Il Giappone
non è soltanto un popoloso Stato Insulare dell’Asia Orientale formato da 6.852
Isole bagnate dall’Oceano Pacifico, ma è anche un fantastico Mondo che solo
parzialmente si evince dall’altro nome che gli si attribuisce: il “Paese del
Sol Levante”.
Il Giappone
ha un fascino particolarissimo che gli deriva da una lunghissima Storia che si
perde parecchi secoli avanti Cristo e che fino ai nostri giorni ha tramandato
una cultura magnifica ed estremamente seducente.
La nostra Storia
inizia proprio in Giappone quando, nella Città di Maebashi, ubicata nella
Prefettura di Gunma, distante circa 120 Km. da Tokyo, nasce, Domenica 6 Giugno 1937,
Hideyuki Miyakawa.
Fin da
giovanissimo, dopo aver superato l’atmosfera dei terribili avvenimenti
“atomici” che martoriarono il Giappone sul finire della Seconda Guerra Mondiale,
nell’Agosto del 1945, e le conseguenze drammatiche della resa, Hideyuki
manifestò grande interesse per i motori, in particolare per le motociclette.
Nel 1960,
all’età di 22 anni, era già un motociclista esperto e preso dalla smania di
girare il Mondo è partito, insieme a un suo carissimo amico, a cavallo di una
moto Yamaguchi 125 cc. bicilindrica con motore due tempi.
Il “due
tempi”, semplificando, si può dire che è un tipo di motore senza valvole di
scarico, inventato nel 1879, ha iniziato a prendere piede nel mondo delle due
ruote, grazie anche alla sua apparente semplicità meccanica, agli inizi degli
Anni 50.
La
“Yamaguchi” era un’Azienda che ha prodotto motociclette, in Giappone, tra il
1955 e il 1963; le sue moto montavano motori prodotti dalla Ditta “Hodaka” dei
Fratelli Oishi.
La “Yamaguchi” ebbe un certo successo Internazionale nel 1961
quando, accordandosi con la Ditta Americana “Pacific Basin Trading Company”
(PABATCO), che aveva Sede in Oregon, riuscì ad aprire 480 Concessionarie negli
Stati Uniti.
Hideyuki
Miyakawa partì dal Giappone e, non potendo inoltrarsi in Cina a causa delle
troppo vicine ferite aperte dalla guerra in quei Territori, sbarcò in India e
da li proseguì attraverso il Pakistan fino a giungere in Persia che dal 1935 si
chiama anche Iran.
A questo
punto del racconto, parlando di Iran, mi ritornano in mente anche a me molti
bellissimi ricordi di quei tempi, infatti anch’io, alcuni anni dopo, nel 1973,
sono stato per un lungo periodo in Persia.
Hideyuki
arriva, dopo aver attraversato molte altre Nazioni, a Roma proprio per l’inizio
delle Olimpiadi.
I Giochi della XVII Olimpiade si tennero nella Capitale
d’Italia dal 25 Agosto all’11 Settembre del 1960.
Dopo un così
lungo viaggio Hideyuki Miyakawa dovette affrontare un problema piuttosto
impellente: la fine dei soldi con cui era partito.
Attraverso un conoscente
dell’Ambasciata Giapponese di Roma è entrato in contatto con il Giornale
Nipponico, specializzato in motori, “Car Graphic” e ne è diventato reporter/corrispondente
estero. Con tale qualifica ha iniziato a girare per le Mostre Internazionali
Europee di Auto.
Alla
Quarantaduesima Edizione del Salone dell’Automobile di Torino, tenutasi tra il
3 e il 13 Novembre del 1960, sono avvenuti gli eventi che hanno dato una svolta
alla vita di Hideyuki.
Conobbe e si innamorò di Maria Luisa Bassano, una
giovane studentessa che era in procinto di partire, per un anno di studi,
proprio per il Giappone.
Nel 1962 Maria Luisa e Hideyuki convolarono a nozze.
