La Corsica è
una bellissima Isola Francese ubicata nel Mar
Mediterraneo, amministrativamente è una “Collettività Territoriale
Unica” (CTU), nello specifico abbina sia le competenze di
una Regione sia quelle di un Dipartimento. La Corsica ha come Capoluogo l’antica
Città di Ajaccio e include 2 Dipartimenti, 5 Arrondissement,
52 Cantoni e 360 Comuni.
Il
Territorio della Regione coincide praticamente con l’omonima Isola infatti comprende
anche solo alcuni isolotti. L’Isola è la quarta per estensione nel Mar
Mediterraneo dopo la Sicilia, la Sardegna e Cipro. Il breve
tratto di mare denominato le “Bocche di Bonifacio” la separa dalla
Sardegna. La Corsica è attraversata da una grande Catena Montuosa, ricca
di splendide foreste, che la percorre trasversalmente da nord-ovest a
sud-est, dividendola in due zone distinte in buona parte da un punto di vista
geologico, con prevalenza di rocce cristalline granitiche sul versante a sud e
a ponente, e di rocce scistose e zone alluvionali a levante.
Lo sviluppo
costiero dell’Isola è di circa 1200 km., solo 300 dei quali sono
costituiti da spiagge più frequenti sulla Costa Orientale. La Corsica si
affacciata sul Mar Ligure e sul Mar Tirreno verso
l'Italia e l'Arcipelago Toscano la cui Isola più vicina è “Capraia”, distante solo
31 km. dal “Capo Còrso” il promontorio spesso indicato come “Dito
della Corsica” che punta diritto sulla Liguria.
Il clima
della Corsica è generalmente di “tipo mediterraneo”, con estati calde e secche
e inverni miti e piovosi lungo la fascia costiera, più freddi e nevosi sulle
montagne dell'interno, in funzione dell'altitudine. Le precipitazioni sono
concentrate in autunno e inverno, mentre dal Mese di Giugno, di solito, fino a
fine Estate è caratterizzato da una forte siccità con scarsissime possibilità
di pioggia. I venti più comuni sono il “Maestrale” da nord-ovest,
il “Libeccio” (da sud-ovest) e lo “Scirocco” (da sud-est).
In
condizioni di buona visibilità la Corsica si vede dal Litorale Italiano: dalla Liguria a gran parte della Toscana.
Anche se
l’Isola dal 1769 è parte della Francia ha fortissimi legami storici
con l'Italia anche in ambito linguistico e culturale.
Tracce di
popolazioni che vivevano in Corsica risalgono a circa il 9000 a.C. e nei Secoli
successivi si ebbero influenze dovute a “invasioni” di genti provenienti dalla
Sardegna (IV Millennio a.C.) e da altre zone Costiere del Mediterraneo: Fenici,
Greci, Etruschi coalizzati ai Cartaginesi, Siciliani e Romani (nel IV Secolo
a.C. il primo tentativo). Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (480) la
Corsica fu contesa tra Goti e Vandali. Proprio i Vandali con il Re Genserico se
ne assicurarono il pieno controllo fino a quando subentrarono i Bizantini che
l’accorparono alla “Prefettura del Pretorio d'Africa”.
Nei Secoli
successivi, anche se nominalmente legata all'Impero Bizantino, l’Isola rimase
indifesa e soggetta alle incursioni dei Goti e dei Longobardi, nel 774 Carlo
Magno Re dei Franchi conquistò l'Italia Centro-settentrionale assoggettando
anche la Corsica.
Sul finire
dell'VIII Secolo i Mori iniziarono a sbarcare sull’Isola e le loro incursioni
fatte di sanguinosi saccheggi hanno marcato significativamente la Storia
dell'Isola. I Mori riuscirono a prendere il controllo quasi totale dell'Isola
nell'810 ma solo per un breve periodo.
