Si definisce
“distillato” (o acquavite) una “bevanda spiritosa” (o “superalcolica”) che
deriva dalla distillazione di un liquido zuccherino fermentato,
generalmente di origine vegetale come il vino, le radici, la frutta, i cereali,
la canna da zucchero. Le “bevanda spiritose” sono quelle bevande alcoliche con
caratteristiche organolettiche particolari e un “titolo alcolometrico”
(gradazione alcolica) minima di 15% Vol. che vengono prodotte sia
direttamente mediante distillazione, macerazione o aggiunta di aromi, sia
mediante miscelazione di una bevanda spiritosa con un'altra bevanda. Nella
categoria “bevande spiritose” rientrano anche i “liquori” (miscele di alcool),
altri distillati (acqua, zucchero e sostanze aromatiche diverse) e gli “amari”.
I Babilonesi
e gli antichi Egizi conoscevano già la “tecnica distillatoria” visto che resti
archeologici hanno confermato che distillavano vino e sidro. Gli antichi Greci
usavano forme di distillazione per ricavare acqua dolce dal mare, ma non per
gli alcolici. Per secoli la distillazione fu patrimonio dei Sacerdoti e di
pochi adepti, tramite gli Egiziani la conoscenza della distillazione venne
trasmessa agli Arabi e attraverso la Spagna questa conoscenza iniziò a
diffondersi in Occidente intorno al X Secolo.
Il “Cognac” è
un distillato Francese di Vini Bianchi (principalmente “Ugni Blanc”
Trebbiano Toscano coltivato in Francia), tutelato da una “Appellation
d'Origine Contrôlée” (AOC) nata nel 1909 con la delimitazione del Territorio
di Produzione. Oggi la Zona del Cognac comprende 80.500 Ettari di Vigneti
(suddivisi in 6 Cru) ubicati esclusivamente nella Regione Nuova Aquitania nei
Dipartimenti (suddivisione territoriale di secondo livello dopo le
Regioni) della Charente, della Charente Marittima e in alcuni
Comuni della Dordogna e delle Deux-Sèvres. Le Vigne (98% di
“Ugni Blanc” il resto di altre uve ammesse “Folle
Blanche”, “Colombard”, “Sémillon” e "Montils") qui prosperano grazie al
particolare terreno argilloso-calcareo e grazie a un clima oceanico mite.
Il Vitigno
“Ugni Blanc” è così diffuso vista la sua capacità di resistenza alle malattie, per avere un basso grado zuccherino e contenere acidi; grazie a ciò il Vino base
distillato risulta basso in alcol e con una buona acidità. Il basso contenuto
alcolico poi consente agli aromi floreali di essere meglio concentrati con la
distillazione, mentre l'acidità fa da conservante per il Vino, evitando che
possa rovinarsi prima della distillazione.
Il “Cognac”
prende il nome dall’antica Città di Cognac (Dipartimento della Charente)
che tradizionalmente è stata la sede principale del suo commercio. Le prime
notizie della produzione del “Cognac” risalgono al 1622, quando gli Olandesi,
che da Secoli acquistavano Vino e sale in queste contrade, risalendo
il Fiume Charente (lungo 360 km.) insegnarono agli abitanti della Zona a
distillare il Vino, che mal sopportava i viaggi per mare verso il Nord Europa.
Soltanto i
distillati provenienti dall'Area della Denominazione possono essere dei
“Cognac”, nel resto di Francia e nel Mondo tale liquore (ricavato
dalla distillazione del Vino e un successivo invecchiamento
in botti) è chiamato genericamente “Brandy”.
Il
procedimento per arrivare al “Cognac” è
abbastanza tortuoso e merita alcuni chiarimenti. I grappoli d’uva vengono
pressati leggermente e il mosto ottenuto deve riposare circa un
mese per diventare un Vino Bianco distillabile. Velocità e delicatezza sono due
fattori fondamentali: il Vino base non si deve assolutamente rovinare ed è
fondamentale seguire alcune regole come la raccolta meccanica delle uve,
seguita da pressatura soffice, non aggiungere anidride solforosa, usare lieviti
selezionati per agevolare la fermentazione, usare tini di acciaio che escludano
contatto con ossigeno. La distillazione deve avvenire entro il 31 Marzo
successivo alla vendemmia e il Vino viene distillato a fuoco diretto per due
volte con specifici Alambicchi denominati “charentais”. Dalla prima cottura si
ottiene il “brouillis” che ha una gradazione alcolica intorno ai 30°,
mentre dalla seconda “la bonne chauffe” il distillato raggiunge i
70°.
