a Casa al Vento
Notizie più certe su “Casa al Vento” si trovano nel 1500 quando qui vivevano sette Famiglie.

Alla fine del 1800Casa al Vento” era la Residenza Estiva del Parroco di Gaiole, Don Carapelli
tale fatto è testimoniato da una Lapide in loco ancora visibile con il suo nome e datata 1871
Il Parroco, che doveva essere certamente una persona simpatica, era un amante del Vino e coltivava qui la sua Vigna, sostenendo fermamente che i suoi Parrocchiani sarebbero stati curati meglio se alle Preghiere si aggiungevano anche dei buoni bicchieri di Vino.

In anni più recenti il Borgo era ridotto a un rudere e la proprietà era ancora divisa tra le originarie sette Famiglie
Oggi la Proprietà è della Famiglia Gioffreda.

Giuseppe Gioffreda e la Moglie Ria pur avendo origini Pugliesi si erano trasferiti a Milano negli Anni 60.  
Giuseppe aveva avuto successo come Promotore Finanziario e sua Moglie si era dedicata all’insegnamento.

Nel 1992 Giuseppe Gioffreda (classe 1938, affettuosamente chiamato “Pippi” da Familiari e Amici) e Ria, innamoratisi del posto, iniziarono a rilevare le proprietà fino a giungere all’acquisizione completa di “Borgo Casa al Vento”.

Da subito partirono impegnativi e accurati lavori per recuperare le strutture secondo le origini e per adattarle alle nuove necessità. 
Ria si dedicò con molta passione a curare questa ristrutturazione fino al più piccolo dettaglio, mentre Giuseppe s’impegnò nel far rivivere al meglio i Vigneti, riportando anche selezionati cloni di Sangiovese, oltre a iniziare i lavori della nuova Cantina interrata, da lui progettata, terminata poi nel 2004.

Pippi Gioffreda decise anche di coltivare biologicamente le sue Vigne utilizzando le tecnologie più avanzate sia in Campagna sia in Cantina.

Purtroppo nel 2006 la signora Ria si ammalò gravemente e prematuramente, con il grande dolore di tutta la Famiglia, lasciò questo Mondo.

Proprio in quel momento estremamente difficile il loro Figlio Francesco iniziò ad affiancare il Padre Giuseppe nella conduzione e lo sviluppo dell’Azienda.

Francesco Gioffreda è nato nella bellissima e salmastra Città Pugliese di Brindisi il 24 Marzo 1964. Dopo gli studi dell’obbligo ha frequentato l’Università Bocconi di Milano dove, nel 1992, si è Laureato in Economia e Commercio
Successivamente ha fatto una brillante carriera in campo finanziario anche all’Estero, come in Russia dove è stato per 7 anni
Francesco ha un Fratello più piccolo, Paolo (classe 1968), Avvocato in Milano, che non segue l’Azienda di Famiglia.

Nel 1990 Francesco Gioffreda si è sposato con Patrizia Selvolini grande appassionata ed esperta di Vini proprietaria di un’altra magnifica Azienda, sempre nel Comune di Gaiole in Chianti, il “Castello di Tornano”. 
Dalla loro unione sono nati due bellissimi Figli, Sofia (classe 1997) che si è Laureata in Marketing e vive a Londra e Samuele (classe 1995) che si sta per Laureare in Ingegneria Civile a Milano.

Francesco Gioffreda fino al momento in cui ha conosciuto sua Moglie non si era mai interessato al Vino ma con un’insegnante competente e coinvolta come Patrizia non poteva esimersi e in poco tempo ha recuperato gli “anni perduti”.

A “Borgo Casa al Vento” inizialmente come Enologo hanno avuto il bravo Stefano Chioccioli che ha indirizzato i primi imbottigliamenti e attualmente c’è l’altrettanto bravo Enologo Marco Chellini.

Casa al Ventoa oggi ha una selezionatissima produzione di meno di 35.000 bottiglie l’anno diChianti Classico”, diVini I.G.T.” e non solo, fatta usando prevalentemente Barriques di Legno Francese:

- “AriaChianti Classico D.O.C.G., 100% Sangiovese, 13,5% Vol., fa 12 Mesi di Barriques e 6 di affinamento in Bottiglia, una produzione di circa 20.000 Bottiglie
Il “primo vino” prodotto dall’Azienda con la Vendemmia 2006 imbottigliato e poi venduto nel 2007
Il 2006 è l’anno della scomparsa di Ria Gioffreda e pertanto a Lei è stato dedicato: “a Ria”;