Al Salone Hideyuki entrò in contatto anche con Giorgetto Giugiaro divenendone successivamente
suo socio nell’Azienda Italdesign.
L’Azienda
“Italdesign Giugiaro”, un centro servizi per il mondo dell’auto impegnata nella
realizzazione di studi stilistici e soluzioni ingegneristiche, fu fondata a
Torino, il 13 Febbraio 1968, dal mitico imprenditore Giorgetto Giugiaro (Classe
1938) e da Aldo Mantovani con il nome originario di “Società Italiana
Realizzazioni Prototipi S.p.A.” (SIRP).
Negli anni
successivi Hideyuki Miyakawa è diventato un imprenditore di grande successo in
campo automobilistico Internazionale e uno dei principali fautori del successo
del design Italiano in Giappone.
Non solo, ma anche nel mondo sportivo delle
corse motociclistiche ha affermato la sua indubbia professionalità in Team come
quello della Suzuki e della Yamaha.
Le sue
frequentazioni e collaborazioni hanno avuto nomi mitici, tra i tantissimi, quelli
di Enzo Ferrari, Giacinto Ghia e Nuccio Bertone.
Nel 1983 la
Famiglia Miyakawa, insieme ad altre tre famiglie di varia estrazione e
nazionalità, ha fatto nascere, nello Storico Comune di Suvereto in Provincia di
Livorno, l’Azienda Agricola “Bulichella”.
Un progetto super innovativo per
l’Epoca, in quanto veniva creata un’Oasi di Agricoltura Biologica (non per moda
ma per consapevolezza) dove far crescere i figli nel rispetto dell’ambiente e
della natura.
Nel 1992
Hideyuki Miyakawa e Maria Luisa Bassano si sono trasferiti, da Torino, in
pianta stabile nell’Azienda di Suvereto.
Nel 1999 la
Famiglia Miyakawa è diventata l’unica proprietaria rilevando tutte le quote di
“Bulichella”, una scelta fatta per incentivare la crescita anche con una
visione imprenditoriale più decisa.
Oggi questa straordinaria Famiglia è
composta da sette tra figli e figlie, tra cui tre adottati da Paesi come
l’Italia, Corea e India, oltre a quattordici nipoti.
Nel 2003,
purtroppo, la signora Maria Luisa Bassano, è deceduta, ma Hideyuki Miyakawa non
si è arreso e ha continuato a lottare per la sua numerosa Famiglia anche con un
nuovo matrimonio.
Hideyuki ha
messo, come sempre, tutte le sue straordinarie capacità anche nel Mondo del
Vino, non solo dando alla sua Azienda uno sviluppo decisamente importante ma
diventando anche Presidente del “Consorzio dei Vini D.O.C. della Val di Cornia”.
Durante questo periodo si è battuto fortemente perché i Vini del Territorio
ottenessero la D.O.C.G, un obbiettivo, raggiunto nel 2012, che ha accresciuto l’immagine
non solo dei Vini ma anche di Suvereto e della Val di Cornia.
Il grande
impegno che Hideyuki Miyakawa ha messo in tutto ciò che ha fatto gli ha anche
portato l’Onorificenza di “Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica
Italiana” conferitagli nel 2007 dal Presidente della Repubblica di allora Giorgio
Napolitano.
Tutta la sua
vita fuori del comune Hideyuki l’ha anche raccontata in un interessantissimo e
recente Libro (finito di stampare il 18 Agosto 2017) in lingua Giapponese, corredato
dalle sue foto ricordo più care, dal titolo “50 Anni di Italdesign con
Giorgetto Giugiaro”.
Ma veniamo
all’Azienda “Bulichella” splendidamente ubicata, a 2 km. da
Suvereto, in collina con vista Mare e con davanti il “Montepeloso”,
importantissimo per gli effetti climatici positivi sulle loro vigne.
L’Azienda con
la Certificazione Biologica ICEA di tutti i suoi prodotti garantisce l’attenzione
e il rispetto messo nelle loro qualificate lavorazioni.
