Voglio
affrontare un problema che è una vera “piaga” per il “Settore Agroalimentare
Italiano”: le falsificazioni.
L’Italia è
il Paese Europeo più ricco di biodiversità, sia vegetale sia animale, anche se
a causa della densità della popolazione, insieme ad altri fattori, corriamo il
rischio di mettere in crisi tale “paradiso”.
La nostra
Nazione ha il primato nel Mondo per il numero di prodotti Alimentari
ufficialmente classificati con le varie Denominazioni di Qualità (818 tra DOP –
Denominazione di Origine Protetta, IGP – Indicazione Geografica Protetta, SGT –
Specialità Tradizionale Garantita), senza considerare poi la miriade di
produzioni di eccellenza che non hanno ancora raggiunto tali traguardi.
Siamo in
possesso del cibo più ricercato al Mondo ma non siamo i primi nelle
esportazioni.
Secondo i
dati più aggiornati tra il 2007 e il 2017 il nostro Valore di Export è salito
da 22 a 41 Miliardi di Euro.
Sembra molto, ma in Europa siamo soltanto in quinta
posizione.
La prima è l’Olanda che con solo 34 Denominazioni ha fatturato nel
2017 circa 87 Miliardi di Euro.
Mi sembra
lapalissiano che qualcosa non funzioni nel nostro “Made in Italy” agroalimentare.
Sarebbe
troppo lungo affrontare tutte le analisi che sono state fatte su tale problema
vista la quantità di fattori e sfaccettature che possono essere causa di tale
fatto.
Pertanto
voglio prendere in considerazione soltanto il problema dell’Italian Sounding,
ovvero tutto ciò che viene recepito a livello Mondiale come una “Tipicità
Italiana”.
L’Italianità
è sicuramente un richiamo per tutti che unisce oltre alla bontà anche qualità,
naturalezza, stile, gusto e cultura.
Per dare una
grandezza del valore all’Italian Sounding agroalimentare nel Mondo si potrebbe
indicare una cifra più che doppia della nostre esportazioni, ecco che si scopre
che la differenza è fatta da falsi prodotti Italiani.
Ogni anno oltre
un miliardo di persone acquistano nel Mondo qualcosa di Italiano, ma in due
casi su tre comprano inconsciamente dei falsi.
Il panorama
è dei più ampi e fantasiosi, si può partire dalle decine di migliaia di
Ristoranti, sparsi in ogni dove, che si definiscono Italiani ma che di questa
Italianità non se ne trova traccia, ai veri e propri giochini di parole simili
(come il super noto formaggio “parmesan” oppure il vino “barollo”) o alle
etichette accattivanti illustrate da monumenti tipo il Colosseo o la Torre di
Pisa.
Un vero e
proprio carnevale dannoso e fraudolento che ruba alla nostra Nazione anche
circa 300.000 posti di lavoro.
Un
megagalattico danno considerando anche tutte le sofisticazioni che avvengono
anche sul suolo Patrio.
In funzione
di tale fatto la Confesercenti Toscana Nord ha voluto dedicare una prima giornata
al “Convegno sulle Frodi Alimentari”.
L’Evento si
è svolto, Giovedì 11 Ottobre 2018, presso l’accogliente complesso delle Officine Garibaldi di Pisa, ubicate in Via Gioberti 39.
La Prima
Sessione, rivolta agli Studenti della Scuole Superiori e dell’Università, si è
tenuta la Mattina, dalle ore 10:00 alle ore 12:30, ha visto gli interventi di
Stefano Campazzi, Coordinatore di “Pisa Quality Restaurant”, e Valter Ballantini in qualità di
Consulente della “Confesercenti Toscana Nord”.
La Seconda
Sessione, nel Pomeriggio, dalle ore 15:00 alle ore 18:30, rivolta non solo agli
addetti del Settore Agroalimentare, ha visto intervenire una nutrita
rappresentanza di super esperti coordinati e presentati da Simone Romoli Responsabile Area Pisana “Confesercenti
Toscana Nord”:
- Il
Direttore Generale di “Confesercenti Toscana Nord”, Miria Paolicchi, ha aperto
i lavori portando il saluto dell’Associazione;
- Stefano
Campazzi, Coordinatore di “Pisa Quality Restaurant”, ha affrontato l’argomento
“I tempi cambiano: l’importanza della formazione”;
- Giovanni
Goglia, Direttore dell’Ufficio dell’Ispettorato Centrale della tutela della
qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) con competenza Territoriale sulle
Regioni Toscana e Umbria, Ufficio del Ministero delle Politiche Agricole,
Alimentari, Forestali e del Turismo, ha ampiamente e dettagliatamente descritto
“L’attività di controllo dell’ICQRF sui prodotti a denominazione registrata”;
- Emore
Magni, Direttore del Consorzio Prosciutto Toscano, ha illustrato “La tutela delle
indicazioni geografiche in Italia e nel Mondo: l’esperienza del Prosciutto
Toscano DOP”;
- Massimo
Malnerich, Ispettore del Consorzio Salumi DOP, ha spiegato “Il sistema dei
controlli, la normativa di riferimento e il ruolo dei Consorzi: l’attività
dell’Istituto Salumi Italiani Tutelati”;
- Giusj
Polizzi, Dirigente Veterinario dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, ha chiarito le “Strategie Europee
sul contrasto delle frodi alimentari”;
- Valter
Tamburini, Presidente della Camera di Commercio di Pisa, ha voluto sottolineare
“L’importanza dell’enogastronomia e delle certificazioni di qualità per le Terre di Pisa”.
Alla fine,
dopo i ringraziamenti, Simone Romoli ha invitato tutti i presenti a una
Degustazione di Prodotti Tipici preparati appositamente da alcune Ditte (Il
Crudo – Panineria e Vineria – Panificio Borelli – Azienda Vinicola Marzocchi)
che avevano allestito dei tavoli all’uscita della Sala Convegni.
Che altro
dire su questo interessantissimo “Convegno sulle Frodi Alimentari” organizzato
dalla Confesercenti Toscana Nord, sennonché sottolineare l’estremo
interesse di tutto il pubblico presente che, alla fine, è stato anche
certificato dagli “Attestati di Partecipazione Nominali” consegnati a tutti.
Officine Garibaldi l'Ingresso
Il Dr. Giovanni Goglia e Giorgio Dracopulos
La Locandina dell'Evento
I Relatori
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