- “FohoChianti Classico D.O.C.G. Riserva, 100% Sangiovese, 13,5% Vol., fa 18 Mesi di Barriques e 6 di affinamento in Bottiglia, ne vengono prodotte circa 5.000
Prima Vendemmia quella del 2003 commercializzata poi nel 2007
Il nome deriva da un aneddoto tramandato in cui si dice che il già nominato Don Carapelli dopo una vendemmia di un’annata molto calda assaggiando il suo Vino abbia esclamato: “l’è foho”;

- “T’AmoRosso Toscana I.G.T., 50% Sangiovese e 50% Merlot, 13,5% Vol., matura parte in Acciaio e parte in Barriques, si affina per 6 Mesi in bottiglia prima di essere commercializzato, la produzione si aggira intono alle 4.000 Bottiglie, la Prima Vendemmia è stata il 2017;

- “AlliariaBianco Toscana I.G.T., un Blend di Chardonnay e Grillo, Uve provenienti da Vigne non di proprietà, 12,5% Vol., fa 8 Mesi di Acciaio e 2 in Bottiglia, ha una produzione di circa 3.000 Bottiglie, la Prima Vendemmia quella del 2018;

- “Ros’AriaRosato Toscana I.G.T., 100% Sangiovese, 12,5% Vol., ottenuto da una macerazione a bassa temperatura per poche ore seguita da una fermentazione a temperatura controllata e in assenza di bucce. Un Vino prodotto dal 2015 esclusivamente nelle annate più proficue, soltanto 500 bottiglie;

- “Vincanto”,  una novità assoluta, Vendemmia 2016, Chianti Classico Gran Selezione D.O.C.G. (una nuova tipologia istituita dal Consorzio negli ultimi anni per i Vini al Vertice della Denominazione), 100% Sangiovese, solo 700 bottiglie, un Vino prezioso che ha fatto 36 Mesi di Barriques, sarà imbottigliato in questa estate 2020 e commercializzato nel 2021.

Poi c’è anche una piccola produzione di ottimo Olio Extra Vergine di Oliva, circa 500 bottiglie, un Blend di Cultivar Moraiolo, Frantoio e Leccino, è una produzione talmente selezionata che viene prodotto solo nella annate migliori.

A “Borgo Casa al Vento” c’è anche la possibilità di aderire a una pregevole iniziativa: 
A un prezzo concordato tutti possono diventare produttori di buon Vino scegliendo una Barrique che darà, al momento giusto, all’acquirente ben 300 bottiglie conetichetta personalizzata”. 
Non solo ma nel pacchetto ci sono anche comprese tre notti da trascorrere aBorgo Casa al Vento”.

Infatti “Borgo Casa al Vento” non è solo produzione di Vino ma è anche un super accogliente Resort con bellissime Suites, confortevoli Camere (una in particolare ha il letto a forma di botte), grandi Appartamenti e una fascinosa Villa (dappertutto si gode di una magnifica vista della Campagna e delle Vigne), e poi c’è il Ristorante, la grande Piscina e gli Spazi Benessere.

Il Ristorante è un vero “Km. 0” dato che usa in gran parte i prodotti dell’Azienda, la Cucina è Tradizionale Toscana (si fanno anche dei Corsi), l’accoglienza è estremamente fascinosa dato che è ubicato nella “Vecchia Cantina del Borgo” con la bellissima volta a mattoni faccia vista. 
La capienza è di 50 coperti all’interno e 80 all’esterno nello splendido giardino adattissimo anche per Matrimoni ed Eventi.

Cosa altro posso aggiungere se non che si può andare a visitareBorgo Casa al Vento”, nel cuore del Chianti Classico, non solo per godere delle bellezze della natura, dell’ottimo Vino, del buon cibo, della straordinaria accoglienza ma anche per Adottare una Barrique”.






"Borgo Casa al Vento" (Foto Casa al Vento)

Le Vigne (Foto Casa al Vento)

Il Vino Fatto con Amore (Foto Casa al Vento)

La Cantina una Vista (Foto Casa al Vento)

La Barricaia (Foto Casa al Vento)

Il Vino (Foto Casa al Vento)

La Cura dei Particolari (Foto Casa al Vento)

L'Accoglienza (Foto casa al Vento)

La Piscina (Foto Casa al Vento)

Una Vista della Sala Ristorante (Foto Casa al Vento)

Bellezze della Natura (Foto Casa al Vento)

Francesco Gioffreda, Samuele Gioffreda,
Patrizia Selvolini e Sofia Gioffreda
(Foto Casa al Vento)

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