martedì 31 maggio 2022

RISTORANTE “L’ALTRO CANTUCCIO” A MONTEPULCIANO (SI): UNA GUSTOSA CUCINA TOSCANA REINTERPRETATA SAPIENTEMENTE IN CHIAVE MODERNA.




Montepulciano è un Comune di circa 14.000 Abitanti ubicato nella magnifica e verdeggiante Campagna Collinare Toscana in Provincia di Siena; è adagiato su un colle, a 605 m. s.l.m., e domina una vasta area circostante, che in antichità era paludosa, a cavallo tra la Valdichiana e la Val d’Orcia. Il suo Territorio Comunale si estende nel settore sud-orientale della Toscana al confine con l'Umbria e non lontano dal Lazio.

L’antico e fascinoso Borgo di Montepulciano ha origini antichissime che risalgono al Popolo degli Etruschi a partire dal IV Secolo a.C. e la sua storia è lunga e appassionante. L’origine del suo nome ancora oggi non è certa, forse potrebbe essere un composto dalle parole “Monte” e “Policiano” (Polciano o Pulciano), un nome prediale derivante dalla parola Latina “Publicius = Pubblico”. Una versione probabile visto che in Epoca Romana qui stanziava un Esercito posto a difesa delle Strade Consolari

Il Borgo di Montepulciano come oggi lo possiamo ammirare risale al XIV Secolo. Il complesso abitativo ha una forma a “S” ed è possentemente cinto da tre cerchia di Mura, bastionate e fortificate nel XVI Secolo su disegno dell’Architetto Fiorentino Antonio da Sangallo il Giovane (1483 - 1546). Durante il Rinascimento (fine del Medioevo e inizio età Moderna) Montepulciano visse il suo periodo più splendido, una vera “Epoca d’Oro” dopo infiniti anni di lotte in cui fu contesa tra Firenze e Siena, tantoché dal Granducato di Toscana fu emanata una legge che la dichiarava “Città Nobile”.

Le imponenti Mura racchiudono Montepulciano rendendola accessibile principalmente da sei Porte: “Porta al Prato”, “Porta delle Farine”, “Porta di Collazzi”, “Porta di San Francesco”, “Porta della Cavina” e “Porta di Gozzano”. Il Centro è attraversato da una strada principale più ampia (da Porta a Prato è tutta in salita e oggi è denominata “Via di Gracciano nel Corso”) dal quale sui lati si diramano una serie di suggestivi vicoli e strade strette.

Montepulciano è un grandioso agglomerato di storici e magnifici Palazzi oltre a moltissime e bellissime Chiese: una Città monumentale dove tutto racchiude storia e arte ed è inutile fare dei nomi per poi tralasciarne moltissimi altri. Voglio aggiungere che oltre a tutto ciò che ho già detto esiste anche un’incredibile Montepulciano sotterranea: tombe etrusche, antichi fondachi, cantine d’invecchiamento del vino, ambienti di lavoro, stalle, antichi pozzi, collegamenti tra un palazzo e l’atro, antiche vie di fuga, cisterne d’acqua, anche qui ogni pietra trasuda di storia.

A Montepulciano ogni anno si svolgono numerose Manifestazioni di carattere culturale, dal 1976, per esempio, è sede di un rinomato Festival Musicale denominato il “Cantiere Internazionale d'Arte”, in Estate si svolge il “Bravìo delle Botti” (risale al XIV Secolo) la sfida tra le 8 Contrade di Montepulciano in onore del Santo Patrono San Giovanni Decollato, e sempre in Estate, a partire dal 1939, sul Sagrato della Cattedrale si recita il “Bruscello Poliziano” una forma di Teatro popolare e contadino, tipicamente Toscano, recitato e cantato da attori non professionisti.

Montepulciano è un importantissimo centro Vitivinicolo, qui si produce il pregiato Vino Nobile di Montepulciano”, uno dei Vini più antichi d’Italia, dal 1980 è tutelato dal Consorzio che ne difende e cura la D.O.C.G., visto che può essere prodotto solo nelle aree collinari entro i confini Comunali con “Uve di Prugnolo Gentile” (minimo 70%) e altri vitigni autorizzati. Il “Vino Nobile di Montepulciano” è il primo Distretto Vitivinicolo Italiano che ha ricevuto il prestigioso Marchio di Certificazione secondo lo standardEqualitas” che Certifica la sostenibilità della Produzione dal Territorio alle Aziende.

Nel Comune il comparto agricolo è molto attivo anche nelle coltivazioni ortofrutticole e in quelle del tabacco, sviluppati gli allevamenti bovini, suini, avicoli e l'apicoltura. L'industria opera nei settori edile, caseario, delle materie plastiche, dei laterizi, della ceramica, del mobile e nell’estrattivo. Nel Territorio Comunale è compresa anche la rigogliosa “Riserva Naturale Lago di Montepulciano” un’area naturale protetta di ben 470 Ettari. Ovviamente con così tanti pregi qui è sviluppatissimo il Turismo.