Nell'828 per
tentare di arginare i Mori la difesa dell'Isola fu affidata a Bonifacio
II, Conte di Lucca e successivamente Marchese di Toscana e Prefetto della
Corsica, che condusse una vittoriosa spedizione punitiva direttamente contro i
porti Nordafricani. Sulla via del ritorno Bonifacio costruì una Fortezza presso
la punta Sud della Corsica, fondando così il nucleo fortificato della Città
di Bonifacio, affacciata sullo stretto che separa la Corsica dalla
Sardegna (stretto poi battezzato “Bocche di Bonifacio”). La guerra contro
i Mori/Saraceni durò ancora molti anni fino al loro definitivo
allontanamento dalla Corsica nel 930.
L’influenza
Italiana sulla Corsica è dovuta principalmente ai Secoli che seguirono. La
Repubblica Pisana governò l’Isola dal 1073 al 1284 quando fu disastrosamente
sconfitta dai Genovesi nella “Battaglia della Meloria” (1284).
Successivamente segui una lunga stagione dettata da un sostanziale vuoto di
potere durante il quale Pisa, Genova (Repubbliche Marinare) e il Regno
d'Aragona si contesero l'Isola. La Corsica passò poi sotto gli Aragonesi e
dopo varie vicissitudini dal 1401 al 1755 vi fu il lungo periodo del dominio Genovese.
Nel 1755 vari gruppi indipendentisti si organizzarono in un unico movimento
armato che riuscì a realizzare l’indipendenza dell’Isola ma solo per pochi anni
visto che nel 1769 fu conquistata definitivamente dalla Francia.
La Corsica è
anche super famosa per essere il luogo natale di Napoleone Bonaparte
(futuro Imperatore di Francia) nato nel 1769 ad Ajaccio, tre mesi dopo l'invasione
militare Francese contro la Repubblica Corsa.
In Corsica
la “Vite” è sempre stata presente fin dalla notte dei tempi ma solo con
l’arrivo dei Fenici ne venne favorito lo sviluppo, la coltivazione e il
commercio del Vino. La Viticoltura conobbe una grande espansione in Epoca
Romana e successivamente sotto la dominazione di Pisa e di Genova che
introdussero in Corsica Vitigni come il “Nielluccio” (Sangiovese) e il
“Vermentino”.
Grazie alla
grande diversità geologica e climatica delle varie zone dell'Isola i Vini
prodotti hanno una fortissima tipicità.
Il Vino
sull’Isola si produce, in moltissime zone, con oltre 40 varietà
d’uva tra cui moltissime autoctone. Oltre alla Denominazione
Regionale "Vins de Corse", la Denominazione A.O.C. viene attribuita
a otto zone geografiche: Ajaccio, Calvi, Coteaux du Cap
Corse, Muscat du Cap
Corse, Figari, Porto Vecchio, Sartène e Patrimonio.
La Regione
Vinicola di “Patrimonio” è una Denominazione “Appellation d'Origine
Contrôlée” (A.O.C.) nata nel 1968, ubicata all'estremo Nord della Corsica
che si estende dal Golfo di Saint-Florent a ovest di Bastia, che prende il nome
dall'omonimo Comune.
La Regione
di produzione comprende esclusivamente i Comuni
di Patrimonio, Barbaggio, San
Fiorenzo, Farinole, Oletta, Poggio
d'Oletta e Santo Pietro di Tenda, tutti situati nella Microregione
denominata “Nebbio”. I Terreni di questa Zona, che si sovrappongono in parte
alla Denominazione A.O.C. “Muscat du Cap Corse”, sono prevalentemente calcarei
con strati di gesso e argilla.
“Patrimonio” è senza dubbio una delle Zone Vitivinicole più dinamiche, belle e curate della Corsica; qui i Viticoltori lavorano costantemente nell’assoluto rispetto della biodiversità piantando, per esempio, solo 400 Ettari di vigneti su una superficie disponibile di oltre 4.000 Ettari. Circa la metà dei Vigneti sono di proprietà di due grandi Produttori e l'altra metà è suddivisa tra 30 Coltivatori più piccoli che producono interessantissimi Vini Rossi, Rosati e Bianchi.