Sull’uso dei
lieviti non c’è obbligo e ne derivano due diversi stili. Usando i lieviti si
punta a ottenere un distillato più ricco, complesso e avvolgente che
tendenzialmente può agevolare
l'invecchiamento in botte e lo sviluppo di aromi di funghi, sottobosco e
frutta secca. Senza i lieviti si ottiene un distillato più leggero. Per esempio
due grandi Aziende produttrici di “Cognac” hanno fatto questo tipo di scelte e
i rispettivi metodi di distillazione si definiscono con il loro nome: “Metodo
Rémy” (con i lieviti) e “Metodo Martell”
(senza lieviti).
Un’altra
interessante scelta è quella di distillare la “testa” (Têtes) e la “coda”
(Secondes) della distillazione precedente o nel Vino o
nel “brouillis”. Nel primo caso si ottiene un Cognac più leggero, nel
secondo uno più strutturato e caratteristico. “Martell” per esempio
unisce al Vino “Têtes” e "Secondes", e non è escluso che si possa
anche fare una via di mezzo dividendole tra il Vino e
il “brouillis” come fa l’Azienda “Hennessy”.
Il “Cognac”
viene sottoposto a un periodo obbligatorio di invecchiamento (almeno due anni),
in Barrique di quercia Francese, della Regione Limousin o
della Foresta del Tronçais, in cui assume la colorazione ambrata (corretta
spesso con l'aggiunta di caramello) e a contatto con il legno delle Botti
prende il gusto caratteristico. L'invecchiamento può proseguire fino a oltre 60
anni.
La Zona
del “Cognac” si divide in “Sei Sottozone” chiamate “Crus”: “Grande Champagne”, “Petite Champagne”,
“Borderies”, “Fins Bois”, “Bons Bois” e “Bois Ordinaires”. Le Zone
sono all'incirca concentriche rispetto al Territorio complessivo e ognuna
di esse produce una qualità differente di distillati in ragione della
composizione più o meno gessosa dei Terreni e della posizione geografica anche
ai fini climatici. Solo le due Zone più centrali, “Grande Champagne” e “Petite
Champagne” hanno le prerogative per produrre grandi “Cognac” da invecchiamento.
La quasi
totalità dei “Cognac” si realizza con una miscela (assemblage) di distillati di
origini e annate diverse. I “Maître de Chai” (Maestri di Cantina)
selezionano e compongono le miscele per ottenere un prodotto specifico che sia
costante nel tempo o abbia particolari caratteristiche di gusto. Spesso le
miscele sono composte da decine di distillati diversi e anche quelli
“Millesimati” vengono realizzati con miscele ma dello tesso anno. Fanno
eccezione a questa consuetudine solo alcuni rarissimi distillati imbottigliati
direttamente da specifiche Botti di altissimo pregio che vengono
definiti “Brut de Fût” (“Forza della Botte”, in Inglese “Cask Strength”).
La Legge
Francese vieta di indicare in Etichetta l'anno di distillazione con
l'eccezione del “Cognac Millesimato” mentre, secondo il grado di
invecchiamento che ne determina la classificazione, si trovano alcune sigle di
uso tradizionale:
- “VS” - “De
Luxe” (Very Special) - “***” (Tre Stelle) - la miscela più giovane con almeno 2 anni di invecchiamento;
- “VSOP”
(Very Special Old Pale) - “Réserve” (Very Superior) - almeno 4 anni di
invecchiamento;
- “XO”
(Extra Old) - fino al 2017 doveva avere almeno 6 anni di invecchiamento, dal
2018 gli anni obbligatori sono diventati almeno 10 e questa è anche la massima
“garanzia legale” di invecchiamento data dalla “AOC” del Cognac;
- “XXO”
(Extra Extra Old) - un invecchiamento uguale o superiore a 14 anni (dal 2018);
- “Vieille
Réserve” - “Hors d'âge” - sono classificazioni usate frequentemente e indicano
Cognac di invecchiamento elevato;
- “Napoleon”
- “Héritage” - classificazioni con almeno 6 anni di invecchiamento.
Il Mercato
Mondiale del “Cognac” vive praticamente sotto l'ala di “Quattro grandi Case
Produttrici” (Rémy Martin, Hennessy, Martell e Courvoisier)
che producono la quasi la totalità delle bottiglie in commercio.
Il “Marchio
di Cognac” più venduto a livello Mondiale (circa 50 milioni di Bottiglie l’Anno
in oltre 160 Paesi) è “Hennessy”.