In totale 42 Ettari di
cui 17 di Vigneti e 10 di Oliveti con circa 1600 piante da cui si estrae il
loro Olio Extravergine di Oliva, un laghetto, l’orto con frutteto, i
verdeggianti boschi e l’accogliente Agriturismo.
Nei Vigneti
troviamo vitigni di Vermentino, Sangiovese, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon,
Merlot, Syrah, Petit Verdot, Aleatico e Viognier.
La Cantina
attuale, dotata di ogni attrezzatura necessaria, è stata edificata nel 1997 e
aggiornata nel 2001.
Da notare, per non smentire la passione di Hideyuki
Miyakawa per le auto, che all’ingresso della “Barricaia” c’è una rarissima e
bellissima Jaguar Mk IV del 1942.
“Bulichella”
produce i seguenti Vini: “Hide Toscana Syrah IGT” il Vino dedicato al Titolare
Hideyuki, “Coldipietrerosse DOCG Suvereto”, “Sol Sera IGT Toscana Rosato –
precedentemente denominato Afrodite”, “Tuscanio Bianco”, “Tuscanio Rosso”, “Rubino Costa Toscana Rosso IGT” e “Merlot Maria Shizuko” il Vino che prende nome
dall’attivissima e affascinante figlia di Hideyuki, Shizuko, che è anche
l’Amministratrice dell’Azienda.
In occasione
del Vinitaly 2018 l’Azienda ha presentato le “Nuove Etichette” dei Vini, frutto
della fattiva collaborazione tra le grandi professionalità presenti nella
Famiglia Miyakawa, all’interno delle quali si ritrovano alcuni spunti della
loro Storia.
Recentemente
è avvenuta anche l’importante presentazione del loro nuovo Vino “Bulichella
Suvereto DOCG Montecristo 2015”, una particolare e preziosa Riserva (solo 6.000
bottiglie), un “assemblage” di Cabernet (50%), Merlot (40%) e Petit Verdot
(10%); tali percentuali però posso variare a secondo delle annate.
Un Vino
Rosso passato in Barrique Francesi di legno medio fine dalla “tostatura quasi
bionda”. Appena uscito ha già guadagnato la ribalta con ottime valutazioni sia
Nazionali sia Internazionali.
Nell’Etichetta
del nuovo Vino, un Vino decisamente di livello superiore sotto tutti i punti di
vista, c’è molto della loro Vita: l’immagine dell’Azienda con il pozzo, i
Vigneti con in mezzo Napoleone a Cavallo (l’Isola di Montecristo, visibile
nelle giornate terse, è parte dell’Arcipelago Toscano dove all’Isola d’Elba
rimase in esilio l’Imperatore Francese), la moto con cui Hideyuki è arrivato in
Italia, una vista della Jaguar Mk IV all’ingresso della Barricaia.
Anche questo
nuovo Vino è stato curato dal conosciutissimo e bravo Enologo Luca D’Attoma
e da Andrea Lupi, oltreché dal Responsabile della Cantina Stefano Bonaguidi, da
più di 20 anni in Azienda.
All’Azienda
Agricola “Bulichella” di Suvereto (LI) oltre a degustare ottimi Vini,
accompagnati da un ricco buffet della Casa, ho potuto ascoltare, raccontata direttamente
da Hideyuki Miyakawa con tutto il fascino di un grande Giapponese, l’avvincente
e straordinaria storia della sua Vita tra mitici Motori e eccellenti Vini.
1960 Hideyuki in Moto (Foto Bulichella)
Il Libro
Hideyuki Miyakawa
Una Vista dell'Azienda
Vitigni e Panorama
La Jaguar Mk IV 1942 all'Ingresso della Barricaia
La Barricaia
Shizuko Miyakawa
Montecristo 2015 Riserva - Suvereto DOCG
Montecristo 2015: Retro Etichette
Foto di Gruppo: la Famiglia Miyakawa con gli Enologi
Giorgio Dracopulos e Hideyuki Miyakawa
Nessun commento:
Posta un commento