Proprio in pieno Centro di Montepulciano in Via delle Cantine 1, in angolo con la già nominata Via di Gracciano nel Corso, c’è un Ristorante molto accogliente nato dalla grandissima passione di una giovane Coppia, Monica Ceregatti e Mattia Putzulu: "L'Altro Cantuccio"

Monica è nata il 17 Luglio 1980 nell’antica e accogliente e storica Cittadina di Chiusi in Provincia di Siena, dopo le Scuole dell’Obbligo ha frequentato e si è diplomata Geometra all’Istituto TecnicoL. Einaudi”: poi per 14 anni ha lavorato in uno Studio d’Ingegneria. Nel 2010 in una Discoteca di Montepulciano ha conosciuto uno dei Titolari, Mattia Putzulu, ed è nata la loro storia d’amore che dopo cinque anni, l’11 Luglio del 2015, li ha portati alle nozze.

Mattia è nato l’11 Settembre del 1982 nella bella e antica Cittadina di Sinalunga (SI), la Madre di professione Infermiera e il Padre prima era in Società in alcuni Caseifici e poi ha realizzato un’Azienda Vitivinicola. Fin da giovanissimo Mattia ha dimostrato molto interesse per la Cucina e gli piaceva molto seguire le Nonne e le Zie mentre preparavano il cibo di Casa. Dopo le Scuole dell’Obbligo e il diploma di Geometra Mattia è entrato nel mondo del lavoro ma nel 2006 ha deciso di cambiare settore e ha creato una Società per l’apertura di una Discoteca a Montepulciano. La Discoteca, dove si poteva Cenare e poi assistere allo Spettacolo e Ballare, aveva un bravissimo ed espertissimo Chef di nome Eros, Mattia seguendolo ha imparato moltissimo da lui.

Come già detto Mattia nel 2010 ha conosciuto Monica e insieme a Lei, “la complice perfetta per dedicarsi anima e corpo alla Cucina”, dopo molte ricerche per l’ubicazione giusta e dopo impegnativi lavori di sistemazione, nell’Aprile 2014 (circa un anno prima del Loro Matrimonio) ha aperto in Centro a Montepulciano il Ristorante L’Altro Cantuccio”. Per portare il suo Locale da subito a una Cucina di grande livello lo Chef Mattia Putzulu si è impegnato ancore moltissimo e con grande dedizione, specializzandosi in una Scuola importante come l’“Italian Chef Academy” di Roma e frequentando svariati Corsi e Masterclass, anche alla mitica “Scuola Tessieri” di Ponsacco (PI), con Chef bravissimi e super famosi come Roy Caceres, Igino Massari, Paolo Cappuccio, Terry Giacomello e Gaetano Trovato.

Mattia e Monica grandi appassionati del Mondo del Vino sono diventati anche Sommelier FISAR.

Il RistoranteL’Altro Cantuccio” già dall’esterno ha un grande fascino, il suo ingresso sia apre sulla destra appena entrati (da Via di Gracciano nel Corso) in Via delle Cantine 1, un romantico Vicolo discendente a gradoni inizialmente ricoperto da un “voltone” (passaggio a volta attraverso il corpo di un edificio) che lo rende ancora più suggestivo. Siamo nei Locali che furono Granaio e Cantine di un antico Palazzo del XIV Secolo.

Appena entrati in un ampio spazio troviamo il Salottino e il Bancone Bar, tutto incorniciato da archi a mattoni a facciavista, sulla destra, scendendo alcuni gradini e poi risalendo ci si trova in due accoglientissimi, romantici e raccolti spazi aGrotta”. Tornando all’Ingresso attraversato l’area di accoglienza sulla sinistra un breve corridoio, che passa davanti alla porta della Cucina, porta alla Sala principale divisa da archi a mattoni e dotata di un grande Caminetto, molto luminosa grazie alle grandi e panoramiche finestre. Tutto è molto curato nei minimi dettagli, dagli arredi all’apparecchiatura, si nota la delicatezza e il gusto del tocco femminile di Monica: i bellissimi tavoli interni diDomiziani” (con il piano di pietra lavica maiolicata) non hanno bisogno di tovagliato, i bicchieri di cristallo sono della Ditta TedescaStölzle Lausitz”, le poltroncine in policarbonato (comodissime) sono della “Kartell”, i porta tovaglioli della Ditta Vega”, semplicemente bellissime anche le “rose rosse” in ferro lavorate a mano che fanno bella mostra sui tavoli. Alle pareti in esposizione i grandi quadri di una brava Pittrice: Roberta Betti. Con la buona stagione si possono sfruttare gli spazi esterni con alcuni tavoli posizionati sotto il già nominato “voltone” e lungo Via di Gracciano nel Corso.

Il Menù offre un’ampia scelta alla Carta di preparazioni di Terra e di Mare, i “Percorsi Consigliati” sono due, “La Toscana in Viaggio” (particolarissimo Viaggio dei prodotti Toscani attraverso 10 diversi Paesi del Mondo) e “Tradizionalità  Moderna” (la Cucina del Territorio vista dallo Chef). Il Menù a dimostrazione della straordinaria qualità delle materie prime usate si chiude con l’Elenco delle Ditte Fornitrici.

La Carta dei Vini, di ben 35 Pagine, è molto importante e curatissima (sia da Monica che da Mattia) circa 350 selezionatissima Etichette, quando sono partiti nel 2014 ne avevano solo 20, ma la passione negli anni ha fatto la differenza. Vini Bianchi, Rossi e Rosati dalle Regioni Italiane più vocate, Bollicine Italiane e Francesi, numerosi gli Champagne, ma ci sono Vini anche dalla Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti. La Carta si chiude con le Birre Agricole Toscane del Birrificio “Saragiolino”. Un’ importantissima peculiarità di questa Carta dei Vini è l’amplissima possibilità di scelta alCalice” grazie alle eccezionali possibilità che offrono i numerosi sistemi di conservazione del Vino presenti come “Coravin” e i dispenser “Enomatic” sia normali che refrigerati. Molto interessante e ricercata anche la specifica Carta delle Acque con alcune acque particolari e rare.

Eccoci giunti alla degustazione da me fatta che si è indirizzata sul PercorsoTradizionalità  Moderna”. Alle portate la premurosa Monica Ceregatti ha ben abbinato una serie di Vini da lei scelti: “Fèlsina Vino Spumante di Qualità Brut”, “Canneto il Muffato 2016”, “Caccia al Palazzo Vermentino 2021”, “Plagetto Vernaccia di San Gimignano 2020”, “Bolgherese 2017”, “Asinone 2018”, “La Gerla Brunello di Montalcino 2016”, “Nacre Vendemmia Tardiva 2019”.

Con in tavola l’ottimo e fragrante Pane dello Chef ai vari tipi e sapori (con semi e curcuma, focaccia all’olio e con grani antichi) e il buon Olio Extra Vergine di Oliva localeSambuono”  sono state servite le seguenti portate:

- “Benvenuto dello Chef - Le Quattro Declinazioni di una Bruschetta al Pomodoro” - Bruschetta da leccare (spuma di pane, gel di olio, gel di pomodoro fermentato, gel di pomodoro piccante, gel di aglio, gel di basilico) -  Bruschetta liquida in fiala all’essenza di pomodoro - Finto pomodoro con ripieno di cremoso di pomodoro su briciole di pane e polvere di lievito essiccato - Spugna con cuore fondete di basilico;

- “Fegatini 2.0” - Finto gelato cremino, ripieno di paté di fegatini e burro salato glassato con cioccolato Valrhona al 72%, su crumble di pane sbriciolato, mostarda di fichi;

- “Gran Riserva - Pecorino di Pienza del super premiato Caseificio Artigianale Cugusi in 4 Versioni” -  Cremoso al Pecorino, pecorino al naturale, pecorino crème brûlée, grissini al pecorino, con mostarda di sedano e pepe della Giamaica, su una base di mosto cotto;

- “Esperimento” - Spaghetti all’aglione nero con spuma di rafano, sopra bottarga di cuore di chianina appositamente preparata dallo Chef;

- “Ravioli” - Ravioli di piccione, petto scottato, riduzione di sangiovese e polvere burro e salvia;

- “Guancia” - Guancia di chianina cotta per 50 ore con verdure piccanti, agrumi e aneto;

- “Patata al Cartoccio” - Patata cotta in foglia d’argento edibile, con burro alle alghe, scaloppetta di foie gras e caviale di aringhe, su polvere di riso nero affumicato;

- “Microsfera” - Sfera di zuppa Inglese  glassata con cioccolato Valrhona e scaglie d’oro;

- “Cheese…cake” - Finta caciottina di formaggio ripiena di cioccolato bianco e ricotta, glassata con pralinato di nocciole.

Tutto buonissimo e molto ben presentato, per esempio ai “Fegatini 2.0” se esistesse un voto ancora più alto del10 e Lodelo avrei dato senza alcun dubbio. La Cucina dello Chef Mattia Putzulu è una Cucina solida, fatta con ingredienti di alta qualità, assolutamente intelligente e gustosa che gratifica anche la vista.  Lo Chef è supportato in Cucina dal bravo Sous-chef Luca Maccari e da Nicole Arceri.

Il Sevizio di Sala è stato effettuato con educazione, professionalità, gentilezza e premura da Monica Ceregatti insieme ai giovanissimi Matteo Montiani, Giulia Finetti e Giacomo Perrone.

Al RistoranteL’Altro Cantuccio di Montepulciano (SI) ho trovato una gustosa Cucina Toscana reinterpretata sapientemente in chiave moderna e una grande accoglienza: un Locale assolutamente imperdibile.

https://www.laltrocantuccio.it/

https://www.youtube.com/watch?v=avXWDa433hI


Ristorante "L'Altro Cantuccio" a Montepulciano (SI)

Salottino e Bancone Bar

La Sala

Una Vista della Sala
 
Tavolini nel "Voltone"

 "Benvenuto dello Chef"......

"Fegatini 2.0"...... 

"Gran Riserva"......

"Esperimento"......

"Ravioli"......

"Guancia"...... 

"Patata al Cartoccio"......

"Microsfera"......

 "Cheese...Cake"......

Monica Ceregatti, Mattia Putzulu e Giorgio Dracopulos

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