Nel 2002 la “Denominazione Patrimonio” ha modificato il proprio
Regolamento A.O.C. per quanto riguarda la composizione dei Vini stabilendo che
il 90% dei Vini Rossi e il 75% dei Rosati devono essere di “Nielluccio”
(Sangiovese) con la possibilità di aggiungere altri Vitigni come a
“Grenache Noir” (Garnacha Tinta), “Sciaccarello” (Mammolo) e
“Malvoisie”, mentre i Vini Bianchi devono essere 100% di
Vermentino.
Tra i
diversi Piccoli Produttori della “Denominazione Patrimonio” vi voglio parlare
di un’Azienda storica e molto interessante: Clos Marfisi.
Il Termine
Francese “clos” (recinto) si riferisce a un “vigneto recintato”,
prevalentemente da muri di pietra, che proteggono l'uva dai furti e possono
migliorare anche il “mesoclima” (l’insieme dei fenomeni climatici che
caratterizzano un'area non vasta della superficie terrestre). Spesso
anticamente il termine si riferiva ai vigneti dei Monasteri, oggi la parola
“clos” viene usata nei nomi anche quando i muri non esistono più intorno alle
vigne.
“Clos
Marfisi” è una Tenuta nata nel lontano 1870 ed è rimasta sempre in proprietà
della stessa Famiglia. Oggi la “Domaine” ha 15 Ettari Vitati, divisi tra le
Proprietà “Ravagnola”, “Gritole” e “Grotta Di Sole”, ed è amorevolmente
condotta dalla Quinta Generazione: Julie Marfisi e suo Fratello Mathieu.
Julie (dal 2001) e Mathieu (dal 2014) hanno preso il timone dalle mani del
Padre, Touissant Marfisi, ritiratosi per far posto ai Figli. Touissant ha
insegnato loro, fin da piccoli, l’amore per la loro terra e tutti i suoi
segreti sulle tecniche di vinificazione. Ma anche la loro Madre, Madeleine,
benché Architetto, li ha supportati nell’insegnargli tutto sulla gestione
amministrativa della Tenuta.
Mathieu,
Fratello Maggiore di Julie, dopo aver terminato gli studi alla Scuola Mineraria
di Saint-Etienne in Francia, ha lavorato per un certo periodo a Parigi ma nel
2014 ha ottenuto un Diploma Superiore in Enologia ed è rientrato nell’Azienda
di Famiglia con sua Sorella.
Vigne e Terreni Calcarei di tipo Collinare di “Clos Marfisi” sono curati senza diserbanti, pesticidi o fertilizzanti chimici, per l’aratura vengono usati solo i picconi e la vendemmia è manuale. Anche in Cantina “le regole sono stringenti”: la pressatura delle Uve è diretta, da sempre vengono utilizzati lieviti autoctoni per le fermentazioni che sono anche termo regolate in vasche di acciaio inox, la quantità di solforosa immessa è mantenuta al minimo, non si chiarifica e non si filtra. L'affinamento in vasche di cemento o in anfore consente l’ottimale microssigenazione necessaria per migliore la conservazione del Vino evitando eventuali aromi legnosi.
Tale estrema
cura ha portano nel 2018 a “Clos Marfisi” la Certificazione Biologica
(ECOCERT). Le Vigne sono esclusivamente di “varietà locali”: Niellucciu
(Sangiovese), Vermentinu (Vermentino, circa 4 Ettari), Moscato Bianco e Petite
Grains.
Tra i vari
Vini prodotti dalla “Domaine Clos Marfisi” recentemente ho avuto il piacere di
stappare e degustare una Bottiglia di “Les Nuits Blanches 2021”.
“Les Nuits
Blanches 2021”, Vins de Corse, Patrimonio Appellation d'Origine Contrôlée, 100%
Vermentino, 14% Vol., un Vino Bianco Biologico che si contraddistingue alla
vista per il colore giallo accattivante e brillante, al naso per i profumi
piacevoli e minerali, in bocca manifesta una gradevolissima e fresca sapidità
oltre a una gustosa permanenza: decisamente un magnifico Vermentino ricco di
positivi sentori.
In questo sincero Vermentino della Corsica si può sentire quanta passione e attenzione un’Azienda a misura d’uomo come “Clos Marfisi” s’impegna nel realizzarlo grazie anche a un Territorio semplicemente magico.
Nessun commento:
Posta un commento