“Maison de
Cognac Hennessy” è stata fondata nel 1765 quando Richard Hennessy, figlio di un
Nobile Irlandese, dopo aver militato come Ufficiale nell'Esercito
di Luigi XV, si innamorò dei vigneti della Regione
di Charente. Richard ebbe la sensibilità di presagire lo straordinario
potenziale commerciale delle Acquaviti di Cognac sul piano Internazionale a tal
punto da aprire una propria Distilleria studiando un nuovo metodo di
lavorazione. Iniziò quasi subito la vendita in alcuni Paesi Europei e
negli Stati Uniti, il suo prodotto venne molto apprezzato da alcuni
importanti Nobili, tra cui Re Giorgio IV d'Inghilterra e
dall'Imperatrice di Russia Marija Fëdorovna.
Negli anni
successivi le esportazioni non fecero altro che crescere grazie a una continua
ricerca dell’eccellenza per la creazione di Cognac d’eccezione, abbinata a
un’ambiziosa strategia di conquista dei mercati.
Dalla fine
del XVIII Secolo la "Maison Hennessy" si è insediata ai quattro angoli del Mondo. All’inizio
del XIX Secolo, ha iniziato a esportare in Australia, nel Sud-est Asiatico,
nell’America del Sud, in Giappone e in Cina. Nel 1860 un quarto delle
esportazioni di Cognac portava il nome “Hennessy”.
Nel 1870,
Maurice Hennessy, quarta generazione della Famiglia Hennessy, chiese al Maître
de Chai Emile Fillioux di creare uno specialissimo Cognac per la sua Famiglia e
i suoi amici utilizzando “eaux de vie” extra invecchiate per perfezionare il
blend: il nuovo nato fu ribattezzato “X.O.” (Extra Old). Nel 1947, Gérald de
Geoffre, Pronipote di Maurice Hennessy, creò l’iconica bottiglia di “X.O.” con
una forma ispirata a un grappolo d'uva capovolto.
Nel corso
del XX Secolo, l’opera di espansione iniziata dal Fondatore è continuata: nel
1967 le spedizioni ammontavano a un milione di casse, nel 1987 erano due
milioni e nel 2019 le casse spedite era diventate otto milioni.
Intanto nel
1971 Kilian Hennessy, ultimo Erede della Famiglia, creò il marchio “Moët
Hennessy”, fondendo l'Azienda con la lussuosa Casa di Moda Francese “Louis
Vuitton” e dando vita, nel 1987, al “Gruppo Internazionale LVMH”.
Per
garantire l’eccellenza e la varietà dei suoi aromi “Hennessy” seleziona
esclusivamente le migliori uve delle regioni AOC ed è stata la Prima Azienda
Vinicola e di Liquori a essere certificata con il prestigioso “Standard ISO
14001” il “Sistema di Gestione Ambientale”.
Se il Cognac
è un “blend” (miscela) di “eaux de vie” (spiriti), la “Maison de Cognac
Hennessy” si può sicuramente definire una “miscela” di due Famiglie
assolutamente straordinarie che di generazione in generazione si sono
tramandate i preziosi segreti dell’arte della distillazione: quella del
Fondatore, gli Hennessy, e quella dei Master Blender, i Filioux.
Alla fine
dell’Anno 2022 la “Maison de Cognac Hennessy” ha presentato una fascinosissima
“Edizione Limitata” (Limited Edition) del suo Cognac “X.O.” confezionato in una
magnifica “coffret” (scatola) insieme a un prezioso “ice molder” (modellatore
di ghiaccio).
Sulla
scatola spiccano le diverse tonalità dell’oro e il Logo stilizzato del “Bras
Armé” il simbolo militare che il fondatore della Maison Richard Hennessy scelse
come Stemma di Famiglia ricordando la propria esperienza da Ufficiale al
servizio di Luigi XV. All’interno della Scatola la bellissima bottiglia dorata
dell’iconico “Hennessy X.O” insieme al particolare modellatore di ghiaccio (un
sigillo “X.O.”) che consente di personalizzare il ghiaccio.
Degustando
questo magnifico Cognac “Hennessy X.O.” si apprezzano i forti sentori di frutta
candita, cioccolato fondente, vaniglia e note speziate, accompagnati da
un’ondata di calore rotonda, robusta e voluttuosa, il finale è lungo e
onnipresente.
Il “Cognac X.O.” della mitica “Maison de Cognac Hennessy” anche in questa specialissima e preziosa “Limited Edition 2022” rappresenta molto bene l’Art de Vivre Francese.
https://www.hennessy.com/en